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- 52 esperti nominati dalla Commissione Europea per elaborare il Codice etico sull'IA.
- Il Codice etico dell'UE include otto divieti specifici per garantire il rispetto dei diritti umani.
- Popper ha evidenziato come gli algoritmi applicati alla realtà perdano necessità logica e diventino empiricamente confutabili.
Il dibattito sull’intelligenza artificiale (IA) ha raggiunto un nuovo apice durante il recente G7, con interventi significativi come quello di Papa Francesco. Il professor Francesco Bellino, docente di Bioetica presso la LUM, ha sottolineato la necessità di una conoscenza propedeutica dei modelli matematici per superarli e arrivare a una algor-etica nell’intelligenza artificiale. Questo articolo esplora in dettaglio le implicazioni epistemologiche e etiche della semplificazione algoritmica e del potere tecnocratico, nonché le risposte istituzionali e accademiche a queste sfide.
Il Limite Conoscitivo Predittivo dei Modelli Matematici
La natura epistemologica della semplificazione algoritmica è stata ampiamente dimostrata da Reichenbach, che ha distinto tra geometria come disciplina matematica e scienza fisica. Le proposizioni della geometria come disciplina matematica pura sono implicazioni necessarie da assiomi convenzionalmente posti, prive di valore reale fattuale. Al contrario, le proposizioni della geometria come scienza fisica presuppongono una corrispondenza di uno spazio reale a un sistema di assiomi, corrispondenza verificata solo empiricamente.
Galileo aveva coscienza di questa distinzione. Anche se i calcoli tornano, il filosofo e geometra deve riconoscere i concreti effetti dimostrati in astratto, tenendo conto degli impedimenti della materia. Karl Popper ha ulteriormente esplorato l’applicabilità del calcolo, distinguendo tra proposizioni dell’aritmetica pura e dell’aritmetica applicata. Un calcolo applicato alla realtà perde il carattere di calcolo logico e diventa una teoria descrittiva, empiricamente confutabile.
Le proposizioni dell’aritmetica pura, come “2+2=4”, sono logicamente necessarie e si riferiscono a oggetti astratti. Tuttavia, le proposizioni dell’aritmetica applicata, come gli algoritmi, sono prive di necessità logica e si riferiscono alla realtà, dove “accade sempre qualcosa”. Ad esempio, se mettiamo 2+2 conigli in una sporta, è possibile trovarne presto 7 o 8. Popper aggiunge che, nel mondo reale, le mele non marciscono o lo fanno lentamente, i conigli e i coccodrilli si riproducono, e le condizioni fisiche non sempre si conformano all’operazione di addizione logica o aritmetica.
Joseph Weizenbaum ha affermato che le proprietà dei linguaggi formali e le regole di trasformazione sono puramente sintattiche, descrivendo possibili modi di riordinare stringhe di simboli del linguaggio, indipendentemente dal significato dei simboli al di fuori dello schema del linguaggio stesso. Per quanta intelligenza possa avere un computer, sarà sempre estraneo alle faccende autenticamente umane, eludendo i contesti umani che danno significato reale al linguaggio umano. “Un individuo viene disumanizzato ogni volta che è trattato come qualcosa di meno di una persona nella sua interezza.”
Intelligenza Artificiale: l’intervento dell’Unione Europea
Sul potere tecnocratico è intervenuta l’Unione Europea, che il 18 dicembre 2018 ha pubblicato un Codice etico sull’IA, elaborato da 52 esperti nominati dalla Commissione. Questo Codice si basa su cinque principi fondamentali: autonomia, non-maleficenza, beneficenza, giustizia e comprensibilità. Questi principi hanno portato alla formulazione di otto divieti specifici:
1. Identificare individui senza consenso.
2. Procedere alla profilatura di categorie di soggetti per forze dell’ordine.
3. Giungere a giudizi tramite algoritmi senza possibilità di revisione umana.
4. Impedire all’individuo di rivedere decisioni automatizzate.
5. Interrompere processi che possono causare danni fisici o psicologici.
6. Non consentire agli sviluppatori dell’algoritmo di modificare il codice in caso di errore.
7. Manipolare persone con “allucinazioni sociali”.
8. Creare sistemi autocoscienti o coscienze artificiali.
Questi divieti rappresentano un tentativo di regolamentare l’uso dell’IA in modo che rispetti i diritti umani e promuova il bene comune.
Intelligenza Artificiale e Algor-etica
La sfida etica consiste nell’umanizzare la tecnica senza macchinizzare l’uomo. Il concetto di algor-etica, proposto da Benanti, suggerisce che le macchine dovrebbero essere un supporto per l’uomo e il bene comune, senza sostituire l’umano. Gli algoritmi devono includere valori etici oltre a quelli numerici. Questo implica la necessità di indicare valori etici attraverso valori numerici nell’algoritmo, contaminando l’informatica con l’etica.
L’algor-etica rappresenta un tentativo di codificare principi e norme etiche in un linguaggio comprensibile e utilizzabile dalle macchine. L’IA è una rivoluzione in corso, e c’è bisogno di tempo per pensare a un’algor-etica che possa guidare il suo sviluppo in modo etico e responsabile.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il dibattito sull’intelligenza artificiale e la sua regolamentazione etica è più rilevante che mai. La distinzione tra modelli matematici puri e applicati, come evidenziato da Reichenbach e Popper, sottolinea i limiti epistemologici degli algoritmi. L’intervento dell’Unione Europea con il suo Codice etico rappresenta un passo importante verso la regolamentazione dell’IA, ma la vera sfida risiede nell’umanizzare la tecnica attraverso l’algor-etica.
*Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale si basa su algoritmi che possono apprendere dai dati e migliorare le loro prestazioni nel tempo. Tuttavia, questi algoritmi devono essere progettati e utilizzati in modo etico per evitare conseguenze negative.
Nozione avanzata di intelligenza artificiale:* L’algor-etica rappresenta un approccio avanzato che cerca di integrare valori etici direttamente nei processi decisionali degli algoritmi. Questo richiede una comprensione profonda sia della tecnologia che delle implicazioni etiche, e rappresenta una delle sfide più complesse e importanti nel campo dell’IA.
Questa riflessione ci invita a considerare non solo le potenzialità dell’IA, ma anche le responsabilità che ne derivano, stimolando una riflessione personale su come possiamo contribuire a un futuro in cui la tecnologia e l’etica coesistano armoniosamente.
- Sito ufficiale dell'Unione Europea sulla strategia per l'intelligenza artificiale
- Sito ufficiale dell'Unione Europea sull'approccio all'intelligenza artificiale, fonte ufficiale per approfondire la strategia europea sull'IA
- Dichiarazione dei ministri del G7 sull'industria, tecnologia e digitale, importante per approfondire la posizione del G7 sull'intelligenza artificiale
- Sito ufficiale della LUM, Libera Università Mediterranea, dove il Prof. Francesco Bellino insegna Bioetica e Filosofia morale, per approfondire sulla sua attività accademica