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- 23 miliardi di euro di valore aggiunto nel settore finanziario italiano grazie all'IA generativa, pari all'1,3% del PIL.
- Secondo lo studio Ambrosetti, l'IA generativa potrebbe aumentare la produttività del 18%, generando 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo.
- Lo studio prevede che l'IA generativa potrebbe liberare 5,4 miliardi di ore lavorative, equivalenti alle ore lavorate in un anno da 3,2 milioni di persone.
Il governo italiano ha recentemente pubblicato un documento strategico per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) nel paese, delineando obiettivi e piani per i prossimi due anni, dal 2024 al 2026. Questo documento, presentato il 22 luglio 2024, rappresenta una risposta all’AI Act europeo e mira a posizionare l’Italia come un leader nell’innovazione tecnologica.
La strategia dell’Italia sull’intelligenza artificiale
Il governo ha istituito un comitato di esperti per guidare lo sviluppo dell’IA in Italia, composto da figure di spicco come Gianluigi Greco, professore di informatica e presidente dell’AIxIA, e altri accademici e professionisti di alto livello. Il documento strategico si concentra su quattro macro-aree: ricerca, pubblica amministrazione, imprese e formazione.
In particolare, il piano prevede di rafforzare gli investimenti nella ricerca, promuovendo la creazione di competenze e tecnologie in linea con i principi di affidabilità e responsabilità. La pubblica amministrazione sarà modernizzata attraverso l’adozione di tecnologie IA per migliorare l’efficienza e i servizi ai cittadini. Le imprese, sia esistenti che nuove, saranno supportate nello sviluppo e nell’adozione di soluzioni IA. Infine, la formazione sarà fondamentale per diffondere le competenze necessarie a lavorare nel settore dell’intelligenza artificiale.
Il documento evidenzia anche i rischi associati allo sviluppo dell’IA, come il pericolo di rimanere indietro rispetto ad altri paesi o di importare soluzioni dall’estero che potrebbero compromettere i valori culturali italiani. Inoltre, si sottolinea la necessità di una gestione oculata della transizione per evitare di ampliare il divario digitale tra regioni e fasce sociali.
Il potenziale economico dell’IA generativa
Secondo una ricerca condotta da The European House – Ambrosetti, l’intelligenza artificiale generativa potrebbe generare un valore aggiunto annuo compreso tra 200 e 340 miliardi di dollari a livello globale, con un impatto significativo anche in Italia. La ricerca prevede che l’adozione dell’IA generativa nel settore finanziario italiano potrebbe generare fino a 23 miliardi di euro di valore aggiunto, equivalente all’1,3% del PIL italiano, grazie a un incremento della produttività del 26,7%.
Microsoft è una delle aziende leader nello sviluppo di tecnologie IA generative, collaborando strettamente con OpenAI. La loro soluzione, Copilot, è progettata per liberare tempo dalle attività di routine, permettendo ai lavoratori di concentrarsi su compiti più creativi e strategici.
L’adozione dell’IA generativa nel settore finanziario ha raggiunto una maggiore maturità grazie alla disponibilità di grandi quantità di dati, che sono trasversali a tutti i processi aziendali. Le istituzioni finanziarie stanno utilizzando l’IA per migliorare la produttività, valorizzare i talenti e offrire servizi innovativi ed efficienti ai clienti.
L’impatto dell’IA su produttività e PIL
Uno studio condotto da Daron Acemoğlu, professore di economia al MIT, esamina le implicazioni macroeconomiche dell’intelligenza artificiale. Secondo Acemoğlu, l’IA ha il potenziale di automatizzare compiti e collaborare con i lavoratori, influenzando profondamente la produttività, i salari e la disuguaglianza.
Le previsioni degli esperti variano tra entusiasmo e cautela. Alcuni prevedono trasformazioni radicali con un’intelligenza artificiale generale (AGI) in grado di svolgere tutti i compiti umani, mentre altri prevedono effetti significativi ma più modesti sulla produzione economica. Goldman Sachs prevede che l’IA generativa aumenterà il PIL globale del 7% nel prossimo decennio, mentre McKinsey Global Institute prevede un incremento del tasso di crescita annuo del PIL di 3-4 punti percentuali tra il 2024 e il 2040.
L’analisi di Acemoğlu suggerisce che l’IA potrebbe incrementare la produttività totale di circa 0,66% in dieci anni, con un impatto significativo ma non rivoluzionario. Tuttavia, l’IA potrebbe anche aumentare la disuguaglianza, poiché i benefici non saranno distribuiti equamente tra tutti i lavoratori.
Lo studio di Ambrosetti: impatti e prospettive
Lo studio “AI 4 Italy: Impatti e prospettive dell’Intelligenza Artificiale Generativa per l’Italia e il Made in Italy”, presentato al Forum di The European House – Ambrosetti, analizza l’impatto economico e sociale dell’IA generativa in Italia. Secondo lo studio, l’adozione dell’IA generativa potrebbe aumentare la produttività del Sistema-Italia fino al 18%, generando 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL italiano.
L’IA generativa potrebbe anche liberare 5,4 miliardi di ore lavorative, equivalenti alle ore lavorate in un anno da 3,2 milioni di persone. Tuttavia, lo studio sottolinea anche i rischi etico-sociali associati all’IA generativa e la necessità di un approccio responsabile basato su trasparenza, affidabilità, sicurezza ed equità.
Per sfruttare appieno le opportunità offerte dall’IA generativa, l’Italia deve accelerare la digitalizzazione delle imprese, in particolare delle piccole e medie imprese (PMI), e sviluppare competenze digitali. La ricerca mostra che 1 impresa su 2 ha provato a utilizzare soluzioni di IA e il 70% di queste ha ottenuto vantaggi di produttività. Tuttavia, le principali barriere all’adozione delle tecnologie IA sono la mancanza di competenze e le preoccupazioni sulla privacy, sicurezza e affidabilità.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’intelligenza artificiale rappresenta una straordinaria opportunità per l’Italia di aumentare la produttività e il PIL, ma richiede un approccio strategico e responsabile. La chiave del successo risiede nella capacità di bilanciare l’innovazione tecnologica con la formazione continua e la regolamentazione attenta. Solo così potremo garantire che i benefici dell’IA siano equamente distribuiti e che la rivoluzione digitale sia inclusiva e sostenibile.
Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale si riferisce alla capacità delle macchine di eseguire compiti che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana, come il riconoscimento vocale, la traduzione linguistica e la presa di decisioni.
Nozione avanzata di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale generativa è una sottocategoria dell’IA che utilizza algoritmi avanzati per generare contenuti nuovi e originali, come testi, immagini e musica, basandosi su modelli di apprendimento profondo e reti neurali.
- Sito ufficiale dell'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale (AIxIA), importante per approfondire la strategia dell'Italia sull'intelligenza artificiale e gli obiettivi per i prossimi due anni
- Comunicato stampa ufficiale di Microsoft Italia sullo studio sugli impatti dell'Intelligenza Artificiale Generativa per l'Italia e il Made in Italy
- Scenario di utilizzo di Copilot in finanza per approfondire l'adozione dell'IA generativa nel settore finanziario italiano
- Pagina ufficiale sul piano strategico dell'intelligenza artificiale in Italia