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- Il "Trittico Contemporaneo", diretto da Eleonora Abbagnato, esplora il rapporto tra uomo e IA attraverso la danza, con un focus sul mito di Sisifo in "S" di Philippe Kratz.
- "Creature" di Francesco Annarumma, con 16 ballerini e la partecipazione dell'étoile Susanna Salvi, celebra la vita e l'emotività in un bosco fatato, sulle note di Ezio Bosso.
- "In Esisto" di Vittoria Girelli, originariamente concepita nel 2023 per lo Stuttgart Ballet, indaga l'alternanza tra presenza e assenza di sé, ispirandosi al movimento artistico "Light and Space" degli anni '60.
Il Trittico Contemporaneo: Un Dialogo tra Umano e Artificiale
Il panorama coreografico italiano si arricchisce di nuove prospettive grazie al “Trittico Contemporaneo”, una rassegna che ha trovato spazio presso il teatro La Nuvola all’Eur. Sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, figura di spicco del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, tre coreografi – Philippe Kratz, Francesco Annarumma e Vittoria Girelli – hanno indagato, attraverso la danza, tematiche intrinsecamente legate al nostro tempo.
Il trittico si inaugura con “S” di Philippe Kratz, un’opera che focalizza la propria indagine sul rapporto tra l’essere umano e l’Intelligenza Artificiale (IA). Kratz si rifà al mito di Sisifo, costretto a una fatica eterna e senza scopo. La “S” del titolo richiama la figura di Sisifo, emblema della faticosa vitalità dell’esistenza, in antitesi alla promessa di azzeramento della fatica offerta dall’IA. La coreografia traduce questo concetto in un movimento incessante di ascesa e discesa su piattaforme, alternato a momenti di assoli, duetti e sequenze corali. I danzatori, tra cui si distinguono Mattia Tortora, Claudio Cocino, Simone Agrò, Annalisa Cianci e Sara Loro, appaiono ora meccanici, quasi automi, ora animati da una bruciante umanità. La musica di Soundwalk Collective, le scenografie di Denis Rubinic e l’illuminazione di Valerio Tiberi concorrono a creare un’atmosfera rarefatta che accentua la sensazione di alienazione e la ricerca di un significato.

Creature: Un Inno alla Vita e all’Emotività
La seconda parte del trittico è affidata a “Creature”, una prima assoluta realizzata dal coreografo napoletano Francesco Annarumma. L’opera, pensata per sedici ballerini, tra cui spicca la carismatica étoile Susanna Salvi, si sviluppa sulle note della Sonata n.1 “The 12th Room” di Ezio Bosso. I costumi sono di Anna Biagiotti. La scena si configura come una sorta di bosco fatato, dove i danzatori si muovono come creature selvagge, capaci di scovare la luce persino in un ambiente tenebroso. Annarumma, con il suo stile che fonde elementi neoclassici e contemporanei, crea un balletto che narra di relazioni, leggerezza e profondità emotive. I ballerini, interpretando sé stessi, comunicano un messaggio carico di emozione, aperto all’interpretazione del pubblico.
In Esisto: Un Viaggio Interiore tra Essere e Non Essere
A concludere il trittico è “In Esisto” di Vittoria Girelli, giovane artista italiana già rinomata in Germania. L’opera, concepita nel 2023 per lo Stuttgart Ballet, è immersa in uno spazio scenico dai colori mutevoli, grazie a un elaborato sistema di illuminazione curato da A. J. Weissbard. La coreografia, priva di una trama narrativa, esplora l’alternanza tra presenza e assenza di sé, attraverso duetti, movimenti sincronizzati e assoli. *Girelli attinge ispirazione dal movimento artistico “Light and Space” degli anni ’60, che indaga l’impatto delle forme geometriche e della luce sull’ambiente circostante e sulla percezione di chi osserva.
Un Fine Settimana all’Insegna dell’Arte: Da Botero a Tiziano
Parallelamente alla danza, il mondo dell’arte visiva offre un’ampia gamma di proposte. Mostre dedicate a maestri del calibro di Fernando Botero, Lucio Fontana e Tiziano celebrano la creatività umana in tutte le sue manifestazioni. Allo stesso modo, esposizioni dedicate a correnti artistiche come il Realismo italiano e il Futurismo forniscono una visione d’insieme sulla storia dell’arte e sulle sue differenti declinazioni. Eventi come la riapertura dell’Accademia Carrara di Bergamo e le mostre dedicate ai restauri inattesi a Bologna testimoniano l’impegno nella protezione e nella valorizzazione del patrimonio artistico italiano. Un fine settimana dedicato all’arte, quindi, che invita a scoprire e riscoprire la bellezza e la ricchezza del nostro tesoro culturale.
In conclusione, il “Trittico Contemporaneo” si presenta come una preziosa opportunità per meditare sul rapporto tra uomo e macchina, tra tradizione e progresso, tra corpo e tecnologia. Le opere presentate offrono spunti di riflessione profondi e stimolanti, invitando il pubblico a interrogarsi sul destino dell’umanità in un mondo sempre più influenzato dall’intelligenza artificiale.
Amici lettori, spero abbiate apprezzato questo viaggio nel mondo della danza e dell’arte. Vorrei lasciarvi con una riflessione sull’intelligenza artificiale e la sua capacità di apprendimento. Avete mai sentito parlare di reti neurali? Si tratta di modelli computazionali ispirati al funzionamento del cervello umano, capaci di apprendere da grandi quantità di dati e di svolgere compiti complessi come il riconoscimento di immagini o la traduzione automatica. Un concetto più avanzato è quello del transfer learning*, che permette a un modello addestrato su un compito specifico di essere riutilizzato per un compito diverso, risparmiando tempo e risorse.
Questi concetti, apparentemente distanti dal mondo dell’arte, ci aiutano a comprendere come l’IA stia trasformando il nostro modo di creare, di comunicare e di interagire con il mondo che ci circonda. Vi invito a riflettere su queste tematiche e a interrogarvi sul ruolo che l’IA avrà nel futuro dell’arte e della cultura.