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Come l’intelligenza artificiale cambierà il futuro della democrazia e del lavoro?

Scopri come il convegno tenutosi a Bologna esplora il ruolo dell'IA nella trasformazione sociale e lavorativa, e il primo protocollo sindacale sull'IA.
  • Il convegno ha preceduto il G7 sull'IA che si terrà a Bologna dal 9 all'11 luglio 2024.
  • È stato definito il primo protocollo sindacale del Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub sull'IA.
  • Eurostat stima che 359 milioni di elettori nei 27 Stati membri dell'UE saranno chiamati alle urne tra il 6 e il 9 giugno 2024.

Il convegno “Intelligenza Artificiale: Democrazia e Lavoro” si è tenuto il lunedì 8 luglio 2024, dalle 14:00 alle 18:00, presso la CGIL di Bologna. Questo evento, organizzato dalla CDLM-CGIL di Bologna, CDLT-CGIL di Forlì-Cesena, CGIL Emilia Romagna, Fondazione Giuseppe Di Vittorio e IRES Emilia Romagna, ha preceduto il G7 sull’Intelligenza Artificiale che si terrà a Bologna dal 9 all’11 luglio 2024.

La prima parte del convegno è stata dedicata a una riflessione sull’IA, l’innovazione digitale e il loro rapporto con le dinamiche sociali, lavorative e culturali, sottolineando la necessità di un governo democratico dei processi di innovazione. Tra i relatori, Emilio F. Campana (Direttore del Dipartimento CNR di Ingegneria e ICT), Teresa Numerico (Università Roma Tre), Patrizio Bianchi (Economista), Dario Guarascio (Università La Sapienza), Francesca Spigarelli (Università di Macerata) e Roberto Righetti (Direttore generale ART-ER), con il coordinamento di Francesco Sinopoli (Presidente FDV).

La seconda parte ha visto una tavola rotonda sulla dimensione internazionale e la funzione nell’ecosistema dell’innovazione regionale del Tecnopolo di Bologna, con il coinvolgimento del sindacato nella governance partecipata dell’infrastruttura. Durante questa sessione è stato definito il protocollo sindacale del Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub, il primo protocollo sull’Intelligenza Artificiale. Tra gli interventi, Michele Bulgarelli (Segretario Generale CDLM-CGIL Bologna), Massimo Bussandri (CGIL Emilia Romagna), Duccio Campagnoli (CDLM-CGIL), Rosa Grimaldi (Delegata del Sindaco di Bologna su Tecnopolo) e Vincenzo Colla (Assessore allo sviluppo economico Regione Emilia-Romagna), con il coordinamento di Daniela Freddi.

Intelligenza Artificiale e Governance Sovranazionale

Il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha sottolineato l’importanza di cogliere le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per migliorare la qualità del lavoro e favorire la ripresa della produttività. Durante un’iniziativa a Pazzano, provincia di Reggio Calabria, ha evidenziato la necessità di regole chiare, una governance condivisa e condizionalità etiche per arginare i risvolti dannosi e discriminatori dei sistemi di Intelligenza Artificiale. Ha citato Papa Francesco, che ha sollecitato l’Unione Europea a mettere al centro la persona e la partecipazione sociale attraverso la contrattazione collettiva.

L’IA può rendere il lavoro meno faticoso e pericoloso, riducendo i compiti ripetitivi e alienanti, incrementando il benessere e il valore aggiunto dell’apporto umano. Le macchine “intelligenti” possono migliorare l’interfaccia con le persone e innalzare la sicurezza sul lavoro.

La Rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale

Il dibattito mondiale sull’Intelligenza Artificiale è vastissimo e al centro dell’attenzione pubblica di organizzazioni sociali e lavorative. Si tratta di una vera rivoluzione tecnologica destinata a trasformare profondamente il mondo che conosciamo. La storia ci insegna che una nuova tecnologia cambia le nostre abitudini, pensieri e quotidianità, aprendo nuove relazioni con la realtà.

