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- 20 anni di IA alla base delle nostre scelte su piattaforme come Facebook e Netflix
- Il 23% degli intervistati ritiene che l'IA sia più equa di un essere umano nel ruolo di capo
- 34% degli italiani è pronto a utilizzare chatbot IA per chattare online
L’intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia che suscita sentimenti contrastanti tra la popolazione. Da un lato, c’è la paura per i potenziali rischi legati alla creazione di false notizie, immagini manipolate e furti di copyright. Dall’altro, c’è la gratitudine per le opportunità che questa tecnologia offre. Nello Cristianini, professore di IA alla University of Bath, sottolinea che l’IA è una tecnologia che non comprendiamo completamente, e questo genera un senso di ansia. Tuttavia, Cristianini rassicura che l’IA non implica necessariamente che le macchine possano diventare coscienti o ribellarsi.
L’IA è definita come la capacità di comportarsi in modo appropriato in situazioni mai incontrate prima, ragionando e apprendendo dall’esperienza. Questa abilità non è esclusiva degli esseri umani, ma è presente anche negli animali e in molte applicazioni che usiamo quotidianamente. Da vent’anni, l’IA è alla base delle nostre scelte, suggerendo contenuti su piattaforme come Facebook, YouTube, Instagram, TikTok, Netflix e Spotify. Inoltre, l’IA è utilizzata per bloccare lo spam e prevenire transazioni bancarie fraudolente.
Una delle tecnologie basate sull’IA più avanzate è il GPT (Generative Pre-trained Transformer), che genera testi automaticamente e può conversare con un utente umano. Questa tecnologia ha imparato a comprendere i contenuti dei documenti e ha mostrato abilità emergenti inaspettate. Tuttavia, Cristianini sottolinea che queste abilità non implicano che la macchina possa diventare cosciente o ribellarsi. È importante preoccuparsi dei malfunzionamenti e lavorare insieme per creare regolamenti legali che evitino possibili abusi.
Nonostante le preoccupazioni, è importante riconoscere le opportunità create dall’IA. Ad esempio, oggi è possibile consultare gratuitamente un’enciclopedia creata da milioni di volontari, tradurre documenti in 200 lingue e comunicare a costo zero in qualsiasi momento. Gli studenti stranieri possono vedere la trascrizione delle parole del loro insegnante nella loro lingua in tempo reale, e i software possono analizzare radiografie meglio di un esperto umano. Questi strumenti possono essere particolarmente utili in paesi che non hanno accesso a medici qualificati.
Intelligenza Artificiale e Mercati: Tra Euforia e Rischi
I mercati finanziari sono stati travolti dall’entusiasmo degli investitori per l’intelligenza artificiale, una frenesia che non mostra segni di cedimento. Chris Buchbinder, gestore di portafoglio azionario di Capital Group, sottolinea che gli investitori tendono a sopravvalutare l’impatto a breve termine della tecnologia e a sottovalutarne l’impatto a lungo termine. Questo fenomeno è spiegato dalla curva J della produttività: quando una nuova tecnologia viene introdotta, l’entusiasmo iniziale porta a investimenti massicci, ma l’adattamento richiede tempo e può ostacolare la produttività prima di portare vantaggi economici tangibili.
I colossi tecnologici hanno investito decine di miliardi di dollari nell’infrastruttura dell’IA, gran parte della quale è destinata ai semiconduttori e ad altri materiali necessari per la realizzazione dei data center. Tuttavia, per continuare a spendere a questi livelli, è necessario vedere un ritorno tangibile sugli investimenti sotto forma di ricavi e crescita degli utili. Questo processo rappresenta un ciclo soggetto alle stesse leggi della psicologia dell’economia di altri cicli di innovazione.
La costruzione di un’infrastruttura di IA richiede molte risorse, non solo in termini di talento umano, ma anche di energia. La domanda di energia è in aumento, esercitando pressione sulla rete, e alcuni hyperscaler sono diventati fornitori di energia nucleare per soddisfare le enormi esigenze energetiche. Potenziali vincoli di capacità suggeriscono che i data center di IA potrebbero non crescere alla velocità attesa nei prossimi anni.
L’entusiasmo per i titoli legati all’IA è diverso da quello della bolla degli anni ’90, ma resta il rischio che gli investitori possano perdere denaro lungo il percorso. Quando scoppiò la bolla tecnologica delle telecomunicazioni nel 2000, molte società chiusero i battenti e altre subirono bruschi cali del valore di mercato. Oggi, attraversiamo un periodo di crescente entusiasmo per l’IA, ma è importante che gli investitori siano selettivi e considerino attentamente i rischi.
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Portafoglio 60/40 ed IA: Un Approccio Innovativo
Il portafoglio 60/40, composto per il 60% da azioni e per il 40% da obbligazioni globali, ha vissuto alti e bassi, culminando in un minimo nel 2022 a causa del calo delle azioni e del mancato ruolo difensivo dei bond. Tuttavia, i due anni successivi hanno mostrato segnali di ripresa, dimostrando che la pazienza ripaga quasi sempre, anche su orizzonti compresi tra 5 e 10 anni.
