E-Mail: [email protected]
- Il 24% dei lavoratori italiani utilizza già l'AI, con un 46% dei manager che prevede un boom nei prossimi tre anni.
- Nel 2022, il mercato globale dell'AI è stato stimato a 137 miliardi di dollari, con una crescita attesa del 37% annuo fino al 2030.
- Il mercato dell'AI in Italia ha raggiunto i 500 milioni di euro nel 2022, con una crescita del 32% in un solo anno.
Il panorama dell’intelligenza artificiale in Italia
Il 5 settembre 2024, l’Italia si trova tra i primi tre Paesi europei nell’adozione di sistemi di intelligenza artificiale (AI), preceduta solo da Spagna e Svizzera. Secondo lo studio “EY Italy AI Barometer” di EY, il 24% dei lavoratori italiani utilizza già l’AI, e il 46% dei manager prevede un boom nei prossimi tre anni. Questo studio ha coinvolto oltre 4700 manager di 9 Paesi europei, di cui 528 professionisti italiani, indagando aspettative e sfide future nell’uso dell’AI nel business.
L’AI è considerata una priorità di investimento per il prossimo anno da un’azienda su tre, con i settori dei servizi finanziari, immobiliare e retail in prima linea. Tuttavia, mentre i settori energetico, finanziario e media/telecomunicazioni sono avanti nell’adozione dell’AI, il settore pubblico mostra incertezza sulle competenze necessarie. Il 60% dei dirigenti ritiene che l’adozione dell’AI contribuirà a un incremento dei guadagni e all’ottimizzazione delle spese.
- 🇮🇹 L'Italia sta facendo grandi passi avanti con l'AI, ma......
- 🚫 Nonostante i progressi, il divario con Francia e Germania è ancora preoccupante......
- 🤔 È interessante vedere come l'Italia potrebbe sfruttare l'AI per il benessere sociale......
La mappa globale degli investimenti in AI
La competizione nel campo dell’intelligenza artificiale non riguarda solo il progresso scientifico, ma si inserisce in una cornice geopolitica più ampia. Nel 2022, il mercato globale dell’AI è stato stimato a 137 miliardi di dollari, con una crescita attesa del 37% annuo fino al 2030. La Cina è il maggior beneficiario dello sviluppo dell’AI, seguita dagli Stati Uniti, mentre l’Europa, inclusa l’Italia, è in ritardo.
Gli Stati Uniti prevalgono per numero di startup e volume di investimenti, con un periodo di riferimento dal 2013 al 2022. Tuttavia, il divario con la Cina potrebbe essersi ridotto negli ultimi anni. In Europa, solo il Regno Unito sembra avere le potenzialità per svolgere un ruolo significativo nella competizione economica per l’AI.
In Italia, il mercato dell’AI ha raggiunto i 500 milioni di euro nel 2022, con una crescita del 32% in un solo anno. Tuttavia, il volume degli investimenti è pari a circa un terzo di quelli della Germania. Attualmente, sono 260 le aziende italiane che offrono soluzioni di AI, con il 53% delle imprese medio-grandi che ha avviato almeno un progetto di AI.
Strategie nazionali e investimenti
L’Italia ha definito solo di recente i contenuti della sua strategia nazionale sull’AI. Il piano italiano per l’intelligenza artificiale, varato a fine 2021, include l’istituzione di un fondo nazionale destinato a promuovere l’AI attraverso il consolidamento delle risorse disponibili e l’incoraggiamento della ricerca. Tuttavia, l’Italia rimane indietro rispetto a Francia e Germania.
In Francia, la strategia sull’AI è stata aggiornata rapidamente dopo il rilascio di ChatGPT nel 2022, favorendo la nascita di MistralAI, una startup che ha raccolto 105 milioni di euro in poche settimane. La Germania ha annunciato investimenti per 1,6 miliardi di euro nei prossimi due anni, con l’obiettivo di rafforzare l’intera catena del valore dell’AI.
In Italia, il mercato dell’AI è cresciuto del 27% nel 2021, raggiungendo 380 milioni di euro. Tuttavia, il Paese si posiziona al 17º posto per fattori abilitanti della trasformazione digitale e al 25º per diffusione delle competenze digitali. Il progresso digitale più marcato si registra nella Provincia Autonoma di Trento, in Lombardia e nella Provincia Autonoma di Bolzano, mentre Basilicata, Calabria e Molise sono in fondo alla classifica.
La nuova strategia italiana per l’AI 2024-2026
Nel luglio 2024, l’Italia ha varato una nuova strategia sull’AI per il biennio 2024-2026, con l’obiettivo di recuperare il ritardo accumulato. La strategia individua macro-obiettivi e azioni strategiche raggruppate in quattro macroaree: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione. Viene enfatizzata l’importanza di rafforzare la cooperazione internazionale e gli investimenti sulla ricerca fondazionale e applicata nell’AI.
Grande attenzione è riservata a progetti interdisciplinari per il benessere sociale, come la tutela paesaggistica, la ricerca su etica e IA, e la sicurezza nazionale. La strategia annuncia azioni per accelerare l’adozione dell’AI da parte della pubblica amministrazione e delle imprese, e promuove percorsi educativi specifici in IA nelle scuole e nei programmi di formazione continua.
Dal punto di vista del coordinamento e controllo, la responsabilità delle varie iniziative sarà affidata a una Fondazione guidata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tuttavia, il tema delle risorse finanziarie rimane critico, e le tempistiche di realizzazione delle singole azioni devono essere accelerate.
Bullet Executive Summary
L’Italia sta facendo passi significativi nell’adozione dell’intelligenza artificiale, ma rimane indietro rispetto ad altri Paesi europei e globali. La nuova strategia 2024-2026 mira a colmare questo gap attraverso investimenti in ricerca, formazione e infrastrutture. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità di integrare queste iniziative con altre politiche governative e di attrarre adeguate risorse finanziarie.
L’intelligenza artificiale è una tecnologia che sta rivoluzionando il mondo del lavoro e della ricerca. La sua adozione può portare a significativi risparmi sui costi e aumenti di produttività, ma richiede competenze specifiche e una strategia ben definita. La machine learning è una delle tecniche più avanzate di AI, che permette ai sistemi di apprendere dai dati e migliorare le loro performance nel tempo. Questa tecnologia può essere applicata in vari settori, dalla sanità alla finanza, migliorando l’efficienza e l’accuratezza delle operazioni.
In conclusione, l’adozione dell’intelligenza artificiale rappresenta una sfida e un’opportunità per l’Italia. È essenziale che il Paese investa in formazione e ricerca per rimanere competitivo a livello globale. Solo attraverso una strategia integrata e ben finanziata, l’Italia potrà sfruttare appieno il potenziale dell’AI e garantire un futuro prospero e innovativo per le sue imprese e i suoi cittadini.
- Approfondimento dello studio EY Italy AI Barometer sulla posizione dell'Italia nell'adozione dell'intelligenza artificiale
- Sito ufficiale dell'Agenzia per l'Italia Digitale con comunicato stampa sulla strategia italiana per l'intelligenza artificiale 2024-2026
- Studio EY sull'adozione dell'AI in Europa e Italia, con dati estrapolati per approfondire l'articolo