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- Google introduce AI Overviews, una funzione che risponde a domande complesse con riassunti generati dall'AI.
- La disponibilità di questa funzione negli Stati Uniti inizierà questa settimana e si espanderà globalmente entro fine anno.
- Le modifiche influenzeranno più di un miliardo di utenti su piattaforme web e mobile.
- Il traffico verso i siti web potrebbe essere ridotto fino al 25% a causa della priorità data ai risultati generati dall'AI.
Google Search è destinato a subire una trasformazione radicale, con implicazioni sia positive che negative. Questo cambiamento è parte di una visione ambiziosa sull’intelligenza artificiale del colosso controllato da Alphabet, che mira a mantenere il passo con la concorrenza emergente nel settore dell’AI. Il prodotto principale di Google sarà al centro di una riorganizzazione, diventando più personalizzato e ospitando più sintesi generate dall’AI.
Durante l’annuale conferenza Google dedicata agli sviluppatori, l’I/O, Liz Reid, la nuova responsabile del reparto ricerche di Google, ha illustrato le novità. La sua demo sull’AI è stata parte di un tema ampio del keynote di Google, condotto dall’amministratore delegato Sundar Pichai, che ha sottolineato come l’intelligenza artificiale sia alla base di tutti i prodotti di Google. Il gigante tecnologico ha intenzione di accelerare il cambiamento. “Nell’era di Gemini pensiamo di apportare miglioramenti alle ricerche”, ha spiegato Reid in un’intervista, riferendosi al modello di AI generativa dell’azienda, lanciato alla fine dello scorso anno.
Le nuove funzioni di Google consentiranno di utilizzare video e voce per ricerche complesse. Le modifiche a Google Search sono in cantiere da tempo. Lo scorso anno, Google ha dedicato una sezione di Search Labs per testare nuove funzionalità sperimentali, attraverso il programma Search Generative Experience. Molti si sono chiesti quando queste funzioni sarebbero diventate parte integrante di Google Search. La risposta è arrivata all’I/O: ora, almeno negli Stati Uniti.
AI Overviews: una nuova era per le ricerche online
Google ha annunciato una versione personalizzata del modello di intelligenza artificiale, Gemini, pensata per nuove funzionalità di ricerca. La società non ha voluto condividere informazioni sulle dimensioni, velocità e misure di salvaguardia del modello. La nuova versione di Gemini alimenterà elementi del nuovo Google Search. Gli AI Overviews, riassunti generati dall’intelligenza artificiale, appariranno in cima ai risultati di ricerca. In test condotti, Google ha fornito risposte dettagliate e link utili, come nel caso di una ricerca sui migliori posti per vedere l’aurora boreale.
Reid ha sottolineato che gli AI Overviews non saranno visualizzati su ogni risultato di ricerca, ma saranno riservati alle domande più complesse. Ogni volta che un utente effettua una ricerca, Google tenterà di capire se visualizzare risposte generate dall’AI o i tradizionali link blu. La funzione sarà disponibile da questa settimana per tutti gli utenti Google negli Stati Uniti e arriverà in altri paesi entro la fine dell’anno. Gli AI Overviews raggiungeranno più di un miliardo di persone e interesseranno tutte le piattaforme: web, mobile e anche la ricerca con Google su Safari.
Implicazioni economiche e legali
Il restyling annunciato alla conferenza annuale degli sviluppatori di Google inizierà questa settimana negli Stati Uniti, ma non si sa quando verrà diffuso in tutto il mondo. Il motore di ricerca Google favorirà risposte dall’intelligenza artificiale rispetto ai collegamenti ai siti web, un cambiamento che promette di accelerare la ricerca di informazioni ma potrebbe interrompere il flusso di guadagni degli editori e dei blogger.
L’infusione di più intelligenza artificiale nel motore di ricerca di Google segna uno dei cambiamenti più drammatici che l’azienda abbia apportato dalla sua fondazione negli anni ’90. Questo approccio audace è fondamentale per la missione di rendere l’intelligenza artificiale utile per tutti, come ha dichiarato il CEO di Google, Sundar Pichai. Tuttavia, i conti di Google potrebbero risentirne se i risultati dall’intelligenza artificiale indebolissero gli annunci legati al suo motore di ricerca, un business che ha registrato entrate per 175 miliardi di dollari lo scorso anno.
Gli editori di siti web, dai principali media agli imprenditori startup, potrebbero essere danneggiati se le panoramiche dell’intelligenza artificiale informative comportassero meno clic sui collegamenti ai loro siti web. Durante i test delle panoramiche AI di Google lo scorso anno, circa il 25% del traffico potrebbe essere influenzato negativamente dalla de-enfasi sui collegamenti ai siti web, secondo Marc McCollum, responsabile dell’innovazione presso Raptive.
Il futuro della ricerca online
La nuova funzionalità AI Overview permetterà agli utenti di chiedere al motore di ricerca chiarimenti anche a domande articolate senza sforzo. A differenza dei 25 anni precedenti, Google genererà una pagina di risposta riassuntiva alle domande degli utenti, una overview più o meno dettagliata a seconda delle richieste dell’utente, come funziona nelle chatbot tradizionali. La classica lista di link organici non sparirà, ma verrà posizionata più in basso.
Questo cambiamento potrebbe migliorare l’esperienza degli utenti “togliendo il lavoro di ricerca” e risparmiando tempo a milioni di persone. Tuttavia, se gli utenti otterranno risposta alla loro domanda nell’overview, molti potrebbero sottrarsi al clic nei siti web elencati da Google. Questo è motivo di preoccupazione per i siti di informazione, il cui business dipende dal traffico generato dall’indicizzazione nei motori di ricerca.
Non tutti sono così pessimisti. Alcuni esperti ritengono che il passaggio a una situazione in cui i contenuti editoriali sono esplicitamente indicati con link in una visione riassuntiva potrebbe non rappresentare un rischio significativo. Tuttavia, è ancora troppo presto per dire con certezza se questa rivoluzione avrà un impatto negativo o positivo sul business editoriale.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel motore di ricerca di Google rappresenta un cambiamento epocale che potrebbe trasformare il modo in cui cerchiamo e troviamo informazioni online. Questa evoluzione potrebbe migliorare l’esperienza degli utenti, ma comporta anche rischi economici e legali significativi per Google e gli editori di contenuti.
Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di machine learning, che permette ai sistemi di AI di migliorare le loro prestazioni analizzando dati e apprendendo da essi. Una nozione avanzata è il natural language processing (NLP), che consente ai sistemi di AI di comprendere e generare linguaggio umano in modo naturale e contestuale, come dimostrato dalle nuove funzionalità di Google Search.
Questa trasformazione ci invita a riflettere su come l’intelligenza artificiale possa non solo facilitare le nostre vite quotidiane, ma anche ridefinire interi settori economici. Mentre ci adattiamo a queste nuove tecnologie, è essenziale considerare sia le opportunità che i potenziali rischi, mantenendo un equilibrio tra innovazione e responsabilità.
- Sito ufficiale della conferenza Google I/O 2024, dove sono state annunciate le novità sulla ricerca online
- Annuncio ufficiale della conferenza degli sviluppatori di Google sulla nuova intelligenza artificiale, Gemini
- Il blog ufficiale di Google dove sono stati annunciati i cambiamenti alla ricerca online con l'intelligenza artificiale
- Sito ufficiale di Google, pagina dedicata all'aggiornamento di Google Search con funzionalità di intelligenza artificiale