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La simulazione realistica di avatar umani:una rivoluzione targata Stanford e Google DeepMind

Un progetto pionieristico che utilizza GPT-4 per ricreare personalità umane realistiche, sollevando questioni etiche e aprendo nuove prospettive nel campo delle simulazioni digitali.
  • Il progetto coinvolge 1.052 soggetti per replicare personalità umane con GPT-4.
  • Ogni partecipante ha ricevuto un compenso di $100 per due ore di interviste.
  • Il sistema ha mostrato un'accuratezza dell'85% nel replicare i tratti caratteriali rispetto all'81% degli umani.

Nel lontano anno 2000, il panorama ludico digitale subì una trasformazione notevole grazie a The Sims, un gioco che permetteva agli utenti di controllare le routine quotidiane delle loro creazioni digitali. Tuttavia, tali interazioni erano vincolate a comandi preimpostati. Al giorno d’oggi, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale ha permesso ad alcuni ricercatori della Stanford University e di Google DeepMind di concepire un sistema sfruttante GPT-4, una versione avanzata del ChatGPT, per replicare personalità e azioni di oltre mille persone realisticamente. Tale ricerca pionieristica, descritta dettagliatamente su arXiv, rappresenta un superamento delle simulazioni passate, con possibilità inesplorate prima d’ora sia in termini di immedesimazione sia di realismo.

Raccolta Informazioni e Generazione degli Avatar Digitali

All’interno del progetto, sono stati coinvolti 1.052 soggetti scelti valutando criteri come età, genere, origine etnica, ubicazione geografica, livello scolastico e opinione politica. Ciascun candidato ha ricevuto un corrispettivo economico pari a $100 partecipando a interviste della durata totale di due ore, effettuate tramite l’utilizzo del sistema GPT-4.Gli algoritmi di intelligenza artificiale operano sulla base di uno schema predeterminato per adattare il contenuto delle domande in funzione delle risposte fornite dai partecipanti; questo consente la creazione di un’interazione ricca e distintiva. Successivamente allo svolgimento dei dialoghi, GPT-4 è stato impiegato per esaminare le trascrizioni con l’obiettivo di replicare atteggiamenti e tratti caratteriali dei soggetti analizzati nel dettaglio.

Per misurare l’affidabilità delle riproduzioni digitali rispetto ai loro modelli in carne ed ossa, i ricercatori li hanno sottoposti a complessi questionari tesi ad esaminare caratteristiche psicologiche come i cinque grandi fattori della personalità: originalità cognitiva, diligenza comportamentale, sociabilità manifestata verso l’esterno, accomodamento sociale e stabilità emotiva. Inoltre, è stata condotta un’indagine sociale generale (GSS) per valutare preoccupazioni quotidiane ed esperienze vissute dagli individui. Sorprendentemente, il grado di concordanza rilevato nei risultati dei partecipanti umani fra due sessioni separate da quattordici giorni si è attestato all’81%, mentre quello degli avatar ha mostrato un’elevata capacità mimetica raggiungendo una percentuale dell’85%.I dati evidenziano la sorprendente efficacia del sistema nella creazione di repliche virtuali straordinariamente realistiche.

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Questioni Etiche e Prospettive Future

La facoltà di sviluppare avatar umani autentici non solo apre nuove opportunità, ma solleva anche dubbi significativi dal punto di vista etico. Potrebbe offrire vantaggi considerevoli ai decisori pubblici permettendo previsioni accurate sull’impatto politico e sociale; tuttavia, sorgono questioni morali quando si considera l’applicazione commerciale per simulare le reazioni degli utenti a nuovi prodotti o strategie di marketing. Al momento, l’utilizzo dei dati è limitato all’ambito accademico, e il cammino futuro appare incerto.

Pensieri sull’IA

Il progetto sviluppato da Stanford in collaborazione con Google DeepMind offre una visione concreta delle modalità attraverso cui l’intelligenza artificiale può imitare i tratti complessi della personalità umana.Un principio cardine dell’intelligenza artificiale relativo a questo argomento è rappresentato dall’apprendimento automatico, tramite cui i sistemi possono acquisire conoscenze dai dati ed elevare progressivamente il loro livello prestazionale. All’interno di tale ambito, il machine learning è stato adottato per analizzare le reazioni umane al fine di generare avatar estremamente realistici. Si può avanzare ulteriormente nel discorso introducendo il concetto complesso delle reti neurali profonde, struttura portante di modelli come GPT-4. Tali reti traggono ispirazione dal funzionamento della mente umana, consentendo un’analisi sofisticata dei dati su larga scala e l’identificazione di pattern intricati, facilitando una riproduzione accurata del comportamento umano nei suoi dettagli più sottili. Questo progetto sperimentale ci stimola a pensare a come l’AI possa rimodellare la nostra concezione riguardo alla personalità e alle relazioni interpersonali. Durante questo processo esplorativo attraverso i nuovi confini tecnologici emergenti, diventa cruciale tenere conto degli aspetti etici e sociali per assicurarsi che tali tecnologie vengano applicate in modo eticamente corretto e produttivo per tutta la società.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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