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3 novità sull’IA da Google, Microsoft e Amazon che cambieranno il futuro

Scopri come Gemini, Copilot e Anthropic stanno trasformando il panorama tecnologico e dell'informazione
  • Lancio di Gemini: la nuova IA di Google per le ricerche via chat.
  • Investimento di 2,7 miliardi di dollari di Amazon in Anthropic, una start-up IA.
  • 61% degli italiani ritiene necessaria una regolamentazione del lavoro con IA.
  • L'approvazione dell'AI Act da parte del Parlamento europeo impone norme stringenti.
  • 66% dei giovani italiani richiede corsi di formazione sull'IA.

Google ha recentemente annunciato l’introduzione di Gemini, una nuova intelligenza artificiale che permette agli utenti di cercare informazioni chattando direttamente con il motore di ricerca. Questo sviluppo ha sollevato preoccupazioni tra gli operatori dell’informazione, come evidenziato da Danielle Coffey, amministratore delegato di News/Media Alliance, che ha dichiarato: «Per il nostro traffico sarà una catastrofe, disincentiva il lettore a fare click sui siti di informazione impedendoci di monetizzare i nostri contenuti».

L’iniziativa di Google di offrire notizie bypassando i siti dei quotidiani online è un fatto meritevole di attenzione, ma l’analisi complessiva rivela che l’impatto dell’IA generativa potrebbe essere molto più profondo. Questo scenario ha innescato una vera e propria guerra di mercato tra i principali colossi tecnologici. Oltre a Google, anche Microsoft con il nuovo programma Copilot e Amazon, che ha lanciato Anthropic, una start-up di sviluppo sull’Intelligenza Artificiale in cui ha investito 2,7 miliardi di dollari, stanno competendo in questo settore.

Il ruolo delle autorità nella regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

Il Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, ha recentemente inviato una segnalazione ai presidenti del Senato, della Camera e al Presidente del Consiglio, sottolineando che il Garante possiede i requisiti di competenza e indipendenza necessari per attuare il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, garantendo un’elevata tutela dei diritti fondamentali.

La recente approvazione dell’AI Act da parte del Parlamento europeo impone agli Stati membri di prendere decisioni essenziali sulle norme di adeguamento degli ordinamenti interni. L’incidenza dell’IA sui diritti suggerisce che la competenza debba essere attribuita ad Autorità con requisiti di indipendenza stringenti, come l’Authority per la privacy. La stretta interrelazione tra intelligenza artificiale e protezione dei dati rende determinante la sinergia tra queste due discipline per l’effettività dei diritti e delle garanzie sanciti.

L’Intelligenza Artificiale e il mercato del lavoro in Italia

Un recente sondaggio demoscopico condotto dall’Istituto Piepoli per il Festival del Lavoro ha rivelato che gli italiani sono ottimisti riguardo al futuro del lavoro con l’apporto dell’intelligenza artificiale. Solo 1 italiano su 3 (35%) pensa che l’IA possa alleggerire le attività dispendiose, mentre solo 1 su 4 (28%) opterebbe per consulenze da un professionista generato dall’IA al posto di un vero consulente.

Il 61% degli intervistati ritiene necessaria una regolamentazione del lavoro gestito con la nuova tecnologia, e il 56% considera utile seguire corsi di formazione per l’utilizzo dell’IA, con una richiesta particolarmente forte tra i giovani tra i 18 e i 34 anni (66%). Inoltre, il 24% degli italiani intervistati ritiene che nei prossimi sei mesi il numero di persone occupate aumenterà, mentre il 50% considera stabili i livelli retributivi e il potere d’acquisto.

La regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale in Italia

Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale, attualmente in attesa della firma del Presidente della Repubblica, stabilisce che l’IA deve lasciare l’uomo al centro, ispirandosi a principi di trasparenza, proporzionalità, sicurezza, protezione dei dati personali, riservatezza, accuratezza, non discriminazione, parità dei sessi e sostenibilità. Lo sviluppo dei modelli di IA deve garantire la correttezza, l’attendibilità, la sicurezza e la qualità dei dati.

Il testo di legge enfatizza la dimensione antropocentrica di ogni sistema di intelligenza artificiale, sottolineando che l’uso dell’IA non deve pregiudicare lo svolgimento democratico della vita istituzionale e politica. Gli articoli 7 e 8 del disegno di legge delineano l’uso dell’IA per il miglioramento del sistema sanitario, la prevenzione e la cura delle malattie, nel rispetto dei diritti e della privacy dei pazienti. Inoltre, gli articoli 10 e 11 specificano che l’uso dell’IA deve essere trasparente, non discriminatorio e rispettoso della dignità umana.

Bullet Executive Summary

L’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando il panorama tecnologico e sociale globale. La recente introduzione di Gemini da parte di Google rappresenta solo l’inizio di una competizione tra giganti tecnologici che potrebbe ridefinire il modo in cui accediamo alle informazioni e interagiamo con la tecnologia. La regolamentazione dell’IA, come evidenziato dal Garante per la protezione dei dati personali, è cruciale per garantire che i diritti fondamentali siano tutelati in questo nuovo contesto.

In Italia, il dibattito sull’IA e il mercato del lavoro mostra un atteggiamento ottimista, ma consapevole della necessità di regolamentazione e formazione. Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale pone l’uomo al centro, garantendo che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo etico e sicuro.

*Nozione base di intelligenza artificiale: Il machine learning è una branca dell’intelligenza artificiale che permette ai sistemi di apprendere e migliorare dalle esperienze senza essere esplicitamente programmati. Questo è il principio alla base di molte delle tecnologie IA moderne, inclusi i nuovi strumenti come Gemini.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale: La rete neurale artificiale* è un modello computazionale ispirato alla struttura del cervello umano, capace di elaborare grandi quantità di dati e di apprendere da essi. Questo modello è alla base di molte applicazioni avanzate di IA, inclusi i sistemi di riconoscimento vocale e visivo e le applicazioni di elaborazione del linguaggio naturale.

In conclusione, mentre ci troviamo all’inizio di una nuova era tecnologica, è fondamentale che la società e le istituzioni lavorino insieme per garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo che benefici tutti, mantenendo al contempo un forte impegno verso l’etica e la protezione dei diritti umani.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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