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Abbiamo esplorato le nuove funzionalità di Apple Intelligence: ecco cosa ci attende nel 2025

Un approfondimento sulle novità di Apple Intelligence integrate in iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia, con dettagli sul rollout e le funzionalità previste.
  • Il rollout di Apple Intelligence sarà graduale, con molte funzionalità disponibili solo nel 2025.
  • La prima versione di iOS 18 verrà rilasciata in autunno, ma le funzioni IA saranno limitate e solo in inglese.
  • Siri riceverà un aggiornamento significativo, ma la piena integrazione con ChatGPT è prevista solo per la fine del 2024.

Il keynote del 10 giugno 2024 ha illustrato le funzionalità di intelligenza artificiale integrate in iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia, note come Apple Intelligence. Secondo Mark Gurman di Bloomberg, molte di queste novità saranno disponibili solo nel 2025. Il rollout di Apple Intelligence sarà lento, con gli sviluppatori che potranno accedere alla versione beta dei tre sistemi operativi attraverso l’Apple Developer Program. Tuttavia, Apple Intelligence non sarà inclusa nella prima release. Le versioni stabili saranno distribuite in autunno, mentre le funzionalità IA verranno rilasciate come anteprima e funzioneranno solo in inglese.

Apple ha stabilito una precisa roadmap per il rollout lento, dovuto a vari motivi. L’azienda di Cupertino vuole dare priorità ad alcune funzionalità e concedere più tempo agli sviluppatori per l’integrazione nelle app. Inoltre, è necessario completare l’addestramento dei modelli IA con altre lingue e la realizzazione dell’infrastruttura cloud. Troppi accessi contemporanei potrebbero causare crash dei server. Un numero limitato di funzionalità permetterà modifiche in caso di risultati sbagliati o inattesi, noti come “allucinazioni”.

Per avviare la distribuzione di iOS 18 con i nuovi iPhone 16 a settembre, è necessario completare lo sviluppo delle funzionalità entro metà agosto. Dipendenti Apple hanno confermato a Gurman che molte funzionalità IA non sono ancora pronte e arriveranno solo nel 2025. Tra queste, la ricerca di informazioni sul dispositivo da parte di Siri, il controllo del dispositivo e delle app con Siri, e la generazione di riassunti di meeting e l’invio ad un collega. Siri riceverà un aggiornamento entro il 2024 per avviare conversazioni più naturali. Il supporto per altre lingue arriverà nel 2025, con l’integrazione di ChatGPT disponibile entro fine 2024. Apple potrebbe anche annunciare accordi con Google e Anthropic per usare Gemini e Claude negli Stati Uniti. Alcune funzionalità saranno incluse negli aggiornamenti iOS 18.1 e 18.2.

Implementazione graduale tra la fine del 2024 e il 2025

L’arrivo di iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia è previsto per l’autunno, ma le funzionalità di “Apple Intelligence”, basate su intelligenza artificiale, avranno un programma di implementazione graduale. Molte nuove funzioni annunciate durante il keynote di apertura della WWDC non saranno disponibili subito. Apple ha presentato nuove funzionalità alla WWDC, inizialmente rivolte agli sviluppatori, che saranno disponibili per tutti in autunno con il rilascio delle versioni stabili dei sistemi operativi. Tuttavia, molte delle funzionalità di Apple Intelligence non saranno accessibili agli sviluppatori almeno fino alla fine dell’estate. Inizialmente, saranno limitate solo all’inglese americano e funzioneranno solo su alcuni dispositivi e sistemi operativi. Alcuni utenti potrebbero dover iscriversi a una lista d’attesa per utilizzarle in anteprima. Ulteriori funzioni, lingue e piattaforme supportate arriveranno solo l’anno prossimo.

Secondo Mark Gurman di Bloomberg, l’approccio graduale offre diversi benefici potenziali:

Gestione delle risorse: evita congestioni con il personale. L’azienda può assegnare ingegneri a determinate funzionalità, rilasciare la tecnologia quando è pronta e spostare i dipendenti su altre caratteristiche. Troppe novità contemporaneamente potrebbero sovraccaricare Apple. Gli sviluppatori avranno più tempo per supportare le nuove funzionalità nelle app.

Sviluppo multilingue: partendo solo dall’inglese americano, Apple avrà più tempo per addestrare i modelli di intelligenza artificiale su altre lingue. La disponibilità globale richiederà anni, ma più tempo di sviluppo significa che le funzionalità funzioneranno meglio fin dall’inizio.

Infrastruttura cloud: Apple sta costruendo un’infrastruttura cloud che prevede l’adozione di processori “M” di ultima generazione per gestire le funzionalità di Apple Intelligence. Apple, secondo Gurman, non può rischiare che troppi utenti provino le nuove capacità causando crash della rete. OpenAI, partner di Apple, si affida ai server Microsoft per il chatbot, gestendo meglio l’ondata di utenti con questo approccio graduale.

Prevenire malfunzionamenti: i servizi di intelligenza artificiale, come i chatbot di OpenAI, possono avere “allucinazioni” e fornire informazioni senza senso. Iniziare con una base utenti più piccola limiterà la diffusione di disinformazione e consentirà ad Apple e ai partner di apportare soluzioni prima che le persone ottengano risultati negativi.

