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- Ue investe fino a 20 miliardi di euro in 5 gigafactory.
- le gigafactory avranno 100.000 chip ia, 4 volte le attuali.
- solo il 13,5% delle imprese europee usa l'ia.
La Commissione Europea ha formulato una proposta audace destinata a posizionare l’Unione Europea in prima linea nel panorama della ricerca e dello sviluppo nel settore dell’intelligenza artificiale (IA). Questo progetto, rivelato il 9 aprile 2025, intende ridurre le distanze dai giganti americani e asiatici, adottando una metodologia strategica che enfatizzi le eccellenze europee mentre si incoraggia la creazione di un ambiente d’innovazione aperto e collaborativo.
Un Nuovo Impulso per l’IA Europea
Nonostante l’assenza di aziende europee tra i primi trenta colossi mondiali dell’IA, Bruxelles confida nella sua legislazione all’avanguardia, incarnata dall’AI Act, e in un “eccezionale bacino di talenti”. Per concretizzare questa visione, la Commissione Europea intende mobilitare fino a 20 miliardi di euro per la creazione di cinque centri all’avanguardia, denominati “Gigafactory”, che integreranno supercomputer, laboratori di dati, sviluppatori e utenti.
Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione Ue responsabile per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, ha sottolineato che “la corsa alla leadership nell’IA è tutt’altro che finita”. Il piano d’azione si articola su cinque pilastri fondamentali:
Costruire un’infrastruttura di dati e calcolo dell’IA su larga scala.
Aumentare l’accesso a dati di grandi dimensioni e di alta qualità per addestrare i modelli.
Sviluppare algoritmi e promuovere l’adozione dell’IA in settori strategici.
Rafforzare le competenze e l’expertise degli informatici europei.
Semplificare la normativa per accelerare il percorso di innovazione.
La rete continentale di centri specializzati sull’IA ha già designato i suoi poli iniziali, con le “AI Factories” selezionate tra dicembre e marzo che godranno di finanziamenti comunitari e la cui entrata in funzione è prevista per la fine del 2026. Tra queste, si distingue l’AI Factory It4lia di Bologna, un piano ambizioso che presenta un investimento globale di circa 430 milioni di euro, finanziato congiuntamente da Italia ed EuroHPC.
Le Gigafactory: Un Salto di Scala nell’Infrastruttura IA
Il progetto delle Gigafactory segna una vera e propria evoluzione rispetto a quanto offerto dalle attuali AI Factories. In questo contesto, è rilevante notare come le prime siano state sostenute con cofinanziamenti provenienti dai vari Stati membri e dalla Commissione europea; tuttavia, per i nuovi impianti giganti, Bruxelles intende diversificare le fonti di finanziamento mirando a coinvolgere direttamente il settore privato. Inoltre, la Banca europea degli Investimenti, attraverso l’istituzione di un fondo ad hoc, potrebbe rivelarsi un pilastro fondamentale nella realizzazione dell’intera iniziativa.

Per comprendere la portata di questa iniziativa, basti pensare che il supercomputer più avanzato tra le 13 AI Factories, quello progettato a Julich, in Germania, vanta circa 24.000 processori di IA, con un’inaugurazione programmata per l’estate del 2025. Le Gigafactory saranno fornite invece con 100.000 chip di IA, una quantità che è ben quattro volte superiore a quella attualmente disponibile.
Questo progetto ha come fine ultimo quello di costruire strutture capaci non solo di addestrare ma anche di innovare modelli complessi d’intelligenza artificiale su scale senza pari, mantenendo nel contempo la necessaria autonomia strategica dell’Unione Europea nei settori industriali e scientifici chiave. Per raggiungere tali ambiziosi obiettivi, sarà essenziale dotare le Gigafactory degli imponenti centri dati, destinati a incrementare la capacità delle attuali infrastrutture tre volte nell’arco dei prossimi sette anni.
Accesso ai Dati e Semplificazione Normativa
Un aspetto fondamentale che determina il buon esito dell’iniziativa consiste nell’accessibilità a dataset ampi e qualitativamente elevati. A tal proposito la Commissione Europea ha in progetto la realizzazione dei laboratori dedicati ai dati, i quali avranno il compito non solo di aggregare ma anche gestire ingenti quantità informative derivanti da differenti fonti all’interno delle AI Factories. Entro il 2025 si prevede l’attuazione di una visione complessiva riguardante l’Unione dei Dati, con lo scopo precipuo di stabilire un autentico mercato interno capace non soltanto di alimentare ma anche migliorare le applicazioni legate all’intelligenza artificiale.
