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- Nel 1983, Jobs prevedeva che il settore dei personal computer avrebbe venduto oltre tre milioni di unità.
- Jobs immaginava un futuro in cui i computer portatili con collegamenti radio avrebbero permesso di recuperare messaggi di posta elettronica ovunque, rivoluzionando la comunicazione.
- Jobs prediceva l'avvento di tecnologie simili ai chatbot AI, capaci di rispondere alle domande degli utenti e pensare come un essere umano.
Il 22 luglio 2024, lo Steve Jobs Archive ha pubblicato un inedito filmato di Steve Jobs risalente al 1983, registrato durante un discorso all’International Design Conference di Aspen, in Colorado. Allora ventottenne, il co-fondatore di Apple esplora il futuro dell’informatica e della tecnologia, delineando i potenziali impatti sulla vita quotidiana. Lo Steve Jobs Archive, lanciato nel 2022 da Laurene Powell Jobs, Tim Cook e Jony Ive, offre una vasta raccolta di materiali relativi a Jobs, comprese citazioni, fotografie, video e e-mail, oltre a borse di studio per giovani creativi ispirati dal suo esempio.
Il nuovo video, intitolato “The Objects of Our Life”, è accompagnato da un’introduzione di Jony Ive, storico capo del design di Apple e amico personale di Jobs. Ive sottolinea la straordinaria capacità di Jobs di prevedere cambiamenti rivoluzionari e l’accessibilità diffusa della tecnologia. Durante il discorso, Jobs fa riferimenti a ciò che Apple stava realizzando in quel momento storico, offrendo una visione del futuro della tecnologia che si è concretizzata nel corso degli anni.
Il Futuro della Tecnologia Secondo Steve Jobs
Nel suo discorso, Jobs descrive il computer come una macchina semplice, un nuovo tipo di macchina in cui gli ingranaggi e i pistoni sono sostituiti dagli elettroni. Jobs sottolinea che i computer sono “stupidi” ma eccezionalmente veloci, in grado di eseguire istruzioni banali a una velocità di circa un milione di istruzioni al secondo. Nel 1983, Jobs prevedeva che il settore avrebbe venduto oltre tre milioni di personal computer e che entro il 1986 le vendite di computer avrebbero superato quelle delle automobili.
Jobs enfatizza l’importanza del design industriale e del design del software nel modo in cui le persone interagiscono con queste macchine, paragonando la loro importanza a quella delle automobili. Egli vedeva il personal computer come un nuovo mezzo di comunicazione, capace di modellare il processo di comunicazione in modi unici e rivoluzionari. Jobs prevede un futuro in cui i computer portatili con collegamenti radio permetteranno alle persone di recuperare messaggi di posta elettronica ovunque si trovino, cambiando radicalmente il processo di comunicazione.
La Visione Profetica di Steve Jobs
Jony Ive, nell’introduzione al video, riflette sull’importanza della visione di Jobs nei primi anni di Apple. “Steve raramente partecipava a conferenze di design. Era il 1983, prima del lancio del Mac, agli albori di Apple. La sua comprensione dei cambiamenti radicali con l’accessibilità diffusa dei computer era sbalorditiva e profetica,” afferma Ive. Jobs prevedeva che entro il 1986 le vendite di PC avrebbero superato quelle delle automobili e che nei dieci anni successivi le persone avrebbero trascorso più tempo con un PC che in automobile. Queste affermazioni, audaci per l’epoca, si sono rivelate profetiche.
Jobs esortava i designer a riflettere sul design dei nuovi prodotti e sull’importanza di una buona progettazione. Descriveva i computer come strumenti per completare compiti banali in modo rapido, rendendo l’esperienza quasi magica. Ive ricorda con affetto i prodotti creati e il processo creativo, valorizzato da Jobs con riverenza. La rivoluzione che Jobs descrisse 40 anni fa si è realizzata grazie al suo impegno per la responsabilità civica e alla convinzione nel creare qualcosa di utile, bello ed empatico.
La Profezia di Steve Jobs sui Chatbot AI
Un aspetto particolarmente interessante del discorso di Jobs è la sua previsione dell’avvento di tecnologie simili ai chatbot AI come ChatGPT. Jobs immaginava un futuro in cui i computer evoluti avrebbero potuto rispondere alle domande degli utenti e pensare come un essere umano. Egli rifletteva sull’impotenza di leggere un libro di Aristotele senza la possibilità di interrogare l’autore su questioni interessanti, e pensava che in futuro un computer avrebbe potuto sopperire a questa mancanza.
“Penso che se guardiamo ai prossimi 50 o 100 anni, se riusciamo a creare macchine che catturino lo spirito di fondo e i principi del modo di vedere il mondo, allora quando arriverà il prossimo Aristotele, forse porterà con sé una di queste macchine per tutta la sua vita e scriverà tutte queste cose. Un giorno, dopo che la persona sarà morta e sepolta, potremo chiedere a questa macchina: ‘Ehi, cosa avrebbe detto Aristotele su questo?’. Forse non otterremo la risposta giusta, o forse sì,” affermava Jobs.
Questa visione di Jobs, sebbene non prevedesse specificamente l’intelligenza artificiale generativa, dimostra la sua capacità di interpretare i bisogni nascosti degli utenti e di immaginare una tecnologia che potesse soddisfarli. La sua carriera è stata costruita sulla capacità di soddisfare i bisogni dei consumatori, e sulla necessità di una tecnologia con cui conversare aveva visto lungo.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il discorso di Steve Jobs del 1983 all’International Design Conference di Aspen offre una visione profetica del futuro della tecnologia. Jobs prevedeva l’avvento dei personal computer come nuovi mezzi di comunicazione, l’importanza del design nel plasmare l’interazione umana con la tecnologia, e l’emergere di tecnologie simili ai chatbot AI. La sua capacità di immaginare un futuro in cui i computer avrebbero risposto alle domande degli utenti e pensato come esseri umani dimostra la sua straordinaria lungimiranza.
Per i lettori interessati all’intelligenza artificiale, è importante comprendere due concetti chiave. Il primo è il machine learning, una nozione base di intelligenza artificiale che permette ai computer di imparare dai dati e migliorare le loro prestazioni nel tempo senza essere esplicitamente programmati. Il secondo è il natural language processing (NLP), una nozione avanzata che consente ai computer di comprendere, interpretare e rispondere al linguaggio umano in modo naturale e significativo.
Queste tecnologie, che Jobs aveva solo iniziato a immaginare, stanno ora trasformando il nostro mondo in modi che lui stesso avrebbe trovato affascinanti. Riflettendo su queste innovazioni, possiamo apprezzare quanto la visione di Jobs abbia influenzato il panorama tecnologico moderno e continuare a esplorare le possibilità future con lo stesso spirito di curiosità e innovazione.