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- Il 91,5% dei posti di lavoro ICT potrebbe essere a rischio a causa dell'introduzione dell'IA.
- Il 34% dei ruoli sarà fortemente influenzato con oltre il 70% delle competenze che cambieranno significativamente.
- In Italia, circa 1 milione di posti di lavoro nel settore ICT potrebbero essere a rischio.
- Il 87% dei manager si aspetta che i ruoli lavorativi saranno ampliati o sostituiti dall'IA.
Un recente studio condotto dall’AI-Enabled ICT Workforce Consortium, promosso dal Consiglio UE-USA per il commercio e la tecnologia, ha rivelato che il 91,5% dei posti di lavoro specializzati nel settore ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) potrebbe essere a rischio a causa dell’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA). Questo consorzio, lanciato ad aprile e guidato da Cisco, comprende giganti tecnologici come Accenture, Eightfold, Google, IBM, Indeed, Intel, Microsoft e SAP.
Il rapporto ha consultato esperti del settore per stabilire come cambieranno le principali competenze richieste per 47 ruoli lavorativi nel settore ICT a seguito dell’introduzione dell’IA. Lo studio ha scoperto che il 34% dei ruoli sarà fortemente influenzato dall’intelligenza artificiale, con oltre il 70% delle principali competenze necessarie per queste posizioni che cambierà in modo significativo. Inoltre, il 57,5% dei ruoli sarà moderatamente influenzato, con una variazione tra il 50% e il 70% delle competenze richieste.
L’analisi stima che l’intelligenza artificiale trasformerà moderatamente i lavori di alto livello nel settore ICT, mentre il numero di lavori di livello intermedio e base subirà una profonda trasformazione. Questo studio arriva dopo la pubblicazione dell’AI Office, un nuovo organismo della Commissione UE per attuare l’AI Act, e della bozza di AI Pact, che prevede impegni volontari delle aziende per prepararsi a conformarsi all’AI Act.
L’IA mette a rischio 1 milione di posti di lavoro in Italia: ecco quali
In Italia, circa 1 milione di posti di lavoro specializzati nel settore ICT potrebbero essere a rischio a causa dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Questo dato emerge dallo stesso studio condotto dalle grandi multinazionali e promosso dal Consiglio UE-USA per il commercio e la tecnologia. L’analisi si è concentrata su sei mercati: Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Italia.
Secondo i dati Eurostat del 2023, nell’UE ci sono circa 10 milioni di lavoratori nel settore ICT, di cui 970mila solo in Italia. Con il miglioramento degli strumenti di intelligenza artificiale, alcune competenze acquisiranno maggiore importanza, come l’etica dell’IA, l’ingegneria rapida e l’architettura dei Large Language Models. Altre competenze, come la gestione tradizionale dei dati e la programmazione in linguaggi di base, potrebbero diventare meno rilevanti.
Le categorie di lavoratori a rischio includono AI/ML Engineer, Business Analyst, Cloud Engineer, Data Scientist, Digital Marketing Specialist, Help Desk Analyst, Software Engineer, Software Test and Debug, Technical Writer e UX Designer. Nonostante queste figure non scompariranno del tutto, è probabile che molte delle loro competenze diventeranno obsolete e saranno sostituite dall’IA.
Un sondaggio tra i dirigenti di IBM ha rivelato che l’87% dei manager si aspetta che i ruoli lavorativi saranno ampliati o sostituiti dall’intelligenza artificiale. Pertanto, è necessario avviare con urgenza iniziative di aggiornamento e riqualificazione dei lavoratori, sia da parte delle aziende che con risorse pubbliche.
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Il boom dell’Intelligenza Artificiale nelle aziende? È già iniziato
Il 2023 è stato ricordato come l’anno in cui l’intelligenza artificiale generativa è diventata un argomento mainstream in ogni contesto. Un report di Colt Technology Services ha rivelato nuovi trend tra i decision-makers IT riguardo l’adozione dell’IA nelle aziende e il suo impatto sulle imprese. I risultati mostrano che il 91% delle aziende intende adottare l’IA in qualche forma, un aumento significativo rispetto al 33% di dicembre 2022.
