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- Il Senato approva il Ddl AI con 85 voti favorevoli.
- Investimenti fino a un miliardo di euro nel capitale di rischio.
- Strategia Nazionale sull'AI ratificata almeno ogni 2 anni.
Questo provvedimento, che ha ottenuto il via libera con 85 voti favorevoli e 42 contrari, rappresenta un passo fondamentale per definire il quadro normativo entro cui l’AI potrà essere sviluppata e utilizzata nel Paese. Il Ddl AI, ora all’esame della Camera, mira a bilanciare l’innovazione tecnologica con la tutela dei diritti fondamentali, delle libertà individuali e dei principi democratici.
Principi Fondamentali e Ambito di Applicazione
Il Ddl AI stabilisce principi generali che guideranno l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Italia. Tra questi, spiccano la preservazione dei diritti fondamentali, delle libertà individuali e dello svolgimento democratico della vita istituzionale e politica. Le nuove disposizioni non si applicheranno alle attività dedicate alla salvaguardia della sicurezza della nazione e alla protezione cibernetica, incluse quelle promosse dal Dipartimento per le informazioni per la sicurezza (DIS) e dall’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE). Malgrado ciò, anche in tali contesti, sarà assicurato il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà costituzionali.
Un aspetto cruciale del Ddl AI riguarda la localizzazione dei server. Per salvaguardare la sovranità e la protezione dei dati sensibili dei cittadini, i sistemi di intelligenza artificiale destinati all’impiego pubblico dovranno essere ospitati su server fisicamente presenti sul territorio nazionale. Sono previste eccezioni unicamente per i sistemi utilizzati in operazioni militari al di fuori dei confini nazionali.
La Strategia Nazionale sull’AI, concepita per incentivare la cooperazione tra settore pubblico e privato, per armonizzare le iniziative della PA e per promuovere la ricerca e la divulgazione del sapere, sarà ratificata almeno ogni due anni dal Comitato interministeriale per la transizione digitale (Citd). Il Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri sarà responsabile del monitoraggio dell’implementazione della strategia, con il supporto dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) e dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).
L’AI nella Pubblica Amministrazione, nella Giustizia e nella Sanità
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione sarà subordinato alla conoscibilità del suo funzionamento e alla tracciabilità del suo utilizzo. “Sarà garantito il rispetto dell’autonomia e del potere decisionale della persona, che resterà la sola responsabile dei provvedimenti e dei procedimenti”. Le amministrazioni pubbliche dovranno implementare misure atte a garantire un impiego “responsabile” dell’AI e a potenziare le competenze orizzontali degli utenti.
Anche nei palazzi di giustizia, l’intelligenza artificiale potrà trovare applicazione, ma con limiti ben definiti. L’autorizzazione alla sperimentazione e all’impiego dei sistemi di AI negli uffici giudiziari ordinari sarà affidata al ministero della Giustizia, sentite l’Agid e l’ACN. “Sarà escluso il ricorso all’intelligenza artificiale nelle decisioni che riguardano l’interpretazione e l’applicazione della legge, la valutazione dei fatti e delle prove e l’adozione dei provvedimenti, attività che resteranno prerogativa del magistrato”. “Il governo dovrà regolamentare l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nelle indagini preliminari, nel rispetto delle garanzie costituzionali fondamentali inerenti al diritto di difesa e ai dati personali dei terzi, nonché dei principi di proporzionalità, non discriminazione e trasparenza”.
In ambito sanitario, l’utilizzo di algoritmi intelligenti dovrà contribuire al miglioramento del sistema sanitario, alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle malattie, nel rispetto dei diritti, delle libertà e degli interessi della persona, anche in materia di protezione dei dati personali. I sistemi di intelligenza artificiale dovranno essere affidabili, periodicamente verificati e aggiornati, nell’ottica di minimizzare il rischio di errori a tutela della sicurezza del paziente. “Ogni decisione dovrà essere rimessa agli esercenti la professione medica, e l’interessato avrà il diritto di essere informato sull’impiego di tecnologie di intelligenza artificiale”.

