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- Circa 2,5 miliardi di persone nel mondo sono ancora offline, creando un divario digitale significativo.
- La risoluzione dell'ONU, sponsorizzata dalla Cina e co-sponsorizzata da 140 Paesi, promuove pari opportunità nell'AI per i paesi in via di sviluppo.
- La proposta cinese di governance globale dell'AI, denominata Global AI Governance Initiative, chiede diritti equi per tutti i paesi nell'AI.
Alla World Artificial Intelligence Conference di Shanghai, il premier cinese Li Qiang ha sottolineato l’importanza di uno sviluppo inclusivo dell’intelligenza artificiale, evidenziando come molte economie in via di sviluppo siano rimaste indietro. Li ha esortato le nazioni a collaborare per promuovere un ambiente “equo e aperto” per lo sviluppo dell’AI, affinché più Paesi possano beneficiare di questa tecnologia.
Li ha messo in evidenza il divario digitale globale, affermando che circa 2,5 miliardi di persone nel mondo sono ancora offline. Questo si traduce in un “divario di intelligenza artificiale”, poiché molti paesi in via di sviluppo non hanno beneficiato dei progressi dell’AI. Il premier ha sottolineato che l’intelligenza artificiale dovrebbe essere un bene comune per l’intera umanità, e che il vero progresso si realizza solo quando tutti i paesi progrediscono insieme.
L’appello di Li arriva pochi giorni dopo l’adozione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di una risoluzione sponsorizzata dalla Cina che esorta la comunità internazionale a garantire pari opportunità ai Paesi in via di sviluppo per trarre vantaggio dall’AI. La risoluzione, co-sponsorizzata da 140 Paesi, inclusi gli Stati Uniti, chiede una cooperazione globale per assistere i Paesi in via di sviluppo nell’affrontare le sfide dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Le Sfide della Governance dell’AI
Nel suo discorso, Li ha messo in guardia dalle sfide poste dall’AI, esortando i Paesi ad approfondire la cooperazione nella governance dell’AI e a promuovere la creazione di un meccanismo internazionale inclusivo con norme e standard condivisi. Con la rapida evoluzione della tecnologia, è fondamentale che i Paesi garantiscano che l’AI sia sicura, affidabile e controllabile.
La Cina sta spingendo per un ruolo di guida nella governance globale dell’intelligenza artificiale, cercando di dare più voce ai paesi in via di sviluppo. A ottobre, la Cina ha presentato una proposta per la governance globale dell’AI, denominata “Global AI Governance Initiative”. Questa iniziativa chiede pari diritti per tutti i paesi nello sviluppo dell’AI e sforzi congiunti per prevenire l’abuso delle tecnologie AI da parte di terroristi.
La Cooperazione Globale e la Sicurezza Cibernetica
Alla conferenza, il segretario del partito di Shanghai ha rilasciato una dichiarazione che sollecita una maggiore cooperazione globale in materia di cybersicurezza e intelligenza artificiale per prevenire l’uso illegale dell’AI da parte di terroristi. La Cina sostiene un ruolo guida dell’ONU in questo ambito e desidererebbe una maggiore rappresentanza dei paesi in via di sviluppo.
La necessità di una governance a livello globale è stata ribadita, con l’obiettivo di creare un ambiente in cui l’AI possa essere sviluppata e utilizzata in modo sicuro e responsabile. La Cina, con la sua proposta di governance globale dell’AI, mira a stabilire un quadro normativo che possa essere accettato e adottato da tutte le nazioni, garantendo che i benefici dell’AI siano equamente distribuiti.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’appello della Cina per una cooperazione internazionale nello sviluppo dell’intelligenza artificiale è un passo significativo verso la riduzione del divario digitale globale. La risoluzione delle Nazioni Unite e la proposta di governance globale dell’AI presentata dalla Cina rappresentano tentativi concreti di creare un ambiente inclusivo e sicuro per lo sviluppo dell’AI. È essenziale che tutte le nazioni lavorino insieme per garantire che l’AI sia un bene comune per l’umanità, promuovendo la sicurezza e prevenendo l’abuso delle tecnologie AI.
Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di machine learning, che permette ai sistemi di apprendere e migliorare dalle esperienze senza essere esplicitamente programmati. Questo è fondamentale per lo sviluppo di tecnologie AI che possano adattarsi e rispondere alle esigenze di diverse nazioni.
Una nozione avanzata di intelligenza artificiale applicabile al tema dell’articolo è il federated learning, un metodo di machine learning che consente di addestrare algoritmi su dati decentralizzati senza che questi lascino i dispositivi locali. Questo approccio potrebbe essere particolarmente utile per i paesi in via di sviluppo, permettendo loro di beneficiare dei progressi dell’AI senza compromettere la privacy e la sicurezza dei dati.
Riflettendo su questi temi, è evidente che la cooperazione internazionale e la governance inclusiva dell’AI sono cruciali per un futuro in cui tutti possano trarre vantaggio dalle innovazioni tecnologiche.