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- La Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager ha espresso preoccupazioni circa la posizione dominante di Nvidia nel settore dell'AI.
- Secondo Jon Peddie Research, Nvidia detiene una quota di mercato dell'88% nel settore delle GPU.
- L'antitrust francese ha condotto perquisizioni negli uffici di Nvidia a settembre, concludendo un'indagine durata nove mesi.
Durante una visita ufficiale a Singapore, la Commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha espresso preoccupazione circa la posizione dominante di NVIDIA nel settore dell’intelligenza artificiale. Vestager ha spiegato che i resoconti contrastanti circa la carenza di GPU per server AI hanno spinto all’aumento dei prezzi. All’inizio di quest’anno, il CEO di HPE, Antonio Neri, ha spiegato che i risultati trimestrali deludenti dell’azienda nel settore dei server AI erano dovuti soprattutto alla limitata fornitura di GPU NVIDIA, non solo per i chip di punta, come l’H100, ma anche per le generazioni precedenti.
TSMC ha comunicato che la carenza di GPU si protrarrà fino alla fine del 2024 per i prodotti di NVIDIA. TrendForce ha pubblicato un’analisi che dichiara che lo shortage è dipeso dalle scarse capacità CoWoS (Chip-on-Wafer-on-Substrate) di TSMC, ma che la situazione sarà risolta. Sebbene non sia stata avviata alcuna procedura ufficiale, l’Unione europea sta valutando la situazione. In caso di irregolarità, non è ancora chiaro quali misure saranno intraprese nei confronti di NVIDIA.
Secondo Bloomberg, durante la conferenza a Singapore, Vestager ha rivelato che il suo dipartimento ha condotto colloqui con i rappresentanti di NVIDIA. “Abbiamo posto domande, ma si tratta di una questione preliminare” ha dichiarato la Commissaria, aggiungendo che non è stato discusso nulla che risponda ai requisiti per un’azione regolamentare. Ciò che preoccupa maggiormente la Commissione europea è la posizione monopolista di NVIDIA, più che il passato della società. Secondo un’analisi di Jon Peddie Research, NVIDIA rappresenta una società monopolista nel settore delle GPU con una quota dell’88% dell’intero mercato.
Secondo il Dipartimento per la Concorrenza, l’offerta non è sufficiente a soddisfare la domanda, e NVIDIA potrebbe avviare una “asta” tra le aziende interessate ai suoi prodotti, portando a un aumento sproporzionato dei prezzi e all’assenza di reale concorrenza nel settore dei server AI. È innegabile che l’IA abbia avuto un boom negli ultimi due anni, un lasso di tempo sufficiente a NVIDIA per acquisire una posizione dominante. Questo è merito di un prodotto superiore rispetto alla concorrenza, ma è anche riconosciuto che il mercato ha sviluppato una dipendenza dalla piattaforma di NVIDIA e dal software CUDA, che rappresenta un pericolo sia per i clienti che per i concorrenti.
Le dichiarazioni della Commissaria per la Concorrenza fanno seguito alle azioni dell’autorità Antitrust francese, che ha condotto perquisizioni a settembre e sembra pronta a citare NVIDIA in tribunale per pratiche anticoncorrenziali.
Nvidia finisce sotto la lente dell’antitrust francese: ecco perché
Nvidia dovrà fronteggiare l’accusa di pratiche anticoncorrenziali dell’antitrust francese. A rivelarlo è Reuters, che ha ricevuto la notizia da fonti vicine alla questione. Lo scorso settembre, gli uffici francesi del colosso tech hanno ricevuto la visita dell’Autorité de la concurrence, alla ricerca di elementi che confermassero il sospetto di condotta monopolistica, nel contesto di un’indagine sul cloud computing. Ora, a distanza di nove mesi, l’indagine è conclusa e l’antitrust transalpina ha trovato ciò che cercava.
