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- L'Italia è al terzo posto in Europa per l'adozione dell'AI nelle imprese con un tasso del 77%.
- Quasi il 75% degli intervistati italiani utilizza l'AI nella sfera personale o lavorativa.
- Il 24% degli intervistati ritiene che l'AI possa rimpiazzare ampi segmenti di mansioni sul lavoro.
- Oltre il 50% dei manager italiani dichiara che l'AI ha contribuito a ridurre i costi e aumentare i profitti.
- Il 37% dei partecipanti ritiene necessaria più formazione da parte della propria azienda.
Italia Terza in Europa per Adozione dell’Intelligenza Artificiale
L’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per l’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) nelle imprese, con un tasso del 77%, subito dopo la Spagna (84%) e la Svizzera (82%). Lo studio inaugurale “EY Italy AI Barometer” di EY, che ha coinvolto oltre 4700 manager da vari Paesi europei, inclusi 528 esperti italiani, rivela questi dati.
Il rapporto indica che quasi il 75% degli intervistati italiani possiede un’esperienza diretta con l’AI, utilizzandola nella sfera personale (43%) o lavorativa (12%), mentre il 20% la integra in entrambi gli ambiti.
Questo dato sottolinea un notevole ottimismo verso queste tecnologie; molte aziende vedono l’AI come una priorità strategica.
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Investire nell’AI per Posizionarsi come Leader
“L’AI si sta affermando come una delle principali priorità, e l’Italia è tra i primi tre Paesi a adottarla,” dichiara Giuseppe Santonato, Leader della Trasformazione AI di EY Italia.
Investire oggi nell’AI consente alle aziende di emergere come leader in un mercato in continua evoluzione e sempre più competitivo.
Una società su tre prevede di esplorare le capacità dell’AI nel prossimo anno, con settori come quello finanziario, immobiliare e il retail e consumer products in prima linea.
L’analisi mostra che l’Italia è avanti nell’adozione dell’AI nel settore lavorativo rispetto alla media europea, con quasi il 24% dei rispondenti che afferma che l’AI stia già influenzando la loro attività e il 46% che prevede un aumento nell’impatto delle applicazioni AI nei successivi tre anni.
Inoltre, il 24% degli intervistati ritiene che l’AI possa rimpiazzare ampi segmenti di mansioni sul lavoro, e il 77% si aspetta che riduca il numero di impiegati con la sua implementazione crescente.
La Crucialità della Formazione
La formazione è un aspetto centrale in questo ambito, con il 37% dei partecipanti che ritiene necessaria più formazione da parte della propria azienda, e il 32% che sente di non ricevere adeguato supporto.
Sono solo il 16% dei rispondenti si dichiara soddisfatto della formazione promossa dall’azienda, ciò spinge il 55% a dedicarsi all’auto-formazione, che potrebbe avvenire sia privatamente (22%) che professionalmente (20%), con una preferenza per la formazione dal vivo e i corsi online.
Le innovazioni derivanti dalle nuove tecnologie non sono percepite negativamente dalla maggior parte dei partecipanti: il 52% ritiene che l’azienda possegga conoscenze sufficienti per implementare l’AI correttamente.
Tuttavia, nel settore pubblico, il 67% dei partecipanti alla ricerca ritiene di non avere un’adeguata preparazione.
I Benefici dell’Adozione dell’AI
Nonostante le difficoltà, i vantaggi dell’adozione dell’intelligenza artificiale sono già visibili, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei costi: in Italia, oltre il 50% dei manager dichiara che l’AI ha contribuito a ridurre i costi, aumentare i profitti, o entrambi.
Queste tecnologie tendono ad avere un maggior impatto sul 69% dei manager rispetto al 49% dei non-manager.
Oggigiorno, in Italia, l’AI è principalmente applicata nel marketing, sicurezza informatica e protezione dei dati, e assistenza ai dipendenti.
Comunque, il reale successo nel lungo termine dipenderà dalla capacità di colmare il gap delle competenze tramite significativi investimenti in formazione e sviluppo professionale.
Solo in questo modo sarà possibile sfruttare al massimo le vantaggiose capacità dell’intelligenza artificiale e mantenere una posizione di vertice in Europa.
L’intelligenza artificiale, in termini semplici, è la capacità di una macchina di imitare funzioni cognitive umane come l’apprendimento e la risoluzione dei problemi. Un concetto avanzato correlato è il machine learning, una branca dell’AI che si basa sull’idea che i sistemi possono imparare dai dati, identificare modelli e prendere decisioni con un minimo di intervento umano. Riflettendo su questi concetti, è evidente che l’adozione dell’AI non è solo una questione di tecnologia, ma anche di preparazione culturale e formativa.