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- Europa Digitale. Settanta domande su diritti e regole nell’era dell’IA, scritto da Carmelo Greco e Roberto Sammarchi, è un libro per chiunque voglia comprendere la normativa UE sull'innovazione.
- Il libro risponde alle domande che oggi, nell’era dell’intelligenza artificiale, si focalizzano su privacy, sicurezza fisica e digitale, diritti dei lavoratori ecc.
- È uno strumento sintetico per chiunque - imprenditore, professionista, dipendente - è alla ricerca di una mappa ragionata delle norme europee in materia di innovazione digitale.
Europa Digitale. Settanta domande su diritti e regole nell’era dell’IA è un libro sintetico per chiunque – imprenditore, professionista, dipendente – cerca una mappa ragionata delle norme europee in materia di innovazione digitale. Il diritto europeo sull’innovazione digitale, nell’epoca dell’intelligenza artificiale, affronta oggi argomenti che vanno dalla privacy alla sicurezza fisica e digitale, dai diritti dei lavoratori nel contesto delle nuove tecnologie fino al regolamento che disciplina l’utilizzo dell’AI. Per orientarsi in un quadro così articolato i testi e i manuali giuridici possono risultare indigesti, soprattutto per coloro la cui professione non è quella di operatori del diritto. Ecco perché Carmelo Greco e Roberto Sammarchi, giornalista il primo e avvocato il secondo, hanno deciso di pubblicare Europa Digitale, sperando che possa risultare utile a una numerosa platea formata da non specialisti. Di seguito, ecco in anteprima ampi stralci del preambolo e dell’introduzione.
L’idea da cui nasce il libro Europa Digitale
L’Unione europea è il contesto politico-sociale più regolato al mondo. Tale situazione ha origine in diversi fenomeni che concorrono alla generazione di un sistema giuridico estremamente complesso, fra i quali possiamo ricordare:
a) la stratificazione del diritto, che vede il concorso di norme nazionali ed europee;
b) la volontà di armonizzare i diritti nazionali superandoli e integrandoli in una visione coordinata;
c) il forte richiamo ai diritti fondamentali e al «(droit) acquis communautaire» che tende a unificare visioni, obiettivi e obblighi degli Stati membri in una sintesi spesso non agevole;
d) le funzioni originarie di regolazione del mercato comune, che si sono concentrate sugli standard, sui vincoli e sui controlli.
Europa Digitale è un libro che nasce dal dialogo fra un giornalista e un avvocato che da molti anni si occupano di tecnologia digitale e contiene le risposte a settanta domande per orientarsi fra le norme UE che disegnano il nostro futuro tecnologico.
Gli autori hanno condiviso lo scopo di offrire un compendio per la consultazione da parte di chi non è ancora un esperto di diritto della tecnologia digitale e, per esigenze professionali o per interesse personale, intende iniziare un percorso di conoscenza e approfondimento in questa materia.
Una rivoluzione industriale permanente
Parlare di innovazione in generale, e di innovazione tecnologica in particolare, suscita spesso discussioni molto accese. Segno che, nonostante il tema si presti in apparenza a essere affrontato in maniera neutrale, le sue implicazioni sono talmente significative per la vita e il lavoro delle persone da non lasciare indifferenti.
Fin dagli albori della prima rivoluzione industriale fenomeni di protesta, come quello del luddismo, hanno testimoniato che l’introduzione delle macchine nei processi produttivi non è avvenuta con il placido avallo di coloro che in teoria avrebbero potuto beneficiarne. Se dal Settecento poi arriviamo ai giorni nostri, l’elenco degli esponenti della Rivoluzione antitecnologica (per usare il titolo del libro scritto da Theodore Kaczynski, noto soprattutto per il suo soprannome Unabomber conquistato come attentatore) si è allungato di anno in anno, talvolta intrecciandosi con filoni antimodernisti di varia natura. Con buona pace dei detrattori, è evidente che qualsiasi opposizione all’avanzata della tecnica è destinata a rimanere sconfitta (…).
Europa Digitale, un libro fra tecnologia e diritto
Qualsiasi innovazione e qualsiasi tecnologia sollecitano l’uomo nella sua veste di titolare di diritti e doveri. In altri termini, non possono non ricadere nell’ampia sfera dello Ius, del diritto attraverso un dialogo tra due mondi, cioè quello del diritto e quello dell’innovazione tecnologica, in costante divenire. In questi ultimi anni l’Unione europea ha cercato di fornire un quadro normativo coeso che rispondesse ai tanti cambiamenti innescati dalle innovazioni tecnologiche. Si tratta di un tentativo tuttora in corso, stante la maggiore velocità della digital trasformation rispetto ai tempi del legislatore, europeo o meno che sia. Certamente molto si è fatto e molto ancora c’è da fare.
70 domande per capire le norme UE sull’innovazione
Questo libro prova a rispondere alle più comuni domande che oggi, nell’era dell’intelligenza artificiale, si focalizzano sui temi della privacy, della sicurezza fisica e digitale, dei diritti dei lavoratori nel contesto delle nuove tecnologie e delle norme sui prodotti, le macchine e gli impianti. Senza l’ambizione dell’esaustività, ma con un format originale strutturato sulla base di settanta domande, rende comprensibile la complessità del diritto tecnologico e della tutela dei dati attraverso esempi concreti e un linguaggio diretto. L’obiettivo è quello di offrire chiavi di lettura utili per orientarsi tra normative, casi di studio e prospettive future, senza rinunciare a uno sguardo critico e attento alle sfide etiche e operative che emergono in questo settore in continua evoluzione.