Trasformazione: come l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro

L’Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia ha organizzato un convegno oggi, giovedì 30 maggio, per discutere le implicazioni dell’intelligenza artificiale (IA) sui prodotti e sui lavoratori. L’evento, tenutosi presso l’Assemblea dell’Ordine in Via Santa Teresa, 12 a Verona, ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore. Tra i relatori, il Prof. Franco Fummi del Dipartimento di Ingegneria per la Medicina di Innovazione dell’Università degli Studi di Verona, ha trattato il tema delle “Rivoluzioni industriali e AI: implicazioni su prodotti e lavoratori”. La Dott.ssa Lucrezia Bolla dello Studio Legale Dindo di Verona ha invece affrontato la regolamentazione europea sull’IA e le sue implicazioni.

Il Dott. Paolo Errico, CEO e Strategy Lead di Maxone Srl e Vicepresidente Nazionale della Piccola Industria con delega all’Innovazione e alla Transizione Digitale, ha concentrato il suo intervento sul tema “Dall’efficienza di prodotto all’efficienza di processo – come la transizione digitale e l’IA rendono le aziende sostenibili”. Il coordinatore scientifico dell’evento, l’Ing. Alessandro Dai Prè, ha sottolineato l’importanza di comprendere le opportunità e i rischi legati all’IA, soprattutto in un contesto di rapida evoluzione tecnologica.

La Rivoluzione del Lavoro: Intelligenza Artificiale e Transizione Green

L’intelligenza artificiale e la transizione ecologica stanno rivoluzionando il mondo del lavoro. Questo è stato il tema centrale della prima annual conference di ManpowerGroup Italia, intitolata “The Exchange – Disegniamo il futuro del lavoro”, svoltasi a Milano. Secondo le previsioni, entro il 2030 l’IA trasformerà l’80% delle professioni, mentre dalla transizione green nasceranno 30 milioni di nuovi posti di lavoro. Tuttavia, emerge un gap di competenze significativo, in un contesto in cui cinque generazioni lavorano insieme con esigenze e obiettivi diversi.

La ricerca internazionale “The Work We Want” della World Employment Confederation ha rivelato che la maggioranza dei datori di lavoro (81%) concorda sul fatto che i progressi dell’IA richiederanno nuovi talenti e nuovi modi di lavorare. Tuttavia, il 78% teme di non riuscire a formare i dipendenti abbastanza velocemente. La necessità di una nuova organizzazione del lavoro e l’introduzione di strategie flessibili sono state evidenziate dal 92% dei manager intervistati.

Tra gli interventi di rilievo, Luciano Floridi, filosofo e Founding Director del Digital Ethics Center all’Università di Yale, Marta Dassù, Senior Advisor European Affairs per l’Aspen Institute, Amalia Ercoli Finzi, consulente della NASA, Stefano Boeri, architetto e urbanista, e Giovanni Soldini, navigatore oceanico, hanno discusso delle principali sfide e dei rischi dell’IA. Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia, ha dichiarato: “Supportare le aziende in questi trend significa prepararle ad affrontare le sfide future, offrendo l’opportunità di modellare i cambiamenti di cui fanno parte”.

Intelligenza Artificiale e Dirigenza: Una Nuova Era per i CEO

Un recente studio condotto da EdX, piattaforma per l’apprendimento online creata dalle università di Harvard e MIT, ha rivelato che il 47% degli amministratori delegati e dei manager di grandi aziende ritiene che la maggior parte dei ruoli esecutivi dovrebbe essere automatizzata o rimpiazzata dall’IA. Questo dato sorprendente è stato riportato dal New York Times, che ha sottolineato come, contrariamente alla vulgata comune, non solo le mansioni semplici della catena produttiva siano a rischio, ma anche i ruoli più importanti e strategici.

Gli esperti del settore sostengono che un amministratore delegato efficace ha bisogno di una grande conoscenza della materia, capacità di analisi dei mercati, abilità di comunicazione e la capacità di prendere decisioni difficili senza essere condizionato dalle emozioni. Tuttavia, un freddo computer alimentato dai dati dell’IA potrebbe rispondere meglio a queste esigenze. Alcune aziende hanno già iniziato a implementare questa visione. Ad esempio, la cinese NetDragon Websoft ha assunto un “AI driven rotating CEO” per gestire i suoi 5.000 dipendenti, mentre la compagnia polacca di rum colombiano Dictador ha affidato la gestione al CEO umanoide Mika.

Il Sistema Paese e le Opportunità dell’IA

Secondo Di Franco di Lutech, il “Sistema Paese” deve cogliere le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. L’IA rappresenta una chance unica per migliorare l’efficienza e la competitività delle imprese italiane. Tuttavia, è fondamentale che il Paese si prepari adeguatamente, investendo in formazione e sviluppo delle competenze. Solo così sarà possibile sfruttare appieno il potenziale dell’IA e affrontare le sfide del futuro.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro e delle imprese. Dalle implicazioni sui prodotti e sui lavoratori, alla necessità di nuove competenze e strategie flessibili, fino alla possibilità di automatizzare i ruoli dirigenziali, l’IA rappresenta una sfida e un’opportunità senza precedenti. È essenziale che le aziende e i lavoratori si preparino adeguatamente per affrontare queste trasformazioni.

Nozione base di intelligenza artificiale: L’IA si riferisce a sistemi o macchine che imitano l’intelligenza umana per eseguire compiti e possono migliorarsi iterativamente basandosi sulle informazioni che raccolgono.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale: Il machine learning, una sottocategoria dell’IA, consente ai sistemi di apprendere e migliorare automaticamente dall’esperienza senza essere esplicitamente programmati, utilizzando algoritmi che identificano pattern nei dati.

Questa riflessione ci invita a considerare come l’IA possa non solo sostituire ma anche migliorare le nostre capacità, rendendo il futuro del lavoro un terreno fertile per l’innovazione e la crescita personale.