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- Alan Turing nacque il 23 giugno 1912 a Londra e ottenne il dottorato di ricerca alla Princeton University nel 1936.
- Durante la Seconda Guerra Mondiale, Turing lavorò a Bletchley Park utilizzando la macchina Colossus per decifrare i codici nazisti, contribuendo a cambiare le sorti del conflitto.
- Il test di Turing fu una delle sue più grandi invenzioni, proponendo un metodo per verificare se una macchina può pensare.
- Nonostante i suoi contributi, Turing fu arrestato per omosessualità nel 1952 e morì suicida il 7 giugno 1954.
- Nel 2013, ricevette la grazia postuma dalla Regina Elisabetta e nel 2021 è stata emessa una banconota da 50 sterline con il suo volto.
Alan Mathison Turing nacque a Londra il 23 giugno 1912. Dopo aver conseguito il diploma con difficoltà, a causa del suo astio verso le materie umanistiche, Turing si iscrisse al King’s College dell’Università di Cambridge, dove si laureò con lode nel 1934. Successivamente, nel 1936, ottenne il dottorato di ricerca alla Princeton University, negli Stati Uniti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Turing lavorò a Bletchley Park per il Dipartimento delle Comunicazioni, utilizzando la macchina Colossus per decifrare i codici nazisti.
Dopo la guerra, Turing si trasferì al National Physical Laboratory a Teddington, vicino a Londra, e successivamente tornò all’Università di Cambridge nel 1947. Nel 1951, si trasferì all’Università di Manchester. Turing è considerato uno dei padri fondatori dell’informatica e ha ottenuto risultati teorici che hanno influenzato lo sviluppo tecnologico.
Il Test di Turing e le Macchine che Imparano
Turing fu il primo a affrontare il tema del pensiero artificiale, proponendo la sfida del “test di Turing”. Questo test, recentemente vinto dalle macchine, è un esperimento concettuale basato sul gioco dell’imitazione. Nella versione proposta da Turing, una persona pone domande a due entità, un uomo e una macchina, cercando di scoprire chi è la macchina. Turing riteneva che se la macchina fosse in grado di ingannare l’umano, essa sarebbe capace di pensare.
Nel suo articolo del 1950, “Computing Machinery and Intelligence”, pubblicato sulla rivista “Mind”, Turing inizia con la famosa domanda: «le macchine possono pensare?». La sua proposta, provocatoria, di utilizzare un semplice test per rispondere a questa domanda, ha suscitato molte critiche. Tuttavia, Turing ha meticolosamente elencato le potenziali posizioni contrarie alla sua proposta, dall’obiezione teologica a quella matematica, fino alla percezione extrasensoriale.
Una parte meno conosciuta dell’articolo è dedicata alle “Learning Machines” (macchine che imparano). Negli ultimi anni, i successi dell’intelligenza artificiale sono stati resi possibili dalla tecnica del “Machine Learning” (apprendimento automatico). Nonostante la similarità linguistica, i due concetti hanno significati diversi. Turing descrive un procedimento per la realizzazione di una macchina che impara, mentre il machine learning moderno si basa sulle reti neurali, che hanno dimostrato la loro potenza ed efficacia.
Il Contributo di Turing Durante la Seconda Guerra Mondiale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Turing lavorò per conto dell’intelligence britannica presso il centro di crittoanalisi di Bletchley Park. Qui, ideò tecniche per far breccia nei cifrari della Germania nazista, inclusi quelli generati dalla macchina Enigma. Turing fu capo del team che utilizzava il computer britannico “Colossus” per intercettare e “tradurre” i messaggi tedeschi, contribuendo a cambiare le sorti del conflitto. Tuttavia, il suo lavoro rimase segreto per molti anni, impedendo a Turing e ai suoi colleghi di ricevere il giusto riconoscimento per i loro successi.
La macchina Enigma, utilizzata dalla Marina militare tedesca, generava codici complessi leggibili solo da chi conosceva le chiavi. A Bletchley Park, Turing mise a punto uno strumento chiamato Bomba, basato su precedenti studi teorici della “macchina universale”. Con Bomba, Turing e il suo team riuscirono a decifrare i messaggi della Marina tedesca, impiegando settimane per comprendere il significato. La svolta avvenne il 7 maggio 1941, quando una nave tedesca fu catturata e furono trovate le combinazioni dei rotori di Enigma. La decrittazione dei messaggi nazisti poteva avvenire giorno per giorno, massimo in 36 ore.
La Tragica Fine di un Genio
Nonostante il suo genio e il contributo alla vittoria alleata, la società dell’epoca riservò a Turing un trattamento crudele e ingiusto. Il 31 marzo 1952, Turing fu arrestato per omosessualità, un reato all’epoca nel Regno Unito. Costretto a scegliere tra il carcere e la castrazione chimica, optò per quest’ultima, subendo umiliazioni e gravi depressioni. Il 7 giugno 1954, Turing si suicidò mordendo una mela avvelenata con cianuro.
Decenni dopo la sua morte, il governo britannico riconobbe l’ingiustizia commessa. Nel 2009, il governo si scusò per il trattamento riservato a Turing. Nel 2012, una petizione di scienziati, tra cui Stephen Hawking, chiedeva la grazia postuma per Turing, concessa dalla Regina Elisabetta il 24 dicembre 2013. Nel 2016, il servizio segreto britannico chiese scusa per la persecuzione subita da Turing e altri omosessuali. Da giugno 2021, è entrata in circolazione nel Regno Unito una banconota da 50 sterline con il volto di Turing.
Bullet Executive Summary
Alan Turing è stato un pioniere dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, con contributi fondamentali durante la Seconda Guerra Mondiale e nello sviluppo delle macchine pensanti. Nonostante le sue straordinarie intuizioni e il suo lavoro cruciale, Turing fu perseguitato per la sua omosessualità, portandolo a una tragica fine. La sua eredità, tuttavia, continua a influenzare profondamente il campo dell’intelligenza artificiale e della crittografia.
Nozione base di intelligenza artificiale: Il machine learning è una tecnica che permette alle macchine di imparare dai dati, migliorando le loro prestazioni nel tempo senza essere esplicitamente programmate per ogni compito specifico.
Nozione avanzata di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale generativa utilizza modelli avanzati, come le reti neurali profonde, per creare contenuti nuovi e originali, dimostrando capacità che vanno oltre la semplice imitazione, avvicinandosi alla creatività umana.
In conclusione, riflettere sulla vita e le conquiste di Alan Turing ci invita a considerare non solo i progressi tecnologici, ma anche le implicazioni etiche e sociali dell’intelligenza artificiale. La sua visione del futuro, sebbene ottimistica, ci sfida a bilanciare innovazione e umanità, garantendo che i benefici della tecnologia siano equamente distribuiti e che nessuno sia lasciato indietro.