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Molteni rivoluziona l’arredamento di lusso con l’IA: ecco come

Scopri come Molteni Group utilizza l'intelligenza artificiale per ottimizzare i processi produttivi e gestionali, promuovendo una trasformazione culturale nel settore dell'arredamento di alta gamma.
  • Introduzione del chief information officer per guidare la trasformazione digitale delle quattro aziende del gruppo Molteni.
  • Investimento di diversi milioni di euro con un ritorno atteso in meno di un anno grazie all'uso dell'intelligenza artificiale.
  • Il 60% delle PMI italiane con fatturato inferiore a 50 milioni di euro è ancora lontano dagli obiettivi di digitalizzazione.

Il cuore della trasformazione digitale non risiede solo nell’evoluzione delle macchine o dei processi produttivi e gestionali, ma in un cambiamento culturale. I vertici di Molteni Group, una delle grandi realtà industriali italiane nel settore dell’arredamento di alta gamma, hanno deciso di affidare questo compito a una figura specifica: il chief information officer (CIO) di gruppo. Questa figura, introdotta nel quartier generale di Giussano, in Brianza, lo scorso gennaio, è stata incaricata di supportare la crescita delle quattro aziende della holding utilizzando il digitale come leva principale, comprese le moderne tecnologie di intelligenza artificiale.

«Noi non facciamo beni di consumo prodotti in serie», osserva Giulia Molteni, chief marketing officer del gruppo. «Siamo un’impresa creativa che lavora al confine tra artigianalità e industria. Applicare tecnologie per implementare processi produttivi avanzati, su sistemi predittivi e macchinari a controllo numerico, non è facile». La necessità di integrare una figura con competenze specifiche, provenienti da un mondo diverso, è stata sottolineata anche da Marco Piscitelli, CEO del gruppo. L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel settore creativo del design non agisce sul prodotto, ma sui processi gestionali e produttivi. Il primo obiettivo sarà sviluppare un nuovo modello gestionale (ERP) per mettere in dialogo le macchine di tutte e quattro le aziende del gruppo, cosa che oggi non avviene nonostante le sinergie.

Nuove Figure Professionali e Investimenti

I sistemi di intelligenza artificiale sono fondamentali per snellire i processi interni e ottimizzare i flussi di lavoro, riducendo gli sprechi, evitando blocchi produttivi e accelerando le attività urgenti grazie a sistemi predittivi organizzativi basati sui dati. La figura del data scientist è cruciale in un’azienda manifatturiera artigianale come Molteni. «Abbiamo attivato professionisti con questa formazione per supportare il lavoro del CIO e implementare una cultura necessaria per risultare competitivi», dice il CEO. Giulia Molteni aggiunge che questo richiederà diversi milioni di euro di investimento, con un ritorno atteso in meno di un anno, secondo analisi di società come Gartner, Forrester, IDC e McKenzie. I miglioramenti significativi nell’efficientamento industriale sono attesi nei prossimi 20 anni, con un’accuratezza delle previsioni e la possibilità di pianificare e organizzare la produzione.

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Intelligenza Artificiale nelle Risorse Umane e Innovazione Omnicanale

Il secondo Convegno Verticale sull’Omnichannel Customer Experience ha esaminato la sinergia tra intelligenza artificiale e dipendenti, destinata a crescere ed espandersi in futuro. L’unione di queste due forze permette di massimizzare il potenziale di entrambe, raggiungendo nuove efficienze e produttività. L’intelligenza artificiale può svolgere il ruolo di co-pilota, migliorando le prestazioni dell’organizzazione, soprattutto nei processi di gestione della relazione con il cliente (marketing, comunicazione, vendite e customer care), fornendo supporto avanzato ai dipendenti, potenziando le loro competenze e migliorando la soddisfazione.

Durante l’evento, sono state affrontate domande cruciali: quali elementi considerare in una strategia di intelligenza artificiale di successo? Come possono lavorare in sinergia intelligenza artificiale e umana? Quali attori, interni ed esterni all’azienda, coinvolgere nell’implementazione di una strategia di intelligenza artificiale? Quali sfide e opportunità si presentano rispetto all’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi di gestione del cliente?