Investimenti, Diritto d’Autore e Mondo del Lavoro
“Il Ddl AI prevede investimenti fino a un miliardo di euro nel capitale di rischio di imprese che operano in Italia nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersicurezza, delle tecnologie quantistiche e dei sistemi di telecomunicazioni”.
Gli investimenti saranno veicolati attraverso Cdp Venture Capital Sgr, con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) nel ruolo di investitore.
Sarà autorizzata la riproduzione e l’estrazione di contenuti da opere o da altri materiali disponibili online o in archivi di dati, ai quali si accede legittimamente, servendosi di modelli e sistemi di intelligenza artificiale, inclusi quelli generativi.
Presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sarà costituito un osservatorio dedicato all’analisi dell’adozione dei sistemi di intelligenza artificiale, incaricato di assicurare che, nell’applicazione dell’AI, il rapporto tra benefici e pericoli risulti sempre favorevole ai lavoratori.
Per quanto riguarda le professioni che richiedono un alto livello di specializzazione, l’utilizzo della tecnologia è stato circoscritto alle funzioni complementari e di supporto, e i professionisti avranno l’obbligo di informare i propri clienti.
La protezione del diritto d’autore sarà estesa alle creazioni generate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, a patto che la loro origine sia riconducibile all’ingegno creativo dell’autore.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale, sotto la supervisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avrà la responsabilità di seguire da vicino l’attuazione della strategia, supportato dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).
Nel mondo del lavoro, il Ddl AI mira a migliorare le condizioni di lavoro, salvaguardare l’integrità psico-fisica dei lavoratori, rispettare la dignità umana, la riservatezza dei dati personali e tutelare i diritti inviolabili dei prestatori, in conformità al diritto europeo.
Verso un Futuro Intelligente: Sfide e Opportunità
L’approvazione del Ddl AI rappresenta un momento cruciale per l’Italia, che si posiziona all’avanguardia nella regolamentazione di questa tecnologia trasformativa. Il provvedimento, pur con le sue sfide e complessità, offre un quadro di riferimento per lo sviluppo e l’utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale, aprendo nuove opportunità in diversi settori, dalla pubblica amministrazione alla sanità, dalla giustizia al mondo del lavoro.
Il percorso verso un futuro intelligente è costellato di interrogativi e sfide. Come garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata per il bene comune e non per scopi dannosi? Come proteggere i diritti dei cittadini e la loro privacy in un mondo sempre più digitalizzato? Come preparare la forza lavoro alle nuove competenze richieste dall’intelligenza artificiale?
Queste sono solo alcune delle domande che dovranno essere affrontate nei prossimi anni. Il Ddl AI rappresenta un primo passo importante, ma è necessario un impegno continuo da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni ai privati, per costruire un futuro in cui l’intelligenza artificiale sia al servizio dell’umanità.
Intelligenza Artificiale: Un Nuovo Orizzonte per l’Italia
L’approvazione del Ddl sull’intelligenza artificiale segna un punto di svolta per il nostro Paese, proiettandoci in un futuro dove la tecnologia e l’umanità si intrecciano in modi sempre più complessi e affascinanti. Questo testo legislativo non è solo un insieme di regole, ma un vero e proprio manifesto di intenti: vogliamo un’intelligenza artificiale che sia al servizio del progresso, che rispetti i nostri valori e che ci aiuti a costruire una società più giusta e prospera.
Ma cosa significa tutto questo in termini concreti? Immaginate un sistema sanitario più efficiente, dove l’AI aiuta i medici a diagnosticare le malattie in modo più rapido e preciso. Pensate a una pubblica amministrazione più trasparente e accessibile, dove l’AI semplifica le procedure e riduce la burocrazia. Visualizzate un mondo del lavoro dove l’AI libera le persone dai compiti ripetitivi e noiosi, permettendo loro di concentrarsi su attività più creative e gratificanti.
