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- L'Agenzia per l'Italia digitale e l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale sono state designate come Autorità nazionali per l'intelligenza artificiale.
- Chi utilizza l'IA per diffondere contenuti falsificati senza consenso può essere punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
- Il governo ha stanziato 1 miliardo di euro per investimenti in IA, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza del lavoro giudiziario senza sostituire l'intelligenza umana.
Il Consiglio dei Ministri ha varato importanti novità in materia di intelligenza artificiale (IA). Il disegno di legge, composto da 26 articoli, mira a garantire l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e dell’Unione europea in questo ambito. L’Agenzia per l’Italia digitale e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale sono state designate come Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale.
Il testo evidenzia che i sistemi e i modelli di IA devono essere sviluppati ed applicati nel rispetto dell’autonomia e del potere decisionale dell’uomo, senza pregiudicare lo svolgimento democratico della vita istituzionale e politica. Particolare attenzione è stata posta sulla cybersicurezza e sulla stretta contro l’illecita diffusione di contenuti realizzati con l’IA.
Sanzioni per l’uso improprio dell’IA
Il ddl prevede che chiunque, al fine di arrecare nocumento a una persona e senza il suo consenso, invii, consegni, ceda, pubblichi o comunque diffonda l’immagine, un video o la voce, falsificati o alterati mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale, sia punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Se dal fatto deriva un danno ingiusto, la pena è aumentata da uno a cinque anni di reclusione.
Sono state apportate modifiche anche all’articolo 61 del codice di procedura penale sulle aggravanti comuni e all’articolo 494 c.p., che punisce chi crea ed utilizza un “profilo” su social network, utilizzando abusivamente l’immagine di una persona inconsapevole. In questo caso, la pena prevista è della reclusione da uno a tre anni se il fatto è commesso mediante l’impiego di sistemi di IA.
Investimenti e collaborazioni
Per quanto riguarda il dossier investimenti, il governo ha stanziato 1 miliardo di euro con la collaborazione di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Il sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha rimarcato che l’Italia è il primo paese a legiferare in materia di IA, in compliance con quanto votato dall’Europarlamento.
Il ministro Carlo Nordio ha dichiarato che l’obiettivo è cogliere l’opportunità dell’IA nell’organizzazione degli uffici e nella ricerca, senza condizionamenti per i magistrati né sostituendo l’intelligenza artificiale a quella umana. I sistemi di IA saranno utilizzati esclusivamente per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario.
Bullet Executive Summary
L’intelligenza artificiale è una tecnologia in rapida evoluzione che promette di rivoluzionare molti aspetti della nostra vita. Tuttavia, come dimostrato dal recente ddl varato dal governo italiano, è fondamentale stabilire un quadro normativo per regolamentarne l’uso e prevenire abusi. L’IA può essere uno strumento potente per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi, ma deve essere sviluppata e applicata in modo etico e responsabile, sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà individuali.
Guardando al futuro, è importante considerare anche le implicazioni a lungo termine dell’IA, come il suo impatto sul mercato del lavoro e sulla società in generale. Man mano che i sistemi di IA diventano più avanzati e autonomi, sarà cruciale garantire che l’uomo mantenga il controllo e la responsabilità delle decisioni prese. Solo attraverso un dialogo aperto e una collaborazione tra istituzioni, ricercatori e cittadini potremo sfruttare appieno il potenziale dell’IA, minimizzandone al contempo i rischi.