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Ai On-device: sarà questa la fine del Cloud Computing?

Scopri come l'intelligenza artificiale integrata nei dispositivi sta rivoluzionando la tecnologia, offrendo maggiore privacy, velocità ed efficienza energetica, e quali aziende sono protagoniste di questa trasformazione.
  • Qualcomm con Snapdragon X Elite, offre una potenza di calcolo fino a 45 TOPS (Tera Operations Per Second), superando il Neural Engine dell'Apple M3 (18 TOPS).
  • Meta rilascia versioni ridotte dei suoi modelli Llama 3.2 open source, con una contrazione massima del 56% nelle dimensioni e un abbattimento del 41% nell'uso della memoria.
  • HONOR sta strutturando un ecosistema di AI a quattro strati, combinando l'AI sul dispositivo e le potenzialità del cloud, proteggendo la privacy degli utenti.

L’Ascesa dell’Intelligenza Artificiale On-Device: Un Nuovo Paradigma Tecnologico

L’intelligenza artificiale (AI) sta vivendo una trasformazione radicale, muovendosi da sistemi complessi fondati su infrastrutture cloud a soluzioni integrate direttamente nei dispositivi che usiamo tutti i giorni. Questo mutamento, definito AI on-device, promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia, offrendo benefici significativi in termini di riservatezza, rapidità ed efficienza energetica. Società come Qualcomm, Apple, AMD, Meta e HONOR stanno investendo risorse notevoli in questo ambito, ampliando i confini dell’innovazione e aprendo nuove prospettive per l’intelligenza artificiale.

Qualcomm e la Rivoluzione Snapdragon X Elite

Qualcomm si distingue come uno dei principali propulsori di questa rivoluzione, grazie alla sua piattaforma Snapdragon X Elite. Questo processore, progettato specificamente per l’AI on-device, offre una potenza di calcolo che arriva a 45 TOPS (Tera Operations Per Second), superando persino il Neural Engine dell’Apple M3 (18 TOPS). La sua architettura ottimizzata rende possibile l’esecuzione di operazioni complesse come il riconoscimento vocale, la creazione di immagini e l’assistenza intelligente direttamente sul dispositivo, riducendo considerevolmente la dipendenza dall’elaborazione in cloud.
La strategia di Qualcomm non si limita all’hardware. L’azienda sta sviluppando un ambiente integrato e completo, che comprende strumenti come Qualcomm AI Hub, una piattaforma che consente ai programmatori di accedere a risorse all’avanguardia per perfezionare l’integrazione dell’AI su dispositivi mobili. Questo approccio sinergico ha l’obiettivo di diminuire i tempi di sviluppo e ottimizzare le prestazioni dei prodotti basati sull’AI. Un esempio concreto di questa strategia è l’ALLaM AI PC, un notebook realizzato in collaborazione con la Saudi Data and Artificial Intelligence Authority (SDAIA), che integra il modello linguistico nazionale saudita con la piattaforma Snapdragon X Elite.

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Prompt per l’immagine: Un’immagine iconica che rappresenti l’intelligenza artificiale on-device. Al centro, una stilizzazione di un chip Snapdragon X Elite, con circuiti che si irradiano verso l’esterno. Da un lato, una figura stilizzata di uno smartphone che esegue compiti complessi come il riconoscimento vocale e la generazione di immagini. Dall’altro lato, una rappresentazione di un server cloud che si dissolve, simboleggiando la riduzione della dipendenza dal cloud. Lo stile dell’immagine dovrebbe essere ispirato all’arte naturalista e impressionista, con particolare attenzione alle metafore. Utilizzare una palette di colori caldi e desaturati, con tonalità di ocra, terracotta e verde oliva. L’immagine non deve contenere testo e deve essere semplice e unitaria, facilmente comprensibile.

Meta e l’Open Source: Llama 3.2 per Tutti

Meta Platforms sta perseguendo un percorso nettamente differente, puntando sull’open source per rendere l’AI on-device accessibile a chiunque. L’azienda ha reso disponibili versioni ridotte dei suoi modelli Llama 3.2. Queste versioni sono adatte a funzionare direttamente su smartphone e tablet con risorse limitate. Tali modelli, ottimizzati per CPU Arm e SoC (System on Chip), vantano notevoli prestazioni, con una contrazione massima del 56% nelle dimensioni e un abbattimento del 41% nell’uso della memoria in paragone ai modelli in formato BF16.

Per la creazione dei modelli Llama 3.2, Meta ha fatto ricorso a due avanzate metodologie di quantizzazione: Quantization-Aware Training (QAT) con adattatori LoRA e SpinQuant. Il QAT con LoRA assicura la massima accuratezza raggiungibile in contesti a basso livello, mentre SpinQuant si distingue per la sua portabilità, essendo un sistema di quantizzazione post-training. Questo approccio open source permette ai progettisti di integrare Llama quantizzati nei loro prodotti senza dover gestire dati confidenziali attraverso server remoti, aprendo la via a una nuova era dell’AI mobile, dove i dispositivi individuali svolgono compiti complicati in modo celere e protetto.

HONOR e l’Ecosistema AI a Quattro Livelli

HONOR sta emergendo per il suo focus sull’intelligenza artificiale, integrando funzionalità sofisticate come “Circle to Search” sui suoi dispositivi di punta, inclusi l’HONOR Magic V3 e la serie HONOR 200. Questa funzionalità offre agli utenti l’opportunità di selezionare qualsiasi contenuto visualizzato sullo schermo semplicemente cerchiando, evidenziando o toccando l’elemento desiderato, accelerando e semplificando l’accesso alle informazioni.

Ma HONOR non si limita all’implementazione di singole funzionalità. L’azienda sta strutturando un autentico ecosistema di AI a quattro strati, mirato all’adozione a livello industriale. *Questa strategia, con natura ibrida, amalgama l’AI sul dispositivo e le potenzialità del cloud, assicurando al contempo la protezione e la riservatezza delle informazioni degli utenti tramite un’infrastruttura di sicurezza a più livelli e il sistema HONOR Personal Cloud Compute.* Il sistema operativo proprietario di HONOR, MagicOS 8.0.1, introduce funzionalità basate sull’intento dell’utente come Magic Portal e Magic Capsule, ridefinendo le interazioni uomo-dispositivo e offrendo un’esperienza più intuitiva e personalizzata.

Verso un Futuro Decentralizzato: L’AI On-Device come Chiave di Volta

L’ascesa dell’AI on-device rappresenta un cambio di paradigma nel mondo della tecnologia. Non si tratta solo di rendere i dispositivi più intelligenti, ma di restituire agli utenti il controllo sui propri dati e sulla propria esperienza digitale. La possibilità di elaborare informazioni localmente, senza dipendere dal cloud, apre nuove prospettive in termini di privacy, sicurezza e personalizzazione.

Le sfide da affrontare sono ancora molte, a partire dalle limitazioni hardware e dalla necessità di ottimizzare i modelli AI per i dispositivi mobili. Tuttavia, i progressi compiuti negli ultimi anni sono incoraggianti e lasciano presagire un futuro in cui l’AI on-device sarà una componente fondamentale della nostra vita quotidiana. Un futuro in cui potremo interagire con i nostri dispositivi in modo più naturale e intuitivo, sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale senza compromettere la nostra privacy e la nostra sicurezza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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