Tutto questo è possibile, ma solo se affrontiamo le sfide che ci attendono con consapevolezza e responsabilità. Dobbiamo investire nella formazione, nella ricerca e nell’innovazione, ma anche nella protezione dei dati personali, nella lotta contro la discriminazione e nella promozione dell’etica.
Per comprendere meglio il potenziale di questa tecnologia, è utile introdurre due concetti chiave:
Machine Learning: Immaginate di insegnare a un computer a riconoscere le immagini di gatti mostrandogli migliaia di foto. Dopo un po’, il computer sarà in grado di identificare un gatto anche in una foto che non ha mai visto prima. Questo è il machine learning, la capacità di un computer di imparare dai dati senza essere programmato esplicitamente.
Reti Neurali Artificiali: Ispirate al funzionamento del cervello umano, le reti neurali artificiali sono modelli matematici complessi che permettono ai computer di elaborare informazioni in modo simile a come lo facciamo noi. Sono alla base di molte applicazioni di intelligenza artificiale, come il riconoscimento vocale, la traduzione automatica e la guida autonoma.
Ma non dimentichiamoci che l’intelligenza artificiale è solo uno strumento. Il vero potere è nelle nostre mani, nella nostra capacità di usarla per creare un mondo migliore. Sta a noi decidere che tipo di futuro vogliamo costruire, e l’AI può essere un alleato prezioso in questo cammino.
E qui, cari lettori, vi invito a una riflessione personale: come immaginate che l’intelligenza artificiale cambierà la vostra vita nei prossimi anni? Quali sono le opportunità che vedete all’orizzonte? E quali sono i rischi che vi preoccupano di più? Condividete le vostre idee e i vostri pensieri, perché solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo potremo affrontare al meglio questa nuova era.
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L’autonomia e la facoltà decisionale dell’individuo verranno tutelate, restando quest’ultimo l’unico responsabile delle misure adottate e degli iter procedurali seguiti.
L’uso dell’intelligenza artificiale sarà precluso per le decisioni concernenti l’interpretazione e l’applicazione delle leggi, la disamina dei fatti e delle prove, e l’emanazione dei provvedimenti, prerogative che rimarranno di esclusiva competenza del magistrato.
Il Governo dovrà disciplinare l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale durante le indagini preliminari, garantendo il pieno rispetto dei diritti costituzionali fondamentali relativi alla difesa legale e alla riservatezza dei dati personali di terzi, unitamente ai principi di adeguatezza, non discriminazione e trasparenza.
Nel contesto sanitario, l’adozione di algoritmi basati sull’intelligenza artificiale dovrà concorrere al miglioramento del sistema, alla profilassi, all’identificazione precoce e al trattamento delle patologie, nel rispetto dei diritti, delle libertà e degli interessi del singolo, anche in relazione alla protezione dei dati personali.
Il Governo dovrà disciplinare l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale durante le indagini preliminari, garantendo il pieno rispetto dei diritti costituzionali fondamentali relativi alla difesa legale e alla riservatezza dei dati personali di terzi, unitamente ai principi di adeguatezza, non discriminazione e trasparenza.
L’affidabilità dei sistemi di intelligenza artificiale dovrà essere garantita attraverso verifiche e aggiornamenti periodici, al fine di minimizzare il rischio di errori e tutelare la sicurezza dei pazienti.
- Sito istituzionale del Dipartimento per la trasformazione digitale, ente coinvolto.
- Pagina ufficiale del CITD, che coordina l'attuazione dell'agenda digitale italiana.
- Pagina AgID sull'intelligenza artificiale, con la Strategia Italiana AI 2024-2026.
- L'ACN aderisce alle linee guida internazionali sulla sicurezza dell'intelligenza artificiale.
- Sito ufficiale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.
- Pagina ufficiale dell'AISE, utile per approfondire le sue funzioni.