La vera posta in gioco è la conoscenza e la democrazia. Senza una definizione tecnica dell’IA, possiamo isolare due aspetti cruciali del fenomeno: la dimensione di tecnologia linguistica e comunicativa e la potenza economica e industriale che la produce e la diffonde. La scrittura, ad esempio, ha rappresentato una vittoria decisa e irreversibile dell’umanità sul tempo, permettendo la diffusione del sapere e la possibilità di esercitare diritti democratici individuali e collettivi.

La Rivoluzione Industriale ha apportato un radicale cambiamento agli stili di vita, migliorando il tenore generale di vita, ma ha anche imposto condizioni di lavoro durissime e salari bassi. A questi diktat si è potuta opporre solo una risposta collettiva, che ha portato a conquiste politiche, legali e istituzionali.

Intelligenza Artificiale e Democrazia

Eurostat ha stimato che circa 359 milioni di elettori nei 27 Stati membri dell’Unione Europea saranno chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento europeo tra il 6 e il 9 giugno 2024. Poco meno di 21 milioni saranno first-time voters, cittadini che hanno acquisito il diritto al voto dopo le elezioni del 2019. In Italia, saranno 2,8 milioni.

L’Intelligenza Artificiale debutta come strumento di campagna per le elezioni indiane, con messaggi personalizzati indirizzati ai singoli elettori e voci clonate dei politici in telefonate gestite da chatbot. Elon Musk, durante il Breakthrough Prize 2024, ha risposto a domande sui possibili condizionamenti dell’IA sull’espressione di voto, richiamando alla memoria la vicenda Cambridge Analytica, che ha utilizzato dati Facebook di milioni di cittadini per disegnare modelli di persuasione.

Il microtargeting politico e la profilazione predittiva sollevano interrogativi sulla democrazia e sulla libertà di voto. L’uso strumentale dell’IA per modificare comportamenti e orientamenti politici può creare bolle informative e polarizzare il voto, deteriorando il dibattito pubblico. Shostana Zuboff ha parlato del “Grande Altro” che esercita dominio tramite potere strumentalizzante.

Il Parlamento europeo ha approvato l’EU Artificial Intelligence Act (AI Act) per regolamentare lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA, tutelando i diritti e salvaguardando la democrazia senza frenare l’innovazione. Tuttavia, rimangono interrogativi su come altri Paesi come Stati Uniti, Cina, Russia e India affronteranno queste sfide.

Bullet Executive Summary

L’Intelligenza Artificiale rappresenta una rivoluzione tecnologica che trasformerà profondamente il mondo del lavoro e la democrazia. È essenziale che la governance dell’IA sia condivisa e democratica, coinvolgendo tutti gli attori sociali, economici e politici. Solo attraverso una collaborazione collettiva possiamo garantire che l’IA diventi una tecnologia al servizio dell’umanità.

Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è il machine learning, ovvero la capacità delle macchine di apprendere dai dati e migliorare le proprie prestazioni nel tempo senza essere esplicitamente programmate. Questo è fondamentale per comprendere come l’IA possa influenzare il lavoro e la democrazia.

Una nozione avanzata di intelligenza artificiale applicabile al tema è il reinforcement learning, un tipo di apprendimento automatico in cui un agente apprende a compiere decisioni ottimali attraverso prove ed errori, ricevendo feedback sotto forma di ricompense o penalità. Questo approccio può essere utilizzato per sviluppare sistemi di IA che supportino decisioni complesse in ambiti come la governance e la regolamentazione.

In conclusione, riflettere sull’Intelligenza Artificiale e il suo impatto sulla democrazia e il lavoro è cruciale per costruire un futuro equo e sostenibile. La partecipazione attiva e consapevole di tutti gli attori sociali è la chiave per garantire che l’IA sia uno strumento al servizio del bene comune.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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