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- La Corea del Sud ha avviato un'indagine su Telegram per la diffusione di immagini di nudo false di migliaia di persone, di cui il 60% minorenni.
- Il capo dell'Ufficio investigativo della polizia sudcoreana, Woo Jong-soo, ha dichiarato che Telegram non ha risposto alle richieste di informazioni sugli account degli utenti in indagini precedenti su crimini legati alla piattaforma.
- Un'analisi di NewsGuard ha rivelato che il 42% delle narrazioni false o fuorvianti con origine identificabile proviene da Telegram.
Lunedì 2 settembre 2024, la Corea del Sud ha avviato un’indagine contro l’app di messaggistica Telegram, accusata di favorire la diffusione di immagini di nudo false di migliaia di persone, in gran parte ragazze, di cui il 60 per cento minorenni. La polizia coreana ha dichiarato di aver indagato a lungo su questo tipo di immagini e che Telegram è stato coinvolto poiché è la piattaforma principale dove queste immagini vengono condivise.
Il capo dell’Ufficio investigativo della polizia sudcoreana, Woo Jong-soo, ha affermato che l’indagine è stata avviata perché “Telegram non ha risposto alle nostre precedenti richieste di informazioni sugli account degli utenti in indagini precedenti su crimini legati alla piattaforma”. Il problema dei deepfake a sfondo sessuale è molto diffuso in Corea del Sud: queste immagini contraffatte, create sovrapponendo i volti di persone prese da foto disponibili online ad altre immagini pornografiche, vengono poi fatte circolare come vere.
Le app capaci di creare deepfake sono diventate sempre più sofisticate, rendendo difficile distinguere a prima vista se un’immagine sia falsa. Telegram è criticato da tempo per la mancanza di un sistema di moderazione e per la scarsa collaborazione con le forze dell’ordine nelle indagini e nella rimozione di contenuti dannosi. Nelle ultime settimane, queste critiche si sono intensificate con l’arresto e l’incriminazione in Francia del fondatore e amministratore delegato di Telegram, Pavel Durov.
Telegram e la Disinformazione sull’Ucraina
Oltre agli scopi illeciti perseguiti dalle organizzazioni criminali, Telegram è anche un veicolo di disinformazione. Una recente analisi di NewsGuard, specializzata nell’individuazione delle fake news, ha esaminato 243 narrazioni false o fuorvianti diffuse sui mezzi di comunicazione a partire dal febbraio 2022, quando iniziò l’attacco della Russia all’Ucraina. Di queste, 117 avevano un’origine identificabile e 50 provenivano da Telegram. Questo significa che il 42% delle narrazioni smentite con origine identificabile è stato ricondotto a Telegram.
Tra gli esempi di disinformazione diffusi sulla piattaforma ci sono immagini manipolate del presidente ucraino Zelensky e presunti documenti segreti della NATO che pianificavano una guerra contro la Russia. Queste false affermazioni provengono da varie fonti, tra cui il canale ufficiale del Ministero della Difesa russo, influencer pro-Cremlino e politici pro-Cremlino ucraini. Tuttavia, il gruppo più numeroso di fonti è costituito da canali pro-Cremlino anonimi.
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Italia: Sesto Paese al Mondo per Uso di Telegram
Nonostante le accuse e le indagini, Telegram continua a essere una delle piattaforme di messaggistica più utilizzate al mondo. L’Italia si posiziona al sesto posto tra i paesi che utilizzano maggiormente Telegram, con il 29% della popolazione tra i 18 e i 64 anni che usa l’app. Secondo i dati di Statista consumer insight, l’India guida la classifica con il 45%, seguita da Brasile (38%) e Messico (34%). Al quarto posto, a pari merito, ci sono il Sud Africa e la Spagna con il 32%.
Telegram è stato oggetto di critiche per il suo ruolo nella diffusione della disinformazione, in particolare riguardo alla guerra in Ucraina. L’analisi di NewsGuard ha rivelato che il 42% delle narrazioni false o fuorvianti con origine identificabile proveniva da Telegram. La piattaforma è stata accusata di veicolare disinformazione e contenuti illeciti attraverso i gruppi chiusi, grazie alla sua elevata sicurezza.
Bullet Executive Summary
L’indagine della polizia sudcoreana su Telegram per la diffusione di deepfake pornografici, inclusi quelli che coinvolgono minori, sottolinea la crescente preoccupazione per l’uso improprio delle piattaforme di messaggistica. La gravità delle accuse e la portata internazionale dell’inchiesta evidenziano la necessità di una maggiore regolamentazione nel settore. Telegram, nonostante le critiche, rimane una delle app di messaggistica più utilizzate al mondo, con l’Italia al sesto posto per utilizzo.
Intelligenza artificiale è un termine che descrive la capacità delle macchine di eseguire compiti che richiederebbero intelligenza umana. Questo include la capacità di apprendere, ragionare, risolvere problemi e comprendere il linguaggio naturale. Un esempio di intelligenza artificiale avanzata è il machine learning, un metodo che permette alle macchine di migliorare le loro prestazioni attraverso l’esperienza.
In conclusione, la riflessione su come le piattaforme di messaggistica come Telegram possano essere utilizzate per scopi illeciti e disinformativi ci invita a considerare l’importanza di una regolamentazione più rigorosa e di una maggiore consapevolezza nell’uso di queste tecnologie. La sfida è trovare un equilibrio tra la protezione della privacy e la prevenzione degli abusi, un compito che richiede un impegno congiunto da parte di governi, aziende tecnologiche e utenti.
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