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- Le prime recensioni del Rabbit R1 hanno ottenuto un punteggio di 6/10 nelle prime 24 ore dal lancio.
- Un errore di comunicazione ha portato alla quadruplicazione della memoria interna del dispositivo da 32GB a 128GB.
- Il teardown di JerryRigEverything e iFixit ha rivelato componenti sottoutilizzati e un uso inefficiente dello spazio interno.
Il lancio del Rabbit R1, un dispositivo hardware con intelligenza artificiale, ha suscitato un’ondata di critiche e perplessità. Il dispositivo, atteso con grande hype, è stato accolto con recensioni tiepide e numerosi problemi tecnici. Ma cosa è andato storto? In un’intervista esclusiva, Jesse Lyu, CEO di Rabbit Inc., ha fornito interessanti dettagli dietro le quinte del progetto.
Alla fine di aprile 2024, i primi hands-on del Rabbit R1 sono apparsi sul web, mentre il dispositivo stava per arrivare nelle mani degli utenti statunitensi. Lyu ha dichiarato di essere soddisfatto delle recensioni iniziali, che hanno ottenuto un punteggio di 6/10 nelle prime 24 ore dal lancio. “So cosa migliorare. Rilasceremo fix per l’autonomia e sistemeremo l’orologio,” ha affermato Lyu, riferendosi ai problemi di battery drain e alla visualizzazione errata dei fusi orari.
Lyu ha rivelato che l’idea di costruire un “walkie-talkie Tamagotchi-Pokédex” è nata dopo aver addestrato l’IA su 800 app e aver iniziato a pensare all’hardware a fine 2023. La fase di progettazione del design è iniziata a ottobre 2023, solo tre mesi prima dell’annuncio ufficiale del Rabbit R1 al CES 2024. “Abbiamo pensato a cosa fosse necessario: una fotocamera, uno schermo, una scheda SIM,” ha spiegato il CEO.
Un aneddoto interessante riguarda l’acquisto di un Tamagotchi su Amazon a marzo 2023, che Lyu ha dato al team con l’unica indicazione di rendere l’intelligenza artificiale “divertente e carina”. Da questo vago concept, Lyu, che fa parte del board di Teenage Engineering, ha collaborato con quest’ultima per ideare il prodotto. “Ci sono voluti 10 minuti per trovare il design,” ha spiegato il CEO, partendo dal design di un iPhone 15 Pro Max tagliato a metà e disegnando a matita gli elementi essenziali.
Un errore di comunicazione tra Rabbit Inc. e il produttore di memorie flash ha portato a quadruplicare la memoria interna del dispositivo, portandola a 128GB rispetto ai 32GB previsti inizialmente. Nonostante i tempi ristretti, è stato deciso di procedere in questo modo. L’intervista di Lyu ha rivelato un progetto “affrettato,” probabilmente per rispondere all’elevata richiesta del mercato.
Il Teardown di JerryRigEverything Conferma le Perplessità
Il dispositivo Rabbit R1 continua a generare discussioni e perplessità. Il 2024 è stato definito l’anno dell’AI, ma dal punto di vista hardware, le previsioni non sembrano confermate. Tra i dispositivi più messi in discussione c’è sicuramente il Rabbit R1. La principale critica riguarda la necessità di offrire funzioni in un dispositivo all-in-one, quando molte di queste potevano essere ridimensionate a una semplice applicazione.
L’azienda ha difeso la scelta, affermando che il livello di personalizzazione dei servizi offerti non funzionerebbe se l’R1 fosse installato su un telefono, essendo progettato per funzionare con il suo firmware personalizzato. Tuttavia, realtà affermate come iFixit hanno messo in discussione queste affermazioni con uno sguardo approfondito alla sua costruzione.
Il popolare YouTuber JerryRigEverything ha deciso di smontare il Rabbit R1 per valutare la costruzione e la componentistica. Le conclusioni non si allontanano da quelle di iFixit. Lo smontaggio ha dimostrato che, una volta rimossa la cover posteriore, si accede a uno chassis desolante con pochi componenti, che potevano essere ottimizzati per ridurre le dimensioni. La batteria da 1.000 mAh, lo speaker e la rotella di controllo sono facilmente accessibili, così come la piccola scheda madre.
