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Scopri la strategia italiana per l’intelligenza artificiale 2024-2026

Un documento innovativo per guidare lo sviluppo dell'IA in Italia, con focus su ricerca, imprese, e formazione.
  • Il Comitato di esperti è composto da 14 membri coordinati da Gianluigi Greco.
  • Il documento si articola in quattro macroaree: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione.
  • Supporto alle startup con un fondo dedicato gestito da Cassa Depositi e Prestiti.

Pochi giorni dopo la pubblicazione dell’AI Act sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e l’inizio delle audizioni in Commissione al Senato della Repubblica per il disegno di legge sull’intelligenza artificiale, è stato reso disponibile online il documento completo della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026. Questo documento, redatto da un Comitato di esperti, ha l’obiettivo di supportare il governo nella definizione di una normativa nazionale e di strategie relative a questa tecnologia emergente.

Il Comitato, coordinato dal professore di informatica Gianluigi Greco dell’Università della Calabria e presidente di AIxIA, è composto da quattordici membri con vasta esperienza nel campo. Tra questi figurano personalità di spicco come Viviana Acquaviva, Paolo Benanti, Guido Boella, Marco Camisani Calzolari, Virginio Cantoni, Maria Chiara Carrozza, Rita Cucchiara, Agostino La Bella, Silvestro Micera, Giuliano Noci, Edoardo Carlo Raffiotta, Ranieri Razzante e Antonio Teti. Il loro lavoro ha analizzato l’impatto dell’intelligenza artificiale e ha messo a punto un piano strategico con l’obiettivo di guidare lo sviluppo di un’IA responsabile e inclusiva.

Obiettivi e Struttura della Strategia

La Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale rappresenta un passo cruciale per posizionare il Paese come leader nella transizione tecnologica e nello sviluppo dell’IA, soprattutto in vista del ruolo di presidenza italiana del G7. Il documento riflette l’impegno del Governo nel creare un ambiente in cui l’IA possa svilupparsi in modo sicuro, etico e inclusivo, massimizzando i benefici e minimizzando gli effetti avversi.

Il testo del documento si articola in quattro macroaree principali: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione. Oltre a delineare le azioni strategiche, la strategia propone un sistema di monitoraggio e un’analisi del contesto regolativo. Il Comitato ha beneficiato del supporto logistico e organizzativo della Segreteria Tecnica presso l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che ha coadiuvato le attività preparatorie e la stesura dei documenti.

Commenti e Riflessioni dei Protagonisti

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione, Alessio Butti, ha dichiarato: “Ringrazio gli esperti del Comitato per il loro contributo alla redazione della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026. Questo testo supporta l’attività del Governo nella definizione di una normativa nazionale e di politiche sull’IA, dimostrando la nostra determinazione nel guidare lo sviluppo di questa tecnologia in modo efficace e sicuro.”

Mario Nobile, Direttore Generale di AgID, ha sottolineato l’importanza delle università e della ricerca italiane nel panorama globale: “Le regole per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale sono cruciali per un futuro sicuro e prospero. Le nostre università, al settimo posto mondiale, e le imprese competitive rappresentano un terreno fertile per lo sviluppo dell’IA in Italia.”

Il Coordinatore del Comitato, Gianluigi Greco, ha aggiunto: “La strategia inquadra l’intelligenza artificiale come motore di sviluppo per il Paese, valorizzando le peculiarità italiane e promuovendo lo sviluppo di soluzioni trasparenti e affidabili, in sintonia con i nostri valori.”

Prospettive Future e Implicazioni

La Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale suggerisce lo sviluppo di grandi modelli linguistici per l’addestramento di strumenti di intelligenza artificiale, concentrandosi su domini applicativi in cui l’Italia ha un vantaggio competitivo. Inoltre, consiglia di creare un ecosistema di facilitatori per l’AI nelle piccole e medie imprese e di istituire una rete di laboratori per lo sviluppo di applicazioni in contesti industriali.

La strategia prevede anche il sostegno alle startup attraverso un fondo dedicato gestito da Cassa Depositi e Prestiti. Le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale sono immense e la strategia promuove un ambiente dinamico di collaborazione tra imprese e università, nonché la formazione di esperti in IA sostenendo progetti innovativi in settori rilevanti per l’economia italiana.

Bullet Executive Summary

La pubblicazione della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026 rappresenta un passo fondamentale per l’Italia, preparandola a un futuro in cui l’intelligenza artificiale avrà un ruolo centrale nello sviluppo economico e sociale. La strategia si articola in quattro macroaree: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione, e propone un sistema di monitoraggio e un’analisi del contesto regolativo. Il documento è frutto del lavoro di un Comitato di esperti coordinato da Gianluigi Greco e supportato dalla Segreteria Tecnica presso l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).

*Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale (IA) si riferisce a sistemi o macchine che imitano l’intelligenza umana per eseguire compiti e possono migliorarsi iterativamente in base alle informazioni che raccolgono.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale*: L’apprendimento automatico (machine learning) è una sottocategoria dell’IA che si basa su algoritmi e modelli statistici per consentire ai computer di migliorare le loro prestazioni su un compito specifico attraverso l’esperienza, senza essere esplicitamente programmati per farlo.

In conclusione, la Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026 non solo prepara il Paese a fronteggiare le sfide tecnologiche future, ma lo posiziona anche come leader nella transizione verso un’economia basata sull’IA. La collaborazione tra università, imprese e governo sarà fondamentale per realizzare una visione inclusiva e responsabile dell’intelligenza artificiale, garantendo che i benefici siano equamente distribuiti e che i rischi siano gestiti in modo efficace.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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