E-Mail: [email protected]
- Nel settembre 2023, un jet controllato dall'intelligenza artificiale ha affrontato con successo un pilota umano, segnando un momento storico nel settore militare e aerospaziale.
- L'X-62A, un jet con 32 anni di servizio, è stato trasformato in un velivolo sperimentale per testare le capacità dell'intelligenza artificiale nel pilotaggio autonomo.
- Finora, sono stati condotti 21 voli di prova, dimostrando l'affidabilità e le capacità avanzate dell'AI nel controllo di aerei da combattimento.
Nel settembre 2023, un evento senza precedenti ha avuto luogo nei cieli della California: un jet controllato dall’intelligenza artificiale ha affrontato con successo un pilota umano durante un test di combattimento aereo. Questo straordinario evento segna un passo significativo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale applicata al settore militare e aerospaziale.
Il test è stato condotto dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) degli Stati Uniti, nell’ambito del programma Air Combat Evolution (ACE). L’obiettivo del programma è quello di sviluppare tecnologie AI per il settore aerospaziale che siano sicure e affidabili. Dal dicembre 2022, la DARPA sta sperimentando applicazioni di intelligenza artificiale per gli ambiti militari, lavorando per sviluppare un sistema di intelligenza artificiale in grado di pilotare autonomamente un aereo da caccia, rispettando al tempo stesso i protocolli di sicurezza dell’Aeronautica Militare US Air Force.
Il velivolo sperimentale X-62A controllato dall’intelligenza artificiale
L’aereo utilizzato per la missione è l’X-62A Variable Stability In-Flight Simulator Test Aircraft (VISTA). Nato come F-16D biposto (Block 30), ha trascorso gran parte dei suoi 32 anni di servizio presso la Scuola Piloti Collaudatori dell’US Air Force di Edwards AFB. Nel corso degli anni, l’aereo, precedentemente denominato NF-16D, è stato modificato per simulare in volo le caratteristiche di volo di altri velivoli.
Durante la modifica del velivolo, sono stati installati il nuovo software SACS (System for Autonomous Control of Simulation) e algoritmi MFA (Model Following Algorithm) sviluppati da Lockheed Martin. Queste caratteristiche lo hanno reso il candidato ideale per il programma ACE di DARPA, e nel 2021 è iniziato un nuovo ciclo di modifiche che lo ha trasformato nell’X-62A.
Il combattimento aereo tra l’intelligenza artificiale e il pilota umano
Nel settembre 2023, l’X-62A controllato dall’intelligenza artificiale ha affrontato un F-16 controllato da un pilota umano. Entrambi gli aerei hanno realizzato “ingaggi testa a testa ad alto livello di difficoltà” avvicinandosi fino a 600 metri circa mentre la loro velocità era di quasi 2.000 km/h. Durante le esercitazioni controllate dall’Air Force Research Laboratory (AFRL) dell’USAF, sono state effettuate manovre difensive e simulazioni di attacco.
Nonostante l’AI di DARPA fosse al comando dell’X-62A, a bordo erano sempre presenti due piloti umani per monitorare il volo di prova e, se necessario, riprendere il controllo. La DARPA afferma che l’intervento umano non si è reso necessario in nessuna fase del test, dimostrando l’affidabilità e le capacità del sistema di intelligenza artificiale.
Finora l’agenzia ha condotto un totale di 21 voli di prova, registrando 17 ore di volo prima che le prime notizie sul programma venissero diffuse all’inizio del 2023. I test continueranno per tutto il 2024.
L’importanza del test nel panorama dell’intelligenza artificiale
Questo test rappresenta un risultato notevole nel campo dell’intelligenza artificiale applicata al settore militare e aerospaziale. Tuttavia, come sottolinea Bill Gray, capo pilota collaudatore del VISTA e della Scuola Piloti Collaudatori dell’USAF, il combattimento aereo è stato solo il punto di partenza per poter iniziare a testare sistemi autonomi con intelligenza artificiale in volo.
Ogni lezione appresa durante questi test si applica a qualsiasi compito che può essere affidato a un sistema autonomo. Sono svariati i settori in cui si cerca di applicare le tecnologie AI per il controllo automatico, dalla robotica all’automazione industriale.
L’uso dell’intelligenza artificiale in ambito militare solleva inevitabilmente preoccupazioni etiche e di sicurezza. Se l’intelligenza artificiale di nuova generazione desta preoccupazioni quando applicata ad ambiti più tradizionali, nel caso degli usi militari il suo impiego è ancora più inquietante. Tuttavia, il successo di questi test dimostra il potenziale dell’AI nel migliorare la sicurezza e l’efficienza delle operazioni militari, riducendo al contempo i rischi per i piloti umani.
Bullet Executive Summary
In sintesi, il test condotto dalla DARPA segna un passo significativo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale applicata al settore militare e aerospaziale. L’X-62A controllato dall’AI ha dimostrato di poter affrontare con successo un pilota umano in un combattimento aereo simulato, aprendo la strada a nuove possibilità per l’automazione e il controllo autonomo in ambito militare.
Questo evento ci ricorda che l’intelligenza artificiale è una tecnologia in rapida evoluzione, con un potenziale dirompente in molteplici settori. L’apprendimento automatico e le reti neurali, alla base dei sistemi di AI moderna, stanno diventando sempre più sofisticati e in grado di affrontare compiti complessi come il pilotaggio di un aereo da combattimento.
Tuttavia, è importante considerare anche le implicazioni etiche e di sicurezza dell’uso dell’AI in contesti militari. L’intelligenza artificiale generale (AGI), ancora teorica ma oggetto di intensa ricerca, potrebbe un giorno portare a sistemi in grado di eguagliare o superare le capacità cognitive umane in un ampio spettro di compiti. Questo solleva interrogativi profondi sul ruolo dell’uomo e della macchina in scenari di conflitto, e sulla necessità di sviluppare quadri etici e normativi per regolamentare l’uso dell’AI in ambito militare.
In conclusione, il test dell’X-62A ci offre uno scorcio affascinante sul futuro dell’intelligenza artificiale e sulle sue potenziali applicazioni. Mentre continuiamo a esplorare le frontiere di questa tecnologia rivoluzionaria, è fondamentale riflettere attentamente sulle sue implicazioni e lavorare per garantire che l’AI sia sviluppata e utilizzata in modo responsabile ed etico, a beneficio dell’umanità.