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- Quasi 6,5 milioni di fatture elettroniche processate al giorno nel 2023, dimostrando l'importanza dell'IA nell'ottimizzazione delle verifiche fiscali.
- La Sentenza 2270/2019 del Consiglio di Stato sottolinea la necessità di trasparenza e conoscibilità degli algoritmi per rispettare i principi di giusto procedimento.
- Un impegno costante nel miglioramento degli algoritmi di IA per garantire un'analisi dei dati fiscale sempre più precisa, nel rispetto dei diritti dei contribuenti.
L’intelligenza artificiale (IA) sta emergendo come uno strumento cruciale per le amministrazioni finanziarie nel contrasto all’evasione fiscale, mantenendo al contempo un rigoroso rispetto per la privacy dei contribuenti. La delega fiscale, sancita dall’articolo 2 del decreto Accertamento (Dlgs 13/2024), ha inaugurato una nuova era nell’analisi del rischio fiscale, promuovendo un utilizzo sempre più intensivo dell’IA e delle tecnologie avanzate. Questo approccio innovativo non solo mira a integrare l’analisi dei dati esistenti, come il confronto tra fatture elettroniche e dichiarazioni fiscali, ma si spinge oltre, adottando un’analisi probabilistica per identificare comportamenti fiscali a rischio.
La Rivoluzione Tecnologica nell’Accertamento Fiscale
L’implementazione dell’IA nel sistema fiscale rappresenta una svolta significativa, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio informativo disponibile per migliorare l’efficienza delle verifiche fiscali. Nel 2023, i sistemi dell’Agenzia delle Entrate, gestiti da Sogei, hanno processato quasi 6,5 milioni di fatture elettroniche al giorno, evidenziando l’importanza di integrare e ottimizzare le banche dati fiscali e immobiliari. L’IA e gli strumenti tecnologici avanzati giocano un ruolo fondamentale nell’analisi del rischio fiscale e nella semplificazione dei processi, sempre nel pieno rispetto della normativa sulla protezione dei dati. Un esempio concreto di questa evoluzione è l’applicativo “Tax net Va”, che integra diverse banche dati per identificare schemi sospetti o fraudolenti attraverso un database a grafo.
Le Sfide e le Opportunità dell’IA nel Fisco
L’adozione dell’IA nel settore fiscale solleva questioni importanti riguardanti la tutela dei diritti dei contribuenti e la trasparenza dei processi decisionali automatizzati. La giurisprudenza, come evidenziato dalla Sentenza 2270/2019 del Consiglio di Stato, sottolinea la necessità di garantire la conoscibilità degli algoritmi utilizzati, affinché i risultati del processo decisionale siano conformi alle leggi e alle finalità predefinite. Questo implica una sfida significativa per assicurare che i principi di giusto procedimento e parità delle parti siano rispettati, anche quando si utilizzano processi valutativi automatizzati.
Bullet Executive Summary
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel controllo fiscale rappresenta un’avanzata significativa nella lotta all’evasione, offrendo alle amministrazioni finanziarie strumenti potenti per analizzare grandi volumi di dati con precisione e velocità senza precedenti. Tuttavia, questa rivoluzione tecnologica porta con sé sfide importanti legate alla tutela della privacy dei contribuenti e alla trasparenza dei processi decisionali automatizzati. La capacità di garantire che l’uso dell’IA nel fisco sia conforme ai principi di giustizia e equità sarà fondamentale per il successo di questa transizione. Inoltre, l’evoluzione verso un sistema fiscale più efficiente e trasparente richiede un impegno costante nel migliorare gli algoritmi di IA, assicurando che siano sempre più in grado di identificare con precisione i comportamenti a rischio di evasione, pur rispettando i diritti fondamentali dei contribuenti. Questo processo di innovazione continua stimola una riflessione profonda sul ruolo che l’intelligenza artificiale può e deve avere nel futuro del sistema fiscale, ponendo le basi per un dialogo costruttivo tra tecnologia, etica e diritto.