Prime funzioni AI a settembre, in beta

Nonostante i ritardi, la prima versione di Apple Intelligence sarà ricca di funzionalità. Utilizzerà l’IA per prioritizzare le notifiche e fornire un rapido riepilogo di messaggi di testo, memo vocali, appunti di riunioni e e-mail. Nuovi strumenti di scrittura e generazione di immagini, come le emoji personalizzate Genmoji, saranno disponibili. Le capacità di trascrizione, già presenti nell’app Podcast, saranno estese ad altre registrazioni vocali. Verso la fine del 2024, si attende il lancio di funzionalità come la nuova interfaccia dell’app Mail e la capacità di modificare video spaziali con estensioni su Apple Vision Pro, che potrebbero essere integrate con aggiornamenti successivi.

Siri subirà miglioramenti significativi, con la capacità di comprendere il contesto e il contenuto personale sul dispositivo per controllare la precisione delle applicazioni. Tuttavia, queste funzionalità potrebbero non arrivare prima del 2025. La nuova versione di Siri avrà una nuova interfaccia per condurre conversazioni più naturali con l’utente, comprendendolo meglio e agendo di conseguenza. Grazie all’indicizzazione semantica, Siri sarà in grado di comprendere il contesto dei contenuti sul dispositivo e i dati personali. Tutto ciò avverrà on-device.

Oltre a Siri, l’integrazione con ChatGPT potrebbe non essere disponibile nel rilascio iniziale e arrivare solo nei mesi successivi. Nel 2025 è previsto il supporto ad altre piattaforme e altre lingue. Per tutte le funzioni di Apple Intelligence, incluso Siri in italiano, sarà necessario attendere ancora del tempo. L’approccio sarà probabilmente lo stesso: inizierà con una fase beta aperta a una cerchia ristretta di utenti per poi ampliare gradualmente la disponibilità. Apple sta cercando di accordarsi con altre società per i chatbot. La società è prossima a stringere accordi con Google e Anthropic per gli Stati Uniti e potrebbe rivolgersi a partner come Baidu e Alibaba in Cina.

L’intelligenza artificiale in tasca

L’Apple Worldwide Developers Conference a Cupertino, Stati Uniti, il 10 giugno 2024, ha suscitato grande interesse in tutto il mondo, soprattutto per questioni legate alla privacy. Apple ha garantito che l’operazione salvaguarderà la privacy delle persone, ma non tutti credono che sia possibile. Cliff Steinhaure, direttore della sicurezza informatica della National Cybersecurity Alliance, si è detto soddisfatto delle dichiarazioni sul tema, ma ha aggiunto che “resta da vedere come verranno applicate”. Tra i critici della tutela della privacy c’è Elon Musk, che ha scritto su X, il social network, che “Se Apple integra OpenAI a livello di sistema operativo, gli strumenti della Apple saranno banditi dalle mie aziende. È una violazione di sicurezza inaccettabile. I visitatori dovranno lasciare gli strumenti della Apple all’ingresso, custoditi in una gabbia di Faraday”. Le gabbie di Faraday sono contenitori di materiale conduttore che isolano l’interno del contenitore. Nel caso di strumenti che possono connettersi a internet, una gabbia di Faraday inibisce la connessione.

Da parecchio tempo è impossibile stabilire se Musk stia parlando sul serio o meno. La sua strategia comunicativa è una costante occupazione degli spazi social con esternazioni, riprese a mezzo stampa. Piaccia o non piaccia a Musk, presto avremo intelligenze artificiali in tasca e nel computer. Una volta accaduto, le daremo per scontate come una calcolatrice, e moltissime persone le utilizzeranno senza sapere cosa siano e cosa possano fare. Chi avrà una formazione in merito sarà sempre in vantaggio. Non è troppo tardi per colmare questo divario, ma non abbastanza presto da pensare che la transizione sarà indolore. Ci sono problemi: costi nascosti, energetici e ambientali, l’opacità e lo sfruttamento delle persone che lavorano perché queste tecnologie siano possibili.

Un’altra previsione facile si sta realizzando: Apple ha deciso di accordarsi con OpenAI, proseguendo il fenomeno individuato da Jenkins nella concentrazione del potere sul controllo dei media. Le attività delle autorità antitrust degli Stati Uniti non riguardano Apple, già sotto indagine per altre questioni legate al suo negozio online di applicazioni, l’Apple Store. Le intelligenze artificiali rivelano le contraddizioni del mondo capitalistico più che semplici “pappagalli stocastici”.

Bullet Executive Summary

L’implementazione delle nuove funzionalità di Apple Intelligence rappresenta un cambiamento significativo nel panorama dell’intelligenza artificiale moderno. Apple ha scelto un approccio graduale per garantire la stabilità e la qualità delle nuove funzionalità, con un rollout lento che permetterà di gestire meglio le risorse e prevenire malfunzionamenti. Tuttavia, questa scelta ha suscitato preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza, con critiche da parte di figure influenti come Elon Musk. La transizione verso un mondo in cui l’intelligenza artificiale è integrata nei dispositivi quotidiani non sarà indolore, ma offre opportunità significative per chi è disposto a formarsi e adattarsi.

Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale (IA) si riferisce alla simulazione dei processi di intelligenza umana da parte di macchine, in particolare sistemi informatici. Questi processi includono l’apprendimento (l’acquisizione di informazioni e regole per l’utilizzo delle informazioni), il ragionamento (l’uso delle regole per raggiungere conclusioni approssimative o definite) e l’autocorrezione.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale: L’indicizzazione semantica è una tecnica avanzata di IA che permette ai sistemi di comprendere il contesto e il significato dei dati. Questo approccio consente a Siri e ad altri assistenti virtuali di offrire risposte più precise e pertinenti, migliorando l’interazione con l’utente e l’efficienza delle operazioni on-device.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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