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Importante: il divario di genere nel settore STEM si allarga — cos’è cambiato nel 2024?

Il Global Gender Gap Report 2024 rivela che ci vorranno 134 anni per raggiungere la parità di genere globale. Scopri come e perché il divario nel settore STEM è ancora così ampio.
  • Il Global Gender Gap Report 2024 prevede che la parità di genere globale sarà raggiunta in 134 anni, tre anni in più rispetto al rapporto precedente.
  • La rappresentanza femminile nei settori STEM è aumentata dal 24,4% al 27,1% dal 2016, ma le donne costituiscono solo il 28,2% della forza lavoro STEM rispetto al 47,3% degli altri settori.
  • Solo il 30% dei partecipanti ai corsi di intelligenza artificiale e big data su Coursera sono donne.

Il Global Gender Gap Report del World Economic Forum (WEF) del 2024 ha rivelato che ci vorranno 134 anni per raggiungere la parità di genere globale, tre anni in più rispetto al rapporto precedente. Attualmente, è stato colmato il 68,5% del divario di genere, con un miglioramento di soli 0,1 punti percentuali rispetto al 2023. Secondo le proiezioni, si dovrà attendere fino al 2158 per raggiungere la parità di genere.

Utilizzando i dati di LinkedIn, il report del WEF dedica un capitolo al tema del divario di genere nella tecnologia. La rappresentanza femminile nei settori STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) è aumentata dal 24,4% al 27,1% dal 2016. Tuttavia, le donne rimangono sottorappresentate nei ruoli STEM, costituendo solo il 28,2% della forza lavoro rispetto al 47,3% degli altri settori.

Il fenomeno del “drop to the top”, ovvero la diminuzione della rappresentanza femminile man mano che si sale nella gerarchia aziendale, è particolarmente marcato nelle occupazioni STEM. Le donne rappresentano il 29% dei ruoli entry-level STEM, ma solo il 12,2% delle posizioni di vertice (C-suite). Questo doppio svantaggio è aggravato dal fatto che le donne continuano a occupare lavori a crescita più contenuta e con stipendi più bassi, impattando negativamente nel breve termine.

Il Gap di Genere nell’Intelligenza Artificiale

Nonostante i dati incoraggianti, la concentrazione del talento femminile nell’ingegneria dell’intelligenza artificiale (AI) è raddoppiata dal 2016. Tuttavia, le donne continuano a essere meno presenti rispetto agli uomini nel settore dell’AI. Nei segmenti Technology, Information, and Media, si sono registrati aumenti significativi, con una crescita graduale anche nei settori Education, Professional Services e Manufacturing.

Secondo i dati di Coursera, la parità di genere nelle competenze digitali è ancora lontana. Nei corsi di intelligenza artificiale e big data, solo il 30% dei partecipanti sono donne, mentre nella programmazione e nella sicurezza informatica la percentuale sale leggermente al 31%. Questo gap nelle competenze digitali è un ostacolo significativo per colmare il divario occupazionale nella forza lavoro.

Competenze Digitali e Percezione delle Donne

Un sondaggio condotto da PwC tra i lavoratori ha rivelato differenze di genere nella percezione della domanda di competenze digitali. Le donne considerano le competenze digitali, legate alla transizione ecologica, meno importanti per la loro carriera rispetto agli uomini. Questo forte divario di genere nella percezione delle competenze del futuro è preoccupante.

Quando uomini e donne passano dalla scuola alla forza lavoro, le loro competenze continuano a essere modellate e valutate in modo diverso. Il reskilling, ovvero l’aggiornamento delle competenze, gioca un ruolo chiave nel valorizzare le competenze necessarie per il futuro del lavoro e nell’incentivare uomini e donne a partecipare senza pregiudizi di genere a tutti i tipi di lavoro, come avvisa il WEF.

I Paesi al Top

Cinque Paesi hanno migliorato significativamente la loro performance, scalando la classifica di oltre 20 posizioni: Ecuador (+34, 16° posto), Sierra Leone (80° posto), Guatemala (+24, 93° posto), Cipro (+22, 84° posto), Romania e Grecia (+20, 68° e 73° posto rispettivamente). Le economie europee occupano sette posti nella top 10 globale, con i Paesi con le migliori performance. I restanti tre posti sono occupati da economie dell’Asia orientale e del Pacifico (Nuova Zelanda, 4°), America Latina e Caraibi, e Africa sub-sahariana.

Nessun Paese ha raggiunto la piena parità di genere, ma i primi nove Paesi (Islanda, Finlandia, Norvegia, Nuova Zelanda, Svezia, Nicaragua, Germania, Namibia e Irlanda) hanno colmato almeno l’80% del divario. L’Italia, invece, ha peggiorato la sua posizione negli ultimi 24 mesi, scendendo dalla 79° posizione dello scorso anno all’87° su oltre 140 Stati.

Bullet Executive Summary

Il divario di genere nel settore STEM e nell’intelligenza artificiale rappresenta una sfida significativa per la società moderna. Nonostante i progressi, le donne continuano a essere sottorappresentate nei ruoli di vertice e nelle competenze digitali. È essenziale promuovere iniziative come il manifesto “Mind the STEM Gap” per abbattere gli stereotipi di genere e facilitare l’accesso delle donne alle discipline scientifiche.

Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è il machine learning, che permette ai sistemi di apprendere e migliorare dalle esperienze senza essere esplicitamente programmati. Questo è fondamentale per sviluppare soluzioni innovative che possano contribuire a colmare il divario di genere.

Una nozione avanzata di intelligenza artificiale applicabile al tema dell’articolo è il natural language processing (NLP), che consente alle macchine di comprendere e rispondere al linguaggio umano. L’NLP può essere utilizzato per sviluppare strumenti educativi personalizzati che supportino le donne nel loro percorso di apprendimento e carriera nelle discipline STEM.

Riflettendo su queste tematiche, è evidente che la lotta per la parità di genere nel settore STEM e nell’intelligenza artificiale richiede un impegno collettivo e continuo. Solo attraverso un cambiamento culturale e strutturale possiamo sperare di creare un futuro in cui uomini e donne abbiano pari opportunità di successo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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