L’ascesa di Nvidia è stata vertiginosa, di pari passo con quella dell’intelligenza artificiale, portandola a diventare l’azienda di maggiore valore al mondo in seguito al lancio e all’esplosione di ChatGPT. Il business relativo all’IA è la pietra dello scandalo che ha fatto drizzare le antenne alle autorità francesi. Secondo la ricostruzione di Reuters, l’antitrust riconduce il successo di Nvidia nel contesto dell’IA generativa e dei data center non solo alle schede grafiche, ma al legame tra queste e la piattaforma CUDA.
CUDA conta su un’enorme diffusione, supportata al 100% solo da hardware Nvidia: ciò crea un vicolo cieco per le aziende, costrette a fare affidamento sulle schede di Nvidia, scartando opzioni alternative più economiche che non garantiscono il supporto alla piattaforma, vitale per l’AI generativa. Nel mirino dell’antitrust francese ci sono anche gli investimenti fatti da Nvidia in provider di servizi cloud imperniati sull’IA, come CoreWeave.
Al momento, né le autorità francesi né l’azienda di Santa Clara hanno rilasciato commenti sulla questione. Nonostante non ci sia ancora nulla di ufficiale, è chiaro che sullo sfondo qualcosa si sta muovendo. L’accusa formalizzata dall’antitrust francese potrebbe seguire il movimento nella stessa direzione dell’UE, ma è prematuro parlarne. Reuters fa sapere che anche oltreoceano l’antitrust non sta a guardare, con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che sta assumendo le redini delle indagini su Nvidia.
Antitrust, la prossima è NVIDIA. In Francia occhi puntati su CUDA
Reuters ha riportato che l’antitrust francese potrebbe multare NVIDIA per ostacolo alla concorrenza nel mercato delle schede video. Nel mirino c’è CUDA, che obbliga ad adottare soluzioni della casa americana. Lo scorso settembre, un gruppo di agenti dell’autorità francese per la concorrenza ha condotto un’ispezione negli uffici della filiale francese di NVIDIA alla ricerca di documenti sospetti di comportamenti monopolistici nel settore delle schede video per computer e datacenter. Dopo nove mesi, l’indagine è al termine e Reuters ha riferito che l’agenzia antitrust di Parigi potrebbe essere la prima a mettere nel mirino, con pesanti sanzioni, l’azienda americana che ha dettato legge nel settore dell’IA.
L’intelligenza artificiale è l’elemento scatenante dell’indagine: l’autorità ha osservato che il successo di NVIDIA nel datacenter dell’IA generativa non è dovuto solo alle schede che produce, ma anche al legame tra queste e la piattaforma CUDA. La diffusione di CUDA, che funziona solo su hardware NVIDIA, obbliga ad acquistare soluzioni hardware che NVIDIA vende, quando altre schede, se CUDA fosse aperto, potrebbero essere un’alternativa più economica. L’autorità sta investigando anche sugli investimenti di NVIDIA in provider di servizi IA generativi e sul mercato delle schede video, per capire se le scelte degli OEM di utilizzare hardware NVIDIA siano libere o se NVIDIA stia cercando di tagliare fuori i concorrenti.
Nvidia è nel mirino dell’antitrust francese: rischia multe salatissime
Secondo fonti Reuters, l’Autorità francese della concorrenza accuserà Nvidia di pratiche commerciali anticoncorrenziali. Le accuse, nove mesi dopo la perquisizione degli uffici francesi di Nvidia, si concentrerebbero sul dominio totale della società nel settore dell’AI computing. Nvidia, diventata la più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato, ha raggiunto tali altezze grazie al boom dell’IA. Dalla crescita di ChatGPT alle intelligenze artificiali generative per i consumatori e alle applicazioni di machine learning per le aziende, Nvidia si è affermata come unico punto di riferimento per l’acquisto di strumenti essenziali per la corsa all’oro dell’IA, con le sue schede grafiche che rappresentano la migliore soluzione per l’elaborazione IA di alto livello.