L’83% dei leader IT prevede un aumento della spesa per l’infrastruttura IT e digitale nei prossimi 12 mesi, con un focus su applicazioni aziendali, intelligenza artificiale e rete On Demand. Uno su quattro afferma che la spesa crescerà tra il 21% e il 30%. Questo aumento della spesa è motivato dalla speranza che l’infrastruttura digitale supporti gli obiettivi aziendali, dagli impegni ESG alla fidelizzazione dei dipendenti.
Lo studio, condotto su 755 responsabili IT tra Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Singapore e Spagna, ha rivelato che i responsabili IT di età compresa tra 25 e 34 anni sono i più propensi ad implementare l’intelligenza artificiale nelle funzioni aziendali quotidiane, come la gestione del rischio (58%), le vendite (53%) e le risorse umane (53%).
L’adozione dell’IA varia tra i Paesi: Giappone e Singapore sono all’avanguardia, mentre Italia e Germania si distinguono per l’uso dell’IA nel rilevamento delle frodi e nella customer experience. In tutte le fasce d’età e nei vari Paesi, l’utilizzo dell’IA è più diffuso quando è parte della gestione dell’infrastruttura digitale delle aziende.
Intelligenza Artificiale e lavoro: che cosa aspettarsi
Il tema dell’intelligenza artificiale e il suo impatto sul mercato del lavoro è ampiamente discusso. I risultati raggiunti con questa tecnologia e le promesse di sviluppi futuri generano sia entusiasmi che preoccupazioni riguardanti le sorti di molte professioni. Per capire l’impatto dell’IA sul lavoro, possiamo considerare due punti di vista: quello del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e di EY.
Il FMI ha condotto una ricerca che rivela che il 40% dei posti di lavoro sarà influenzato dall’intelligenza artificiale, una percentuale che potrebbe salire al 60% nelle economie più sviluppate. Mentre metà delle professioni potrebbe beneficiare delle tecnologie emergenti e dell’IA per la produttività, l’altra metà potrebbe vedere l’IA svolgere compiti fondamentali, causando una diminuzione della domanda di lavoro, riduzione dei salari e scomparsa di alcune professioni.
EY, ManpowerGroup e Sanoma Italia hanno pubblicato un report intitolato “Il futuro delle competenze nell’era dell’Intelligenza Artificiale”, che prevede come cambierà la richiesta delle competenze professionali in Italia. La ricerca ha preso in considerazione 23 settori, di cui 9 saranno impattati positivamente dall’intelligenza artificiale con un aumento della domanda. Tra questi, spiccano i settori tecnologici, delle telecomunicazioni e chimico, oltre alle public utilities.
Bullet Executive Summary
L’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando il panorama lavorativo, specialmente nel settore ICT. Con il 91,5% dei posti di lavoro specializzati a rischio, è fondamentale che aziende e istituzioni investano in iniziative di aggiornamento e riqualificazione dei lavoratori. L’adozione dell’IA nelle aziende è in forte crescita, con il 91% delle aziende che intende adottare l’IA in qualche forma. Tuttavia, questa trasformazione non è priva di sfide, tra cui la necessità di sviluppare politiche per sfruttare in modo sicuro e vantaggioso il potenziale dell’IA.
Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è l’*apprendimento automatico (machine learning), che consente ai sistemi di IA di migliorare le loro prestazioni attraverso l’esperienza. Un esempio avanzato è l’apprendimento profondo* (deep learning), che utilizza reti neurali artificiali per analizzare grandi quantità di dati e fare previsioni accurate.
In conclusione, l’intelligenza artificiale offre enormi potenzialità per migliorare la produttività e creare nuove opportunità di lavoro, ma richiede un impegno concertato per garantire che i lavoratori siano adeguatamente preparati per il futuro. Le aziende che abbracciano questa trasformazione con una strategia chiara e investimenti mirati saranno meglio posizionate per prosperare in un mercato in continua evoluzione.
- Sito ufficiale del consorzio AI-Enabled ICT Workforce, promosso da Cisco, per approfondire sull'impatto dell'intelligenza artificiale sulle professioni ICT
- Pagina sui lavori di AI e watsonx di IBM, per approfondire sulle competenze richieste
- Sito ufficiale della Commissione Europea per il Centro Comune di Ricerca, fondamentale per approfondire sulla ricerca e sviluppo dell'intelligenza artificiale nell'Unione Europea