Intelligenza Artificiale e Umanesimo: La Sfida del Nostro Presente

Negli IBM Studios di Milano, la Fondazione Nova e United Ventures hanno affrontato tematiche cruciali durante la Reunion 2024, dedicata all’Artificial Humanism. «Le tecnologie cambiano rapidamente e hanno un effetto disruptive a livello economico e sociale globale. Dobbiamo interrogarci su come governare questo impatto e assicurarci risorse adeguate per guidare la trasformazione», ha detto Tommaso Stefani, presidente di Fondazione Nova e CEO di Nimai.

Le soluzioni proposte dalla Fondazione Nova si articolano su quattro punti: formare talenti flessibili e multidisciplinari, favorire il merito, incoraggiare percorsi non convenzionali e promuovere la mentorship e la relazione tra generazioni. «È rilevante il conflitto e lo scambio intergenerazionale di esperienza per governare i cambiamenti che le nuove tecnologie impongono», ha aggiunto Stefani.

Massimiliano Magrini, co-fondatore di United Ventures, ha spiegato che, essendo italiani, non possiamo escludere l’elemento umano nello sviluppo tecnologico. «Il nostro obiettivo è cercare tecnologie che possano avere un impatto positivo sulla società». Pietro Sella, CEO del Gruppo Sella, ha sottolineato che fare bene nell’intelligenza artificiale richiede occuparsi della persona, dell’educazione e del lato umano. «Se investi sul lato umano, sulla persona e sulla sua capacità di seguire, avrai risultati positivi. Altrimenti, i side effects possono essere negativi».

Supply Chain Digitale e di Filiera: Il Modello Vincente

La regionalizzazione delle catene del valore, il multi-sourcing e il modello Amazon applicato al B2B sono cambiamenti nella supply chain accelerati dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Per affrontarli e trovare nuovi spunti di competitività è necessario aumentare il ritmo della digitalizzazione. Questo è emerso dalla tavola rotonda “La digitalizzazione della supply chain: sfida per una nuova competitività”, durante la presentazione del 54esimo Rapporto Annuale sul mercato ICT “Il Digitale in Italia 2023”.

Alessandro Manzo, Partner Advisory presso KPMG, ha illustrato come il modello italiano produttivo, basato su piccole e medie imprese, sia resiliente e flessibile, ma ancora all’anno zero della digitalizzazione. «Il 60% delle imprese con fatturato inferiore a 50 milioni di euro è lontano dagli obiettivi di digitalizzazione», ha detto Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e Medie Imprese.

La digitalizzazione della supply chain è vista come l’unica strada per affrontare rapidamente le sfide del futuro, comprese quelle legate all’intelligenza artificiale. Un piano di investimenti massiccio, di otto o nove miliardi di euro all’anno per almeno cinque anni, è necessario per non perdere il treno della competitività.

Bullet Executive Summary

L’intelligenza artificiale rappresenta una leva fondamentale per la trasformazione digitale delle aziende, come dimostrato dai casi di Molteni Group e altre realtà industriali. La figura del CIO e del data scientist emerge come cruciale per guidare questo cambiamento, integrando competenze specifiche e tecnologie avanzate per ottimizzare i processi produttivi e gestionali. La sinergia tra intelligenza artificiale e risorse umane, così come l’importanza di un approccio umanistico alla tecnologia, sono temi centrali nel panorama moderno.

Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale si riferisce alla capacità delle macchine di eseguire compiti che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana, come il riconoscimento vocale, la risoluzione dei problemi e l’apprendimento.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale predittiva utilizza algoritmi avanzati e grandi quantità di dati per prevedere eventi futuri, ottimizzare processi e migliorare la gestione delle risorse, come dimostrato dai sistemi predittivi organizzativi basati sui dati implementati da Molteni.

In conclusione, la trasformazione digitale non è solo una questione tecnologica, ma richiede un cambiamento culturale e una gestione del cambiamento efficace. Le aziende che sapranno integrare intelligenza artificiale e umanità, investendo in competenze e tecnologie, saranno quelle che guideranno il futuro.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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