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La lotta alle fake news: il progetto Asoc e le nuove iniziative educative

Scoprite come la dodicesima edizione di 'A scuola di open coesione' si propone di combattere le fake news e promuovere l'alfabetizzazione digitale tra gli studenti italiani.
  • Il progetto Asoc 2024/25 introduce tre lezioni per guidare le scuole nella realizzazione di ricerche di monitoraggio civico.
  • Il laboratorio 'True or False' di Fastweb offre 19 corsi per promuovere competenze digitali tra i giovani.
  • Il 25% degli studenti crede erroneamente di poter utilizzare lo smartphone durante la maturità, nonostante le regole ferree.

Nell’era digitale, la lotta alle fake news e l’educazione all’uso consapevole dell’intelligenza artificiale sono diventate priorità fondamentali. La dodicesima edizione del progetto “A scuola di open coesione” (Asoc) si propone di affrontare queste sfide, integrando moduli didattici che mirano a sviluppare competenze digitali, statistiche e di educazione civica tra gli studenti delle scuole medie e superiori. L’iniziativa punta a promuovere i principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso lo studio dei meccanismi di finanziamenti pubblici europei e nazionali.

Tra le novità dell’edizione 2024/25, spiccano l’aggiornamento dei contenuti didattici e la semplificazione dei materiali da produrre. A partire dal 2024-2025, il modello Asoc prevede tre lezioni che guideranno le scuole nella realizzazione di ricerche di monitoraggio civico. I partecipanti avranno a disposizione contenuti fruibili online, che includono video-lezioni, interviste, tutorial e animazioni. Questi momenti di apprendimento asincrono si alterneranno con attività sincrone, come webinar di supporto a distanza con esperti Asoc.

Le scuole partecipano come “team” e lavorano in gruppo all’elaborazione di tre report di lezione, focalizzati sulla progettazione di ricerche di monitoraggio civico su progetti finanziati dalle politiche di coesione del territorio. Gli studenti individuano referenti da intervistare e svolgono visite dirette sul campo per raccontare, attraverso un elaborato creativo finale, i risultati raggiunti durante il percorso didattico. Le migliori ricerche verranno valutate e premiate da una commissione nazionale.

Educazione Digitale e Pensiero Critico

In un contesto in cui i giovani trascorrono sempre più tempo su app e social network, la possibilità di incappare in notizie false non verificate rappresenta un rischio significativo per la società. È essenziale investire in programmi educativi che insegnino il pensiero critico e l’alfabetizzazione digitale, affinché i giovani possano navigare consapevolmente nel mare di informazioni online e contribuire a una società informata e sicura.

In Italia, uno degli approcci più innovativi è rappresentato dal laboratorio “True or False” presso il FuturAbility District di Fastweb a Milano. Questo spazio tecnologico, creato nel 2022, offre 19 corsi con contenuti didattici trasversali e multidisciplinari, promuovendo competenze digitali tra le giovani generazioni. I laboratori, della durata di 45 minuti, si focalizzano sull’apprendimento pratico delle discipline STEAM (scienze, tecnologia, arte, ingegneria e matematica) e su tematiche legate allo sviluppo della creatività del futuro.

Il laboratorio “True or False” contribuisce a sensibilizzare ragazzi e ragazze, dagli 11 ai 18 anni, a riconoscere e difendersi dalle fake news attraverso metodologie di insegnamento basate sull’edutainment, combinando gaming ed educazione. Gli studenti sono guidati nell’analisi di diverse fonti, imparando a distinguere il grado di affidabilità delle informazioni e partecipando al processo di realizzazione di potenziali fake news. L’obiettivo è sviluppare un approccio critico all’informazione, riconoscendo le notizie non veritiere diffuse in rete e sui social media.

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  • 😕 Preoccupante dipendenza dai dispositivi durante gli esami......
  • 🔍 Interessante approccio multidisciplinare alla lotta contro le fake news......

Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella Maturità 2024

L’intelligenza artificiale affascina i maturandi, ma può anche essere fonte di disinformazione. Un sondaggio di Skuola.net rivela che molti studenti sono pronti a utilizzare applicazioni come ChatGPT per aiutarsi durante le prove d’esame, nonostante le regole ferree della maturità. La campagna “Maturità al sicuro”, promossa dalla Polizia Postale e Skuola.net, ha avvertito gli studenti dei rischi legati all’uso improprio della tecnologia durante gli esami. Tuttavia, 1 studente su 4 crede erroneamente di poter tenere lo smartphone in postazione, e il 6% pensa di poterlo utilizzare liberamente, ignorando il rischio di esclusione.

Anche gli smartwatch sono oggetto di equivoci: il 17% degli studenti ritiene di poterli utilizzare se non connessi a Internet, ignorando il divieto ai cellulari. L’intelligenza artificiale stuzzica la fantasia dei maturandi, ma la realtà dell’esame impone regole chiare: smartphone e smartwatch devono essere spenti e consegnati alla commissione. Il 12% del campione ha indicato l’intelligenza artificiale come primo strumento per aiutarsi, ma non potrà avvalersi di simile tecnologia.

La scorciatoia preferita rimane lo smartphone: il 25% dei maturandi lo userebbe, da solo o collegato a uno smartwatch, per scambiarsi suggerimenti. Al secondo posto, i piani prevedono il piazzamento del telefono in bagno, per navigare durante l’assenza dalla classe: circa 1 su 6 ricorrerà a questa mossa. I metodi “primitivi” battono quelli tecnologici, impiegati dal 90% dei ragazzi e ragazze. Tra i classici, il sistema su cui più si fa affidamento è quello dei fogli protocollo già preparati a casa, da confondere con quelli consegnati dalla commissione: 1 studente su 5 sfrutterebbe questo fido alleato.

Bullet Executive Summary

La lotta alle fake news e l’educazione all’uso consapevole dell’intelligenza artificiale sono temi cruciali nel panorama educativo moderno. Iniziative come “A scuola di open coesione” e i laboratori “True or False” di Fastweb rappresentano passi significativi verso una maggiore consapevolezza digitale tra i giovani. La maturità 2024 evidenzia la necessità di informare adeguatamente gli studenti sui rischi e le regole legate all’uso della tecnologia durante gli esami.

In un mondo sempre più interconnesso, è fondamentale sviluppare un pensiero critico e un’alfabetizzazione digitale che permettano ai giovani di navigare consapevolmente tra le informazioni online. L’intelligenza artificiale offre enormi potenzialità, ma richiede anche una gestione responsabile e informata. La machine learning e il natural language processing sono solo alcune delle tecnologie che possono essere utilizzate per migliorare la qualità dell’informazione e combattere le fake news.

In conclusione, l’educazione digitale non è solo una questione di competenze tecniche, ma anche di responsabilità civica e consapevolezza sociale. Solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare possiamo preparare le nuove generazioni a diventare cittadini informati e responsabili, capaci di affrontare le sfide del futuro con intelligenza e creatività.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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