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- Il sindacato SAG-AFTRA rappresenta 170.000 lavoratori del settore media e spettacolo.
- Le richieste includono equo compenso e consenso informato per l'uso di volti, voci e corpi da parte dell'IA.
- La crisi ha causato un aumento dei costi di produzione, con un giorno di riprese a Los Angeles che costa quasi il doppio rispetto alla Georgia.
Il sindacato degli attori e attrici (Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists, SAG-AFTRA) ha nuovamente bloccato Hollywood per rinegoziare i contratti. Questo sindacato, che rappresenta 170mila lavoratori del settore media e spettacolo, è ora in agitazione contro le principali aziende di videogiochi. La decisione arriva dopo due anni di tentativi per rinegoziare l’Interactive Media Agreement, un contratto che regola i lavori di doppiaggio e motion capture nei videogiochi, scaduto a novembre 2022. I manifestanti si oppongono all’abuso dell’intelligenza artificiale a danno degli interpreti.
Le Richieste del Sindacato
Il presidente di SAG-AFTRA, Fran Drescher, nota per il suo ruolo nella serie TV “La Tata”, ha dichiarato: “Basta così. Quando ci impegneremo per un accordo che permetta ai nostri membri di convivere e lavorare, saremo pronti a negoziare”. Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo e capo negoziatore di SAG-AFTRA, ha spiegato: “L’industria videoludica genera miliardi di dollari di profitti all’anno grazie alle persone che progettano e creano i giochi, compresi i membri del nostro sindacato che danno vita a personaggi memorabili e amati. Meritano le stesse tutele dei loro colleghi del cinema, della televisione, della musica e dello streaming. Chiediamo un equo compenso e il diritto al consenso informato per l’uso di volti, voci e corpi da parte dell’Intelligenza Artificiale. È sorprendente che gli studios dei videogiochi non abbiano imparato nulla dalle lezioni dell’anno scorso”.
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Le Reazioni delle Aziende
Le major si sono dichiarate “deluse” dalla scelta del sindacato. Un portavoce anonimo ha dichiarato a Deadline che il sindacato ha deciso di abbandonare le trattative proprio quando si era vicini a un accordo che prevedeva aumenti salariali e nuove tutele per la sicurezza. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che Hollywood sta attraversando una crisi di liquidità, aggravata dagli scioperi degli sceneggiatori e degli attori. Michele Greco, produttore, ha affermato: “Girare a Hollywood è un salasso: tra paghe della troupe, affitti di materiali, macchinari, location e teatri, un giorno di riprese a Los Angeles costa quasi il doppio che in Georgia. Non conviene a me, e nemmeno ai grossi studios che hanno perso una valanga di soldi dopo il Covid e durante lo sciopero”.
Impatto sulla Produzione Cinematografica
La crisi di Hollywood non riguarda solo gli attori e i doppiatori, ma anche le maestranze di set e post-produzione, che stanno contrattando il rinnovo del contratto nazionale in scadenza il 31 luglio. Si tratta di 170.000 tra costumisti, scenografi, cameraman, elettricisti, montatori, esperti di effetti speciali e fornitori del catering. Nonostante i toni della contrattazione tra maestranze e produttori non siano altissimi come l’anno scorso, la produzione non è finita, ma molte maestranze extrastatunitensi (canadesi e europee) sono state coinvolte. Walter Volpatto, un torinese che lavora a Hollywood da 20 anni, ha dichiarato: “Non ho niente in vista fino a gennaio. Se continua così, dovrò trovare un altro lavoro”. La crisi ha portato gli studios a tagliare progetti poco remunerativi e a rescindere contratti onerosi.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il nuovo sciopero degli attori di Hollywood contro le principali aziende di videogiochi rappresenta un ulteriore capitolo nella lotta per i diritti dei lavoratori nel settore dell’intrattenimento. Le richieste del sindacato SAG-AFTRA, che rappresenta 170mila lavoratori, si concentrano su un equo compenso e il diritto al consenso informato per l’uso di volti, voci e corpi da parte dell’Intelligenza Artificiale. La crisi di Hollywood, aggravata dagli scioperi e dalla pandemia, ha portato a una riduzione delle produzioni e a un aumento dei costi di produzione.
Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale (IA) si riferisce alla simulazione dei processi di intelligenza umana da parte di macchine, in particolare sistemi informatici. Questi processi includono l’apprendimento (l’acquisizione di informazioni e regole per l’uso delle informazioni), il ragionamento (l’uso delle regole per raggiungere conclusioni approssimative o definite) e l’auto-correzione.
Nozione avanzata di intelligenza artificiale: Un aspetto avanzato dell’IA è il machine learning, una sottocategoria dell’IA che permette ai sistemi di apprendere e migliorare dalle esperienze senza essere esplicitamente programmati. Questo è particolarmente rilevante nel contesto della creazione di contenuti digitali, dove l’IA può essere utilizzata per generare voci, volti e movimenti, sollevando questioni etiche e legali riguardanti il consenso e la compensazione dei creatori originali.
La riflessione personale che emerge da questa situazione è quanto sia cruciale trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tutela dei diritti dei lavoratori. L’intelligenza artificiale offre straordinarie opportunità, ma deve essere utilizzata in modo etico e responsabile per garantire che tutti i soggetti coinvolti possano beneficiare equamente dei progressi tecnologici.