In aggiunta a queste misure ambiziose, Bruxelles si propone altresì la revisione normativa del corrente AI Act con particolare riferimento agli obblighi informativi e burocratici imposti alle aziende stesse. L’intento manifestato mira ad agevolare la diffusione dell’IA che al momento coinvolge solamente il 13,5% del tessuto imprenditoriale europeo; ciò sarà possibile attraverso una facilitazione dell’accesso ai big data riservato sia ai settori industriali sia alle entità governative nei campi cruciali quali sanità pubblica, sicurezza nazionale o energetica.
L’autorità europea riconosce pienamente i delicati nodi legali concernenti i diritti d’autore connessi all’impiego dei databanks nel processo formativo destinato alla creazione degli algoritmi intelligenti. Virkkunen ha enfatizzato la necessità di rispettare i diritti di chi detiene il diritto d’autore, invitando tali soggetti a contribuire con i propri contenuti per favorire l’addestramento dell’intelligenza artificiale e le relative evoluzioni.
Verso un Futuro di Innovazione e Competitività
Il progetto relativo al continente europeo sull’intelligenza artificiale si presenta come una manovra audace mirata a portare l’Unione Europea ai vertici del panorama internazionale per ciò che concerne la ricerca nel campo dell’IA. L’iniziativa prevede lo sviluppo di strutture avanzate, incluse le Gigafactory, nonché il miglioramento della disponibilità dei dati insieme alla semplificazione delle procedure legali. L’obiettivo è quello di dare vita a un ecosistema innovativo, aperto alla collaborazione, capace così non solo di evidenziare il potenziale distintivo delle realtà europee ma anche di competere con i giganti economici degli Stati Uniti e della Cina.
L’Europa alla Conquista dell’IA: Una Visione Strategica
L’iniziativa europea sull’intelligenza artificiale non è solo una questione di investimenti e infrastrutture, ma anche di visione strategica. L’Europa, forte della sua tradizione industriale e scientifica, punta a sviluppare un’IA che sia al servizio delle persone e delle imprese, promuovendo un modello di innovazione aperto e cooperativo. In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, l’intelligenza artificiale rappresenta una sfida e un’opportunità per l’Europa. La capacità di sviluppare e adottare l’IA in modo responsabile e sostenibile sarà determinante per il futuro della competitività e della prosperità del continente.
Un concetto fondamentale nell’ambito dell’intelligenza artificiale, strettamente legato al tema delle Gigafactory e dell’addestramento di modelli complessi, è il deep learning. Il deep learning è una branca del machine learning che utilizza reti neurali artificiali con molteplici livelli (da cui il termine “deep”) per analizzare i dati e apprendere rappresentazioni complesse. L’accesso a una maggiore quantità di dati e a una migliore potenza di calcolo si traduce in una formazione delle reti neurali sempre più efficace; ciò comporta lo sviluppo di modelli IA con prestazioni più elevate ed esattezza superiore.
Un aspetto avanzato della questione è rappresentato dal transfer learning. Piuttosto che dover formare ogni volta un modello ex novo per ciascun obiettivo specifico proposto, questo metodo offre la possibilità di riutilizzare le competenze acquisite tramite modelli già addestrati su problemi similari. Tale strategia può portare a significativi risparmi sia in termini temporali che economici durante il processo d’insegnamento, soprattutto quando ci si trova davanti a scarse fonti dati o quando questi risultano costosi da acquisire.
In questa prospettiva è importante riflettere sull’Europa: essa possiede una tradizione culturale e industriale assai ricca e ha dunque una chance straordinaria per modellare l’intelligenza artificiale secondo i propri valori fondamentali. La vera sfida consiste nel creare quel contesto capace non solo di stimolare innovazione e sinergie ma anche garantire contemporaneamente che gli sviluppi legati all’IA siano diretti verso finalità benefiche comuni; questo significa promuovere non solo lo sviluppo economico ma anche rispettare parametri quali quelli della sostenibilità ecologica oltre al miglioramento del tessuto sociale generale.
- Pagina della Commissione Europea dedicata alle politiche sull'Intelligenza Artificiale.
- Comunicato ufficiale della Commissione Europea sul piano d'azione per l'IA.
- Dettagli sul progetto IT4LIA, l'AI Factory italiana con sede a Bologna.
- Comunicato stampa ufficiale sull'iniziativa InvestAI e le gigafabbriche di IA.