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- Il regolamento UE sull'IA prevede un'obbligo per i fornitori di sistemi IA di marcare i contenuti generati artificialmente.
- La legge è stata approvata con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni.
- I sistemi di IA ad alto rischio, come quelli per il controllo degli studenti, saranno soggetti a valutazioni rigorose e conformità legale.
L’Unione Europea è pronta a introdurre nuove norme per garantire la trasparenza e l’integrità scolastica nell’era dell’intelligenza artificiale (IA). L’articolo 50 del regolamento UE sull’Intelligenza Artificiale, che entrerà in vigore il prossimo anno, prevede misure per contrastare l’uso improprio dell’IA nella produzione di compiti scolastici. Il cuore della nuova normativa è l’obbligo per i fornitori di sistemi di IA di marcare in modo riconoscibile i contenuti generati artificialmente, inclusi testi, audio, immagini e video. Questa marcatura, leggibile meccanicamente, permetterà una facile identificazione del materiale prodotto dall’IA, avendo un impatto significativo nel contesto educativo.
Gli insegnanti potranno così distinguere il lavoro originale degli studenti da quello generato dall’IA, preservando l’integrità del processo di valutazione. Lo scopo della scuola è infatti valutare l’intelligenza umana degli studenti, non quella artificiale. I fornitori di sistemi IA dovranno garantire che le soluzioni di marcatura siano efficaci, interoperabili, robuste e affidabili, tenendo conto dello stato dell’arte tecnologico e dei costi associati.
Il Parlamento Europeo Approva la Legge sull’Intelligenza Artificiale
Mercoledì scorso, il Parlamento Europeo ha approvato la legge sull’intelligenza artificiale (IA), con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni. Questo regolamento, frutto di un accordo con gli Stati membri raggiunto nel dicembre 2023, mira a proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di IA ad alto rischio, promuovendo al contempo l’innovazione e assicurando all’Europa un ruolo guida nel settore.
Le nuove norme mettono fuori legge le applicazioni di IA che minacciano i diritti dei cittadini, come i sistemi di categorizzazione biometrica su caratteristiche sensibili e l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet. Sono vietati anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, i sistemi di credito sociale e le pratiche di polizia predittiva. Tuttavia, sono previste eccezioni per le forze dell’ordine, che potranno fare ricorso a sistemi di identificazione biometrica in tempo reale solo in situazioni specifiche e con garanzie rigorose.
Via Libera del Parlamento Europeo all’AI Act
Oggi, il Parlamento Europeo ha dato il via libera all’Artificial Intelligence Act, il nuovo regolamento europeo sull’IA. Con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astenuti, l’Unione Europea diventa la prima a dotarsi di una legge generale sull’intelligenza artificiale, battendo altre grandi potenze globali. Il regolamento, composto da 113 articoli e 12 allegati, regola lo sviluppo, la fornitura e l’uso di sistemi di IA in tutta Europa.
L’AI Act classifica i sistemi di IA in base al rischio di utilizzo, graduando i requisiti e gli obblighi. I sistemi a rischio inaccettabile, come quelli di polizia predittiva e social scoring, sono proibiti. Molte regole e procedure obbligatorie riguardano i sistemi ad alto rischio, come quelli utilizzati per gestire il traffico stradale, controllare gli studenti agli esami e analizzare i curricula. Questi sistemi devono essere sottoposti a valutazione di conformità rispetto ai requisiti di legge, gestione dei rischi, qualità dei dati, documentazione tecnica e registrazione dei log.
Le Nuove Regole Europee che Disciplinano l’Uso della Tecnologia
Il nuovo Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale stabilisce norme armonizzate per disciplinare tematiche complesse e trovare un equilibrio tra valori contrapposti. Già nel 2019, Ursula Von Der Leyen aveva dichiarato l’impegno a promuovere un approccio normativo europeo per la disciplina dell’intelligenza artificiale, senza sottovalutare le implicazioni etiche e umane della tecnologia sulla vita delle persone e sui diritti fondamentali.
Il regolamento, presentato il 21 aprile dalla Commissione Europea, stabilisce norme armonizzate in materia di intelligenza artificiale, rafforzando la leadership dell’Europa e promuovendo l’innovazione e la tutela dei diritti fondamentali degli individui. La struttura del testo si articola in dodici titoli, che coprono ambiti come le pratiche di IA vietate, i sistemi di IA ad alto rischio, gli obblighi di trasparenza e sorveglianza umana, e le misure a supporto dell’innovazione.
Bullet Executive Summary
L’introduzione del regolamento sull’intelligenza artificiale rappresenta un passo significativo per l’Unione Europea, che si pone come leader globale nella regolamentazione di questa tecnologia emergente. La normativa mira a garantire che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo sicuro, responsabile ed etico, in linea con i valori europei. Le nuove regole non solo proteggono i diritti fondamentali e promuovono l’innovazione, ma stabiliscono anche un quadro chiaro per la trasparenza e la sorveglianza umana.
Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è il machine learning supervisionato, una tecnica in cui un modello viene addestrato su un set di dati etichettati per fare previsioni o prendere decisioni. Questo approccio è fondamentale per garantire che i sistemi di IA possano essere monitorati e controllati in modo efficace.
Una nozione avanzata di intelligenza artificiale applicabile al tema dell’articolo è il deep learning, una sottocategoria del machine learning che utilizza reti neurali artificiali con molti strati per analizzare grandi quantità di dati. Questa tecnica è particolarmente rilevante per i sistemi di IA ad alto rischio, che richiedono un’analisi approfondita e una gestione dei rischi accurata per garantire la sicurezza e la conformità alle normative.
In conclusione, il regolamento sull’IA dell’Unione Europea non è solo una legge, ma un punto di partenza per un nuovo modello di governance basato sulla tecnologia. Invitiamo i lettori a riflettere su come queste norme influenzeranno il futuro dell’istruzione, del lavoro e della società nel suo complesso, e su come possiamo tutti contribuire a un utilizzo responsabile e etico dell’intelligenza artificiale.
- Sito ufficiale del Consiglio dell'Unione Europea, sezione dedicata all'intelligenza artificiale, con informazioni approfondite sul regolamento UE sull'IA
- Testo ufficiale della proposta di regolamento europeo sull'intelligenza artificiale
- Fonte ufficiale della Commissione Europea sul nuovo regolamento sull'intelligenza artificiale