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- Il Vaticano ha presentato il Rome Call for AI Ethics il 28 febbraio 2020, coinvolgendo figure chiave come Brad Smith di Microsoft e John Kelly III di IBM.
- Il 10 gennaio 2023 è stato firmato l'Abrahamitic Commitment, un impegno interreligioso con rappresentanti cristiani, musulmani e ebrei.
- Padre Paolo Benanti è stato nominato nel New Artificial Intelligence Advisory Board dell'ONU, un gruppo di 39 esperti che valuta rischi e opportunità per la governance internazionale dell'AI.
Il Vaticano ha recentemente intensificato il suo impegno nel dibattito sull’intelligenza artificiale (AI), cercando di imbrigliare l’etica in un campo tecnologico in rapida evoluzione. Questo interesse si è concretizzato con la presentazione del “Rome Call for AI Ethics” il 28 febbraio 2020, un documento della RenAIssance Foundation, un ente vaticano presso la Pontificia Accademia per la Vita. L’iniziativa è stata rappresentata dall’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente dell’accademia e capo della commissione ministeriale per l’assistenza agli anziani in Italia, insieme a figure di spicco come Paola Pisano, ministra per l’innovazione tecnologica nel governo Conte II, Brad Smith, presidente di Microsoft, John Kelly III, vicepresidente di IBM, e Dongyu Qu, direttore generale della FAO.
Il documento promuove un approccio etico e un senso di responsabilità condivisa tra istituzioni, imprese e governi per creare un futuro in cui l’innovazione digitale e il progresso tecnologico garantiscano la centralità dell’uomo. Si parla di una “nuova algoretica”, un termine che indica lo studio dei problemi e dei risvolti etici connessi all’applicazione degli algoritmi. L’obiettivo è che l’intelligenza artificiale serva ogni persona e l’umanità, rispettando la dignità umana e non avendo come unico obiettivo il profitto o il graduale rimpiazzo delle persone sul posto di lavoro.
Collaborazioni Interreligiose e Internazionali
Il 10 gennaio 2023 è stato firmato l’Abrahamitic Commitment, un impegno interreligioso sottoscritto dall’arcivescovo Vincenzo Paglia, dallo sceicco Abdallah bin Bayyah e dal rabbino capo Eliezer Simcha Weisz. Questo accordo rappresenta un’alleanza confessionalista mondiale nata nel 2019 tra Papa Francesco e il grande imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyib. La dichiarazione abramitica riconosce l’intrinseca dignità dell’essere umano, data da Dio, e promuove approcci etici non utilitaristici ma assoluti, cercando di far prosperare l’umanità perché comandati dal creatore.
Ad aprile 2024, il Vaticano ha stretto un’intesa con la Chiesa Anglicana, con l’arcivescovo Paglia e il primate anglicano Justin Welby che hanno sottoscritto a Roma un appello per promuovere l’algor-etica basata su principi di trasparenza, inclusione, responsabilità, imparzialità, affidabilità, sicurezza e privacy.
Il Ruolo di Padre Paolo Benanti
Una figura centrale nell’egemonia culturale clericale sull’intelligenza artificiale è padre Paolo Benanti, un teologo morale francescano e docente alla Pontificia Università Gregoriana. Benanti è consigliere del Papa e ha un ruolo di rilievo nelle istituzioni italiane. Nel 2018, il Ministero dello Sviluppo Economico lo ha inserito nel consiglio di trenta esperti per la strategia nazionale su intelligenza artificiale e tecnologie blockchain. Nel 2023, con il governo Meloni, è diventato dominus dell’AI italiana, assumendo un doppio incarico: membro della “commissione algoritmi” per l’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’editoria e nell’informazione, e presidente del comitato per aggiornare le strategie sull’utilizzo dell’AI.
Benanti è anche l’unico italiano scelto dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per far parte del New Artificial Intelligence Advisory Board, un gruppo di 39 esperti che valuta rischi e opportunità per la governance internazionale dell’AI in vista del Summit sul Futuro del 2024.
Le Preoccupazioni del Vaticano
Il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alle nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale durante una Lectio Magistralis in Venezuela. Ruffini ha sottolineato che l’AI può farci fare balzi in avanti in molti campi, dalla società al lavoro, dalla medicina all’agricoltura, ma ha anche avvertito dei rischi di nuove esclusioni e della possibilità che gli esseri umani finiscano con l’essere considerati mere estensioni delle macchine.
Secondo Ruffini, l’intelligenza artificiale non è né intelligente né artificiale, ma si basa sul calcolo delle probabilità. Il suo limite è che non tutto può essere calcolato e non tutto può essere ridotto a un numero. Le macchine non possono darci la vera sapienza, che è la grazia di poter vedere le cose con gli occhi di Dio. È essenziale domandarsi come gli algoritmi e le macchine possano essere al servizio dell’uomo, della verità, della conoscenza, della presa di coscienza, della bellezza e della condivisione, evitando che contribuiscano a creare un sistema di dominio.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il Vaticano sta cercando di ritagliarsi un ruolo significativo nel dibattito sull’intelligenza artificiale, promuovendo un approccio etico che rispetti la dignità umana e l’ambiente. Questo impegno si manifesta attraverso collaborazioni interreligiose e internazionali, con figure di spicco come padre Paolo Benanti che giocano un ruolo chiave. Le preoccupazioni espresse da Paolo Ruffini sottolineano l’importanza di un fondamento etico per la tecnologia e la necessità di evitare nuove forme di esclusione e dominio.
L’intelligenza artificiale è un campo in rapida evoluzione che offre molte opportunità ma anche rischi significativi. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni religiose alle imprese tecnologiche, lavorino insieme per garantire che l’AI sia utilizzata in modo etico e responsabile. La riflessione laica sulla “algoretica” è altrettanto importante, poiché il Vaticano non ha l’esclusiva su questo dibattito.
Nozione base di intelligenza artificiale: L’algoritmo è una sequenza di istruzioni che un computer segue per eseguire un compito specifico. Gli algoritmi di intelligenza artificiale sono progettati per apprendere dai dati e migliorare le loro prestazioni nel tempo.
Nozione avanzata di intelligenza artificiale: Il machine learning è una sottocategoria dell’intelligenza artificiale che si concentra sulla costruzione di sistemi che possono apprendere dai dati, identificare modelli e prendere decisioni con un minimo di intervento umano. Questo processo è fondamentale per lo sviluppo di applicazioni AI avanzate come il riconoscimento vocale, la visione artificiale e la traduzione automatica.
In definitiva, la sfida è trovare un equilibrio tra progresso tecnologico e rispetto per i valori umani fondamentali, un compito che richiede la collaborazione di tutti i settori della società.