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- Con 523 voti favorevoli, il Parlamento europeo approva una legge storica sull'IA.
- I sistemi di riconoscimento delle emozioni saranno vietati sul luogo di lavoro e nelle scuole.
- Il regolamento inizierà ad applicarsi 24 mesi dopo l'entrata in vigore, con divieti specifici applicabili già dopo sei mesi.
Con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni, il Parlamento europeo ha segnato un momento storico approvando la legge sull’intelligenza artificiale (IA), la prima del suo genere a livello globale. Questa legislazione ambiziosa mira a garantire sicurezza, rispetto dei diritti fondamentali e promozione dell’innovazione nel campo dell’IA. L’obiettivo principale è proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di IA ad alto rischio, promuovendo nel contempo l’innovazione e assicurando all’Europa un ruolo guida nel settore tecnologico emergente.
Dettagli e Implicazioni del Regolamento
Il regolamento stabilisce obblighi per l’IA sulla base dei possibili rischi e del livello d’impatto, mettendo fuori legge alcune applicazioni di IA che minacciano i diritti dei cittadini. Tra queste, i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili e l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet o dalle registrazioni dei sistemi di telecamere a circuito chiuso per creare banche dati di riconoscimento facciale. Saranno vietati anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, i sistemi di credito sociale, le pratiche di polizia predittiva (se basate esclusivamente sulla profilazione o sulla valutazione delle caratteristiche di una persona) e i sistemi che manipolano il comportamento umano o sfruttano le vulnerabilità delle persone.
Per quanto riguarda i sistemi ad alto rischio, quelli cioè che potrebbero arrecare danni significativi a salute, sicurezza, diritti fondamentali, ambiente, democrazia e Stato di diritto, vige l’obbligo di valutare e ridurre i rischi, mantenere registri d’uso, essere trasparenti e accurati e garantire la sorveglianza umana. Una delle novità, rispetto alla proposta della Commissione, è la previsione di norme per sistemi di IA per finalità generali, che dovranno soddisfare determinati requisiti di trasparenza e rispettare le norme Ue sul diritto d’autore durante le fasi di addestramento dei vari modelli.
Eccezioni e Implementazione
Nonostante i divieti, sono previste delle eccezioni in cui le forze dell’ordine potranno fare ricorso ai sistemi di identificazione biometrica, altrimenti vietati. L’identificazione “in tempo reale” potrà essere utilizzata solo se saranno rispettate garanzie rigorose, ad esempio se l’uso è limitato nel tempo e nello spazio e previa autorizzazione giudiziaria o amministrativa. Gli usi ammessi includono, ad esempio, la ricerca di una persona scomparsa o la prevenzione di un attacco terroristico.
I paesi dell’Ue dovranno istituire e rendere accessibili a livello nazionale spazi di sperimentazione normativa e meccanismi di prova in condizioni reali (sandbox), in modo che Pmi e start-up possano sviluppare sistemi di IA innovativi e addestrarli prima di immetterli sul mercato. Il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue e inizierà ad applicarsi 24 mesi dopo l’entrata in vigore, salvo per quanto riguarda i divieti relativi a pratiche vietate, che si applicheranno a partire da sei mesi dopo l’entrata in vigore.
Bullet Executive Summary
La legge sull’intelligenza artificiale approvata dal Parlamento europeo rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione di una tecnologia che ha il potenziale sia di migliorare che di minacciare la società. La nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza di un quadro normativo che garantisca lo sviluppo etico e responsabile dell’IA, proteggendo i diritti umani e promuovendo l’innovazione. Una nozione di intelligenza artificiale avanzata, applicabile al tema, è la necessità di una sorveglianza umana e di valutazioni di impatto etico per i sistemi di IA ad alto rischio, assicurando che la tecnologia serva l’umanità e non il contrario. Questa legislazione stimola una riflessione personale sulla direzione che vogliamo che prenda il futuro dell’IA, sottolineando l’importanza di un approccio equilibrato che tenga conto sia delle opportunità che dei rischi.