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Come difendersi dalle truffe telefoniche su luce e gas con l’uso dell’IA

Scopri come una rete criminale internazionale ha utilizzato l'intelligenza artificiale per simulare il consenso vocale delle vittime e attivare contratti fraudolenti nel settore energetico.
  • Operazione Energy Switch: 35 perquisizioni tra Italia e Albania.
  • Uso dell'intelligenza artificiale per simulare il consenso vocale delle vittime.
  • Coinvolgimento di circa 1000 vittime e 9 milioni di euro sottratti nei primi tre mesi del 2023.

La Polizia di Stato italiana, in collaborazione con la Polizia albanese, ha sgominato una vasta rete criminale dedita alle truffe telefoniche nel settore dell’energia. L’operazione, denominata “Energy Switch”, ha portato a 35 perquisizioni, di cui 32 in Italia e 3 a Tirana, Albania. Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano, hanno rivelato un sistema criminale complesso e ramificato, che coinvolgeva principalmente cittadini albanesi.

Il sistema criminale era costituito da due società fornitrici di energia e gas con sede a Padova e numerosi call center situati in Italia e in Albania. Questi call center erano specializzati nell’attivazione fraudolenta di contratti di luce e gas, estorsioni e autoriciclaggio dei proventi illeciti. Le truffe partivano da insistenti telefonate, effettuate all’alba o in tarda serata, con l’obiettivo di raccogliere dati personali delle vittime.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nelle truffe

Una delle caratteristiche più inquietanti di questa rete criminale era l’uso dell’intelligenza artificiale per simulare il consenso vocale delle vittime. Gli operatori dei call center si spacciavano per dipendenti dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) o di compagnie energetiche con cui le vittime avevano stipulato contratti. Utilizzando pretesti come lavori stradali o fughe di gas, riuscivano a convincere le vittime a fornire informazioni personali.

Quando la persuasione non funzionava, i truffatori utilizzavano l’intelligenza artificiale per registrare e modificare le voci delle vittime, creando “sì” virtuali necessari per la stipula dei contratti vocali. Questo metodo permetteva loro di attivare contratti fraudolenti a nome delle vittime, che successivamente ricevevano solleciti di pagamento e telefonate minacciose da sedicenti addetti al recupero crediti.

Le indagini e le perquisizioni

Le indagini della Polizia Postale di Milano sono partite dalla denuncia di un sacerdote milanese, tartassato da telefonate minacciose riguardanti presunte bollette non pagate. La Polizia ha ricostruito il sistema criminale attraverso l’analisi di un’imponente quantità di dati telematici e bancari, servizi di pedinamento e monitoraggio in Italia e Albania.

Le perquisizioni hanno interessato due sedi operative delle società energetiche padovane, sanzionate dal Garante della Privacy e dall’Antitrust, e 12 sedi di call center, di cui 3 in Albania. Sono stati coinvolti 21 soggetti tra amministratori, commercialisti, consulenti e dipendenti delle società energetiche e dei call center. Durante le perquisizioni, la Polizia ha trovato copie dei contratti fraudolenti, registrazioni vocali e liste di utenti da contattare per la stipula di contratti di luce e gas.

Le conseguenze per le vittime

Le vittime di queste truffe, circa un migliaio di persone, sono state ingannate e costrette a pagare somme ingenti per contratti mai stipulati. In alcuni casi, le vittime erano persone vulnerabili, come una donna di 87 anni, che ha ricevuto minacce di interruzione della fornitura elettrica se non avesse pagato le bollette.

Il bottino delle truffe nei primi tre mesi del 2023 ammontava a circa 9 milioni di euro. Le vittime, convinte di parlare con dipendenti dell’Arera o di compagnie energetiche, fornivano inconsapevolmente i dati personali necessari per la stipula dei contratti fraudolenti. Le telefonate minacciose e i solleciti di pagamento trasformavano le richieste in vere e proprie estorsioni.

Bullet Executive Summary

L’operazione “Energy Switch” ha rivelato l’uso sofisticato dell’intelligenza artificiale per simulare il consenso vocale delle vittime, evidenziando l’importanza di una maggiore consapevolezza e protezione dei dati personali. La scoperta di questa rete criminale sottolinea la necessità di una vigilanza costante e di misure di sicurezza avanzate per prevenire truffe simili in futuro.

Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per manipolare registrazioni vocali, creando risposte artificiali che sembrano autentiche. Questo rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza dei dati personali e richiede una maggiore consapevolezza da parte degli utenti.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale: Le tecniche di deep learning e di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) possono essere sfruttate per creare modelli vocali altamente realistici. Questi modelli possono essere utilizzati in modo fraudolento per simulare conversazioni autentiche, rendendo ancora più difficile distinguere tra interazioni genuine e manipolate.

In conclusione, la scoperta di questa rete criminale ci invita a riflettere sull’importanza della sicurezza dei dati personali e sull’uso responsabile delle tecnologie avanzate. La consapevolezza e la prevenzione sono fondamentali per proteggere i cittadini da truffe sempre più sofisticate.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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