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- Dematerializzazione dei processi: La gestione dei flussi documentali e degli spazi di comunicazione diventa digitale.
- Education technology: L'uso di software dedicati e IA per supportare la didattica delle discipline, come nel caso dello stimolo alla creatività nella scrittura.
- Media education: Sviluppo del pensiero critico e della responsabilità autoriale negli studenti, con l'obiettivo di non prendere per vero tutto ciò che trovano in rete.
Nel contesto contemporaneo, la scuola si trova a dover affrontare una serie di sfide e opportunità legate all’integrazione delle tecnologie digitali. Il Professor Pier Cesare Rivoltella, Professore ordinario di Didattica e Tecnologie dell’educazione presso l’Università di Bologna, offre una visione dettagliata e critica di come il digitale stia trasformando l’educazione.
La Scuola Digitale: Un Concetto Complesso
Il Professor Rivoltella chiarisce subito un punto fondamentale: non esiste una “scuola digitale” in senso stretto. Esiste invece una scuola che si adatta e si contestualizza all’interno di diverse epoche storiche e contesti sociali. La scuola al tempo della società dell’informazione è caratterizzata dal confronto con il digitale, ma i temi e i problemi rimangono quelli di sempre: orientare i giovani, aiutarli a individuare i loro desideri e trasmettere cultura.
In questa epoca, il digitale introduce nuove dimensioni con cui la scuola deve confrontarsi. La prima è la dematerializzazione dei processi, che riguarda flussi documentali e spazi di comunicazione. La seconda è legata all’editoria elettronica e alle diverse forme di artefatti culturali che affiancano il libro tradizionale. La terza dimensione riguarda i dispositivi, le tecnologie, la cablatura e la connessione, elementi che rappresentano sia una complessità gestionale per l’insegnante sia un’opportunità didattica. Infine, il digitale offre la possibilità di ripensare gli aspetti organizzativi della scuola, trasformando il management scolastico in e-management.
Media Education ed Education Technology
Il rapporto della scuola con le tecnologie si articola su due grandi versanti: education technology e media education. L’education technology riguarda l’uso delle tecnologie come strumenti e ambienti a supporto della didattica delle discipline. Ad esempio, un insegnante di lettere può utilizzare un sistema di intelligenza artificiale generativo per stimolare la creatività nella scrittura degli studenti, mentre un insegnante di matematica può servirsi di software dedicati per supportare lo studio delle funzioni.
La media education, invece, si concentra sulla riflessione critica e lo sviluppo di una sensibilità etica nei confronti della tecnologia. Gli obiettivi principali della media education sono due: sviluppare il pensiero critico degli studenti e attrezzarli a non prendere per vero tutto ciò che trovano in rete o che un’intelligenza artificiale restituisce loro, e sviluppare la responsabilità autoriale, ossia la capacità di distinguere tra ciò che è lecito e ciò che non lo è pubblicare online.
L’Intelligenza Artificiale come Strumento Didattico
L’intelligenza artificiale (IA) rappresenta una straordinaria opportunità per gli insegnanti. Può essere utilizzata come strumento professionale per supportare la didattica e gli apprendimenti degli studenti. Ad esempio, strumenti come ChatGPT possono aiutare gli insegnanti a sviluppare la progettazione delle lezioni e a costruire piani curricolari annuali. Tuttavia, è importante sottolineare che l’IA non deve sostituire l’insegnante, ma deve essere utilizzata in maniera co-autoriale e interattiva, con l’insegnante che fornisce lo spunto di partenza e il ritorno critico su ciò che l’IA produce.
L’IA può supportare la strutturazione della didattica e degli apprendimenti degli studenti in vari modi. Può essere utilizzata per la correzione e la misurazione delle prove degli studenti, restituendo feedback personalizzati e personalizzando gli apprendimenti. I chatbot, ad esempio, possono interagire con lo studente e imparare a conoscere meglio i suoi livelli e stili di apprendimento, restituendo contenuti secondo i suoi livelli di linguaggio e competenze attuali.
Il Corpo nello Spazio Ibrido
Un aspetto fondamentale da considerare nella realtà ibrida tra reale e digitale è il ruolo del corpo nello spazio. Il Professor Rivoltella sottolinea che la comprensione delle forme simboliche e dello sviluppo del linguaggio non può avvenire senza il corpo all’interno di un contesto. Senza il corpo, non c’è linguaggio e quasi non c’è apprendimento.
In una situazione tecnologica in cui il corpo è rimosso, si perderebbe un mediatore fondamentale per la formazione del linguaggio e la comprensione delle forme culturali. È quindi necessario allestire ambienti ibridi che sfruttino i vantaggi della distanza, abolendo il vincolo dello spazio, ma che ribadiscano l’importanza dello sguardo e della dimensione emozionale, affettiva e sociale del corpo.
Bullet Executive Summary
In sintesi, la scuola al tempo del digitale deve affrontare una serie di sfide e opportunità legate all’integrazione delle tecnologie. L’education technology e la media education rappresentano due versanti fondamentali di questo rapporto, con l’obiettivo di sviluppare il pensiero critico e la responsabilità autoriale degli studenti. L’intelligenza artificiale offre straordinarie opportunità per supportare la didattica e gli apprendimenti, ma deve essere utilizzata in maniera co-autoriale e interattiva. Infine, è fondamentale considerare il ruolo del corpo nello spazio ibrido, bilanciando i vantaggi della tecnologia con l’importanza della dimensione emozionale e sociale del corpo.
L’intelligenza artificiale, nella sua forma più semplice, si basa su algoritmi di machine learning che apprendono dai dati per fare previsioni o prendere decisioni. Una nozione avanzata correlata al tema dell’articolo è il deep learning, una sottocategoria del machine learning che utilizza reti neurali artificiali con molti strati (reti neurali profonde) per modellare complessi pattern nei dati. Questo approccio è particolarmente utile per applicazioni come il riconoscimento del linguaggio naturale e l’analisi delle immagini, che possono essere integrate nella didattica per personalizzare ulteriormente l’apprendimento degli studenti.
In conclusione, riflettiamo su come la tecnologia possa essere un potente alleato nell’educazione, ma solo se utilizzata con discernimento e responsabilità. Come educatori e studenti, siamo chiamati a navigare questo nuovo panorama con un equilibrio tra innovazione e umanità.
- Sito ufficiale di Pier Cesare Rivoltella all'Università di Bologna, contenente informazioni sulla sua attività di ricerca e didattica.
- Sito ufficiale dell'Università di Bologna, dove è possibile trovare informazioni sulla didattica, la ricerca e l'innovazione nell'ambito dell'educazione e della tecnologia.
- Sito dell'Università di Bologna che presenta le attività di ricerca sull'intelligenza artificiale e l'educazione