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La sfida italiana: come il governo Meloni sta affrontando IA e startup

Esploriamo le strategie del governo italiano per l'intelligenza artificiale e il supporto alle startup, e cosa significheranno per il futuro dell'innovazione nel paese.
  • Il ddl sull'intelligenza artificiale prevede fino a un miliardo di risorse per investimenti in progetti di IA.
  • La nuova norma richiede alle startup di detenere un capitale sociale di 20mila euro entro il secondo anno di iscrizione al registro.
  • Solo il 15% delle piccole e medie imprese italiane aveva avviato un progetto pilota di IA nel 2022.

L’intelligenza artificiale (IA) e le startup rappresentano due dei principali banchi di prova per il governo italiano nei prossimi mesi. Da un lato, c’è la conversione del disegno di legge (ddl) sull’intelligenza artificiale, un provvedimento chiave per l’esecutivo guidato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il suo partito, Fratelli d’Italia. Dall’altro, ci sono gli interventi a sostegno delle imprese innovative, su cui il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), guidato da Adolfo Urso, ha preso un impegno con le startup.

L’AI Secondo Fratelli d’Italia

Il ddl sull’intelligenza artificiale, adottato a fine aprile in Consiglio dei Ministri, è interamente opera di Fratelli d’Italia. Il provvedimento prevede una serie di aggravanti per alcuni reati nel caso si faccia ricorso all’IA, introduce un bollino per identificare i deepfake e i contenuti generati artificialmente, e approfondisce la tutela del diritto d’autore. Inoltre, prevede interventi nel mondo del lavoro e riconosce il libero accesso ai dati per scopi di ricerca, anche in ambito sanitario. Assegna fino a un miliardo di risorse per investimenti in progetti di IA e stabilisce chi si occuperà di sovrintendere il settore: l’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn).

Il testo, approdato in Senato a inizio luglio, è stato oggetto di un rapido giro di audizioni. Tra i principali interventi, quello di Pasquale Stanzione, presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati, che ha richiamato il Parlamento a intervenire sul testo per armonizzarlo meglio con il GDPR e l’AI Act europeo. Il Garante ha anche suggerito di includere un componente nel comitato di coordinamento sull’IA di Palazzo Chigi e di preferire l’uso di dati sintetici o anonimi per la ricerca in ambito sanitario.

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Gli Aiuti alle Startup

Il secondo cantiere legislativo riguarda le startup. La prima e unica riforma sistematica del settore è stata lo Startup Act del 2012. Da allora, ci sono stati molti ritocchi ma nessun intervento complessivo. L’esecutivo Meloni ha deluso le aspettative, inserendo una mini-riforma delle startup nel decreto legge Concorrenza. La norma più controversa richiede alle società innovative di detenere un capitale sociale di 20mila euro entro il secondo anno di iscrizione al registro delle startup, tagliando fuori fino al 70% delle startup iscritte nel 2023.

I rappresentanti delle startup chiedono che le somme risparmiate tornino a sostegno delle startup e che l’intervento sugli incubatori certificati sia migliorato. Le associazioni di categoria confidano sulla finalizzazione della proposta di legge sulle startup di Giulio Centemero, deputato della Lega, che prevede detrazioni fiscali e incentivi per spingere gli investimenti in piccole e medie imprese.

La Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale

Solo il 15% delle piccole e medie imprese italiane aveva avviato un progetto pilota di IA nel 2022, ma l’intelligenza artificiale generativa potrebbe portare ad aumentare il PIL italiano fino al 18,2% annuo. La strategia per le imprese prevede la costruzione di un ecosistema di facilitatori e la creazione di un serbatoio di risorse finanziarie a sostegno di specifiche iniziative progettuali. Inoltre, sono previsti laboratori tematici e spin-off universitari per favorire la collaborazione tra imprese e università.

Per la ricerca, le azioni suggerite puntano a consolidare l’esistente, attrarre e trattenere i talenti, e progettare modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) italiani. Sul fronte della Pubblica Amministrazione, la raccomandazione è procedere con linee guida, efficientamento e semplificazioni. La strategia indica anche l’esigenza di istituire un’Agenzia italiana ad hoc per la vigilanza e notificazione, in stretta sinergia con la Fondazione per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio e con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

La Sicurezza dell’IA: Un Accordo Storico con il Governo USA

L’Istituto statunitense per la sicurezza dell’Intelligenza Artificiale del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato accordi con OpenAI e Anthropic per collaborare alla ricerca, alla sperimentazione e alla valutazione della sicurezza dell’IA. Questi accordi permetteranno all’Istituto di accedere in anticipo ai modelli di IA sviluppati da queste società per valutarne le capacità e identificare potenziali rischi.

Il tema della sicurezza dell’IA è cruciale per garantire la fiducia delle persone e delle imprese. Negli USA, la sicurezza dell’IA è vista come un problema tecnico da risolvere con misure e vincoli tecnici, piuttosto che come un tema etico. Questo approccio è confermato dal disegno di legge SB 1047 in California, che richiede agli sviluppatori di verificare se gli strumenti di IA possono consentire attacchi alle infrastrutture pubbliche o contribuire a creare armi pericolose.

Le critiche delle compagnie che operano in questo settore sono state forti, ma l’accordo tra l’Istituto statunitense per la sicurezza dell’IA e le due società dimostra che le preoccupazioni del legislatore californiano sono fondate e condivise dalle stesse imprese. Questo approccio potrebbe essere un modello per l’Europa, che dovrebbe seguire con attenzione quanto sta avvenendo in California e cooperare con le imprese di IA per garantire la fiducia dei cittadini.

Bullet Executive Summary

L’intelligenza artificiale e le startup sono al centro delle politiche di innovazione del governo italiano. Il ddl sull’IA di Fratelli d’Italia prevede misure per la sicurezza e la tutela dei dati, mentre le startup chiedono maggiori sostegni e una riforma del settore. La strategia italiana per l’IA punta a creare un ecosistema di facilitatori e a sostenere la ricerca e la formazione. Negli USA, la sicurezza dell’IA è al centro delle preoccupazioni, con accordi tra l’Istituto statunitense per la sicurezza dell’IA e OpenAI e Anthropic. L’Europa dovrebbe seguire questo modello per garantire la fiducia dei cittadini.

L’intelligenza artificiale è una tecnologia che ha il potenziale di trasformare radicalmente il nostro modo di vivere e lavorare. Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, è essenziale garantire la sicurezza e la fiducia nelle tecnologie di IA. Questo richiede una cooperazione continua tra governi, imprese e istituzioni di ricerca. Solo attraverso un approccio collaborativo e responsabile possiamo assicurare che l’IA contribuisca a un futuro prospero e sicuro per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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