Oggi, la rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale sta trasformando il panorama finanziario, influenzando le performance delle aziende tecnologiche e le strategie di investimento. Le aziende tecnologiche leader, come NVIDIA, Alphabet, Amazon, Microsoft, IBM, Palantir e Salesforce, stanno ridefinendo i settori e stimolando la crescita economica con nuovi prodotti e servizi innovativi. Queste aziende, rappresentate nell’S&P 500, hanno visto una crescita significativa grazie all’adozione dell’IA, e il portafoglio 60/40 ha beneficiato di questa crescita positiva.
Tuttavia, le valutazioni dei titoli di questi settori rimangono sopra la media storica, e esiste il fenomeno della regressione verso la media. La parte obbligazionaria del portafoglio offre oggi rendimenti a scadenza interessanti, anche sulla parte breve e media della curva, con un rischio minore. Questo potrebbe fare da contrappeso nel caso di un calo delle azioni, a differenza del 2022.
Il classico portafoglio 60/40, con ribilanciamenti periodici, rappresenta una buona soluzione con un rapporto rischio-rendimento accettabile. Tuttavia, potrebbe essere interessante diversificare maggiormente, sostituendo l’S&P 500 con l’MSCI ACWI per prendere posizione sulle componenti emergenti riducendo quella americana.
Studio Kaspersky: Tecnologia ed IA, Ruolo Sempre Più Importante per gli Essere Umani
Secondo le statistiche di Similarweb, ChatGpt, uno dei chatbot più popolari al mondo, ha raccolto 153 milioni di visite nel primo mese dopo il lancio nel novembre 2022, raggiungendo un picco di 2 miliardi di visite nell’aprile 2024. In risposta ai rapidi progressi dell’IA, Kaspersky ha condotto uno studio per valutare il livello di fiducia in queste tecnologie, esplorando i ruoli che l’intelligenza artificiale potrebbe assumere, dalle posizioni manageriali all’assistenza nelle decisioni importanti della vita.
Lo studio ha rilevato che il 23% degli intervistati ritiene che l’IA sia più equa di un essere umano nel ruolo di capo. L’istruzione è un altro ambito in cui l’IA avrà un impatto significativo: il 37% degli intervistati prevede che in futuro i bambini saranno istruiti attraverso esperienze virtuali nei metaversi. In Italia, il 41% dei consumatori percepisce l’IA come una parte inevitabile della vita, e il 38% guarda positivamente al suo potenziale di creare opportunità interessanti per migliorare il futuro.
La maggioranza degli intervistati riconosce le capacità creative dell’IA, con il 68% che crede che possa realizzare opere d’arte credibili. L’IA è considerata un compagno affidabile e un valido assistente nella vita quotidiana: il 58% degli intervistati in Italia vorrebbe usarla per gestire la routine in modo efficiente, il 34% è pronto a utilizzare chatbot IA per chattare online e il 24% per trovare un partner su un’app di incontri. Tuttavia, il 40% pensa che le relazioni umane potrebbero cambiare a causa dell’impatto dell’IA, con i profili virtuali che potrebbero sostituire i partner reali.
L’adozione crescente dell’IA come strumento prezioso per supportare le persone in diversi ambiti comporta anche rischi inaspettati e minacce sofisticate, come l’eccessiva fiducia nei consigli dell’IA, il phishing, i deepfakes e i furti di identità generati dall’intelligenza artificiale. Per proteggersi dalle minacce guidate dall’IA, Kaspersky consiglia di installare una soluzione di cybersecurity affidabile, di evitare di fidarsi delle richieste di dati o denaro e di utilizzare strumenti come il Privacy Checker per limitare l’esposizione al furto d’identità.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie più transformative del nostro tempo, capace di suscitare sia paure che gratitudine. Da un lato, le preoccupazioni legate ai malfunzionamenti e agli abusi sono reali e richiedono regolamenti legali adeguati. Dall’altro, le opportunità offerte dall’IA sono immense, dalla possibilità di consultare un’enciclopedia gratuita alla traduzione di documenti in tempo reale.
Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di machine learning, ovvero la capacità delle macchine di apprendere dai dati e migliorare le proprie performance senza essere esplicitamente programmate. Questo è il cuore di molte applicazioni di IA che utilizziamo quotidianamente.
Una nozione avanzata di intelligenza artificiale applicabile al tema dell’articolo è il deep learning, una sottocategoria del machine learning che utilizza reti neurali profonde per analizzare grandi quantità di dati e fare previsioni accurate. Questo è particolarmente rilevante nel contesto dell’analisi dei dati finanziari e delle applicazioni mediche, dove l’IA può superare le capacità umane in termini di precisione e velocità.
Riflettendo su questi concetti, è evidente che l’IA ha il potenziale per migliorare significativamente la nostra vita, ma richiede anche una gestione attenta e responsabile per evitare i rischi associati. La chiave sarà trovare un equilibrio tra innovazione e regolamentazione, per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’IA senza compromettere la sicurezza e l’integrità delle nostre società.