Questo teardown evidenzia i difetti di gioventù di un’azienda che si affaccia su un nuovo mercato sperando di fare colpo, ma che ha ancora molta strada da fare. Il Rabbit R1 poteva essere una semplice applicazione? I fatti lo confermano.
Cosa c’è Dentro il Rabbit R1?
Il teardown di JerryRigEverything ha rivelato cosa c’è dentro il Rabbit R1. Il dispositivo, annunciato il 15 maggio 2024, ha generato interesse nella comunità tecnologica, sembrando il prossimo successore dei dispositivi mobili. Tuttavia, dopo aver conosciuto le potenzialità e le limitazioni del Rabbit R1, è interessante vedere come se l’è cavata questo dispositivo dal punto di vista hardware.
Il teardown è iniziato sin dalla scatola di vendita. Zack, il conduttore del canale YouTube, ha provato le potenzialità del Rabbit R1, mettendo alla prova la sua intelligenza artificiale tramite richieste di ricerche online. Nulla di sorprendente è emerso dalle varie prove online del dispositivo.
La parte più interessante inizia con lo smontaggio del dispositivo. La rimozione della cover posteriore è semplice e richiede una leggera forzatura. Una volta rimossa la cover, il dispositivo si spegne automaticamente disconnettendo i connettori per l’alimentazione. Il Rabbit R1 presenta notevole spazio al suo interno, con componenti che lo riempiono solo per metà. È semplice disconnettere la batteria da 1.000 mAh, rimuovere gli speaker audio e la rotellina per lo scrolling.
Zack ha mostrato quanto sia semplice rimuovere la scheda madre, che presenta il logo Rabbit stampato sopra. Questo teardown prova quanto sia semplice questo dispositivo, una nota di un’azienda ai suoi primi debutti. Staremo a vedere se, con eventuali nuovi modelli, Rabbit perfezionerà il modello costruttivo e deciderà per una maggiore ottimizzazione degli spazi a disposizione.
Bullet Executive Summary
Il lancio del Rabbit R1 ha messo in luce le sfide e le complessità di introdurre un nuovo dispositivo hardware con intelligenza artificiale sul mercato. Nonostante le buone intenzioni e le idee innovative, il progetto ha sofferto di una progettazione affrettata e di problemi tecnici che ne hanno compromesso il successo iniziale. Le critiche e i teardown hanno evidenziato la necessità di una maggiore ottimizzazione e di un design più accurato.
In un mondo in cui l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più pervasiva, è fondamentale che i nuovi dispositivi siano non solo innovativi, ma anche affidabili e ben progettati. La storia del Rabbit R1 ci ricorda che l’innovazione richiede tempo, attenzione ai dettagli e una comprensione profonda delle esigenze degli utenti.
Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale (IA) si riferisce alla simulazione dei processi di intelligenza umana da parte di macchine, in particolare sistemi informatici. Questi processi includono l’apprendimento (l’acquisizione di informazioni e regole per l’uso delle informazioni), il ragionamento (l’uso delle regole per raggiungere conclusioni approssimative o definite) e l’auto-correzione.
Nozione avanzata di intelligenza artificiale: Il machine learning, una sottocategoria dell’IA, si basa su algoritmi che permettono ai computer di apprendere dai dati e migliorare le proprie prestazioni nel tempo senza essere esplicitamente programmati. Questo è particolarmente rilevante per dispositivi come il Rabbit R1, che potrebbero beneficiare di algoritmi di machine learning per migliorare le loro funzionalità e risolvere problemi tecnici in modo più efficiente.
In conclusione, il lancio del Rabbit R1 rappresenta una lezione importante per l’industria tecnologica: l’innovazione deve essere accompagnata da una solida progettazione e da un’attenta considerazione delle esigenze degli utenti. Solo così sarà possibile realizzare dispositivi che non solo stupiscono, ma che funzionano anche in modo affidabile e soddisfacente.
- Sito ufficiale di Rabbit Inc., pagina ufficiale di lancio del prodotto R1, con informazioni dettagliate sul dispositivo.
- Sito ufficiale di Teenage Engineering, partner di Rabbit Inc. per lo sviluppo del dispositvo R1
- Sito ufficiale di Rabbit Inc., azienda di intelligenza artificiale che ha lanciato il dispositivo hardware Rabbit R1