Ordini miliardari, come l’acquisto di 100.000 GPU H100 da parte di Elon Musk, sono diventati routine per Nvidia. Questo monopolio è la fonte della preoccupazione dell’Autorità della concorrenza francese. Il consiglio di regolamentazione ha pubblicato un report venerdì, analizzando lo stato del mercato dell’IA e investigando sulla concorrenza e l’innovazione permesse. L’Autorità ha espresso preoccupazione per il rischio di abusi da parte dei fornitori di chip e ha menzionato la dipendenza del settore dal software di programmazione dei chip CUDA di Nvidia, unico al 100% compatibile con le GPU Nvidia essenziali per l’elaborazione accelerata.
L’Autorità ha sollevato un campanello d’allarme per gli investimenti di Nvidia nei fornitori di cloud AI come CoreWeave, partnership che potrebbero gonfiare le prestazioni di mercato di Nvidia. L’Autorità delinea i rischi potenziali dalle politiche dei produttori di chip per l’IA, come il monopolio sui prezzi, le restrizioni di produzione e le condizioni/condotte contrattuali sleali. Sebbene Nvidia non sia stata accusata di questi potenziali reati, è l’unico fornitore di chip menzionato nel report. La dipendenza del mercato IA dall’hardware Nvidia è una preoccupazione importante per l’Autorità, che ha trovato alternative come gli acceleratori IA TPU di Google.
Nvidia rischia una sanzione massima al 10% del fatturato annuo globale se trovata in violazione delle leggi antitrust e anticoncorrenziali francesi. Ipotizzando che il governo francese persegua un’azione legale contro Nvidia, l’azienda potrebbe ricevere una pena alta, sebbene improbabile per un gigante tecnologico. Il colosso guidato da Jensen Huang ha anche problemi negli Stati Uniti, dove cerca di ottenere una licenza di esportazione per inviare prodotti in Medio Oriente, un’area fortemente sanzionata. La FTC ha bloccato il tentativo di acquisizione di Arm da parte di Nvidia per 40 miliardi di dollari nel 2022.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la situazione di NVIDIA nel contesto delle indagini antitrust europee e francesi rappresenta un caso emblematico di come il dominio tecnologico possa influenzare il mercato globale dell’intelligenza artificiale. La dipendenza dal software CUDA e la carenza di GPU hanno sollevato preoccupazioni significative tra le autorità di regolamentazione. Questo caso mette in luce l’importanza di mantenere un equilibrio tra innovazione e concorrenza, garantendo che nessuna singola azienda possa monopolizzare il mercato a discapito di altre.
Una nozione base di intelligenza artificiale correlata a questo tema è il concetto di machine learning, che rappresenta la capacità delle macchine di apprendere dai dati e migliorare le loro prestazioni nel tempo senza essere esplicitamente programmate. Questo è fondamentale per comprendere perché le GPU di NVIDIA sono così cruciali per l’IA: esse accelerano i processi di apprendimento e calcolo necessari per sviluppare modelli di machine learning avanzati.
Una nozione avanzata di intelligenza artificiale applicabile a questo tema è il concetto di federated learning, un metodo di machine learning che permette di addestrare un modello di intelligenza artificiale su dati decentralizzati senza che questi lascino i dispositivi locali. Questo approccio potrebbe rappresentare una soluzione innovativa per ridurre la dipendenza da singoli fornitori di hardware, come NVIDIA, promuovendo al contempo la privacy e la sicurezza dei dati.
Riflettendo su questi temi, è evidente che la strada verso un mercato dell’IA equo e competitivo è complessa e richiede un’attenta regolamentazione. Tuttavia, è anche un’opportunità per innovare e trovare soluzioni che possano beneficiare l’intero ecosistema tecnologico.
- Sito ufficiale della Commissione Europea, pagina dedicata all'indagine antitrust su NVIDIA
- Sito ufficiale della Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, contenente informazioni sulla sua attività e sulle iniziative relative all'indagine su NVIDIA
- Pagina ufficiale della Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, per approfondire la posizione dell'Unione europea sull'indagine antitrust su NVIDIA