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- Il 2 agosto 2025 è la scadenza per gli Stati membri per designare le autorità di vigilanza.
- Sanzioni fino al 7% del fatturato annuo globale per violazioni relative alle applicazioni di IA vietate.
- Classificazione dei rischi in quattro categorie con requisiti specifici per ciascuna.
Oggi, 2 agosto 2024, entra in vigore la legge europea sull’intelligenza artificiale (AI Act), rappresentando il primo regolamento globale e completo sull’intelligenza artificiale. Questa normativa è stata concepita per garantire che l’IA sviluppata e utilizzata nell’Unione Europea sia affidabile e che vengano tutelati i diritti fondamentali delle persone. Il regolamento mira a creare un mercato interno armonizzato per l’IA nell’UE, incoraggiando l’adozione della tecnologia e creando un ambiente favorevole all’innovazione e agli investimenti.
Classificazione dei rischi e requisiti di conformità
La legge sull’IA introduce una definizione lungimirante di intelligenza artificiale, basata su un approccio alla sicurezza dei prodotti e al rischio. I sistemi di IA sono classificati in quattro categorie di rischio:
1. *Rischio minimo: La maggior parte dei sistemi di IA, come i sistemi di raccomandazione e i filtri antispam, rientrano in questa categoria. Questi sistemi non sono soggetti a obblighi specifici, ma le aziende possono adottare volontariamente codici di condotta aggiuntivi.
2. Rischio specifico di trasparenza: I sistemi di IA come i chatbot devono comunicare chiaramente agli utenti che stanno interagendo con una macchina. I contenuti generati dall’IA, come i falsi profondi, devono essere etichettati come tali.
3. Rischio elevato: I sistemi di IA ad alto rischio devono soddisfare requisiti rigorosi, tra cui sistemi di mitigazione del rischio, elevata qualità dei set di dati, registrazione delle attività, documentazione dettagliata, informazioni chiare per gli utenti, supervisione umana e un elevato livello di robustezza e sicurezza informatica. Questi sistemi includono quelli utilizzati per assunzioni, valutazioni di prestiti e gestione di robot.
4. Rischio inaccettabile*: I sistemi di IA che rappresentano una minaccia ai diritti fondamentali saranno vietati. Questo include sistemi che manipolano il comportamento umano per aggirare il libero arbitrio degli utenti, come i giocattoli con assistenza vocale che incoraggiano comportamenti pericolosi nei minori, e i sistemi di “social scoring” utilizzati da governi e aziende.
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Applicazione e attuazione delle norme
Gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino al 2 agosto 2025 per designare le autorità nazionali competenti che vigileranno sull’applicazione delle norme per i sistemi di IA e le attività di sorveglianza del mercato. L’Ufficio AI della Commissione Europea sarà l’organo chiave per l’attuazione della legge sull’IA nell’UE e per l’applicazione delle norme per i modelli di IA per uso generale. Tre organi consultivi sosterranno l’attuazione delle norme: il Comitato europeo per l’intelligenza artificiale, un gruppo scientifico di esperti indipendenti e un forum consultivo delle parti interessate.
Le aziende che non rispetteranno le regole saranno multate. Le multe potrebbero arrivare fino al 7% del fatturato annuo globale per violazioni relative alle applicazioni di IA vietate, al 3% per violazioni di altri obblighi e all’1,5% per la fornitura di informazioni non corrette.
Impatto e obiettivi della legge sull’IA
La legge sull’IA è il primo quadro giuridico globale sull’intelligenza artificiale a livello mondiale. L’obiettivo delle nuove norme è promuovere un’IA affidabile in Europa e nel mondo, garantendo che i sistemi di IA rispettino i diritti fondamentali, la sicurezza e i principi etici, affrontando i rischi dei modelli di IA potenti e di grande impatto. La legislazione mira a ridurre gli oneri amministrativi e finanziari per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI), e fa parte di un pacchetto più ampio di misure politiche a sostegno dello sviluppo di un’IA affidabile.
Margrethe Vestager, vicepresidente dell’esecutivo comunitario, ha dichiarato: “L’intelligenza artificiale ha il potenziale per cambiare il modo in cui lavoriamo e viviamo e promette benefici per i cittadini, la società e l’economia europea. L’approccio europeo alla tecnologia mette i cittadini al primo posto e garantisce che i diritti di tutti siano preservati.”
Bullet Executive Summary
L’entrata in vigore della legge europea sull’intelligenza artificiale rappresenta un momento storico per l’Unione Europea e per il mondo intero. Questa normativa pionieristica non solo stabilisce un quadro giuridico uniforme per lo sviluppo e l’uso dei sistemi di IA, ma promuove anche un’IA antropocentrica e affidabile, proteggendo la salute, la sicurezza e i diritti fondamentali dei cittadini europei. La legge introduce un approccio basato sul rischio, classificando i sistemi di IA in quattro categorie e imponendo requisiti rigorosi per quelli ad alto rischio. Le aziende dovranno adeguarsi a queste nuove norme entro i prossimi due anni, con sanzioni severe per chi non rispetterà le regole.
In conclusione, l’AI Act rappresenta un passo avanti significativo nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, posizionando l’Europa come leader nello sviluppo etico e sostenibile delle tecnologie di IA. Questo regolamento non solo protegge i diritti dei cittadini, ma crea anche un ambiente favorevole all’innovazione e agli investimenti, promuovendo la fiducia nell’IA. La legge sull’IA è un esempio di come la regolamentazione possa stimolare l’innovazione, garantendo al contempo la sicurezza e la protezione dei diritti fondamentali.
- Pagine della Commissione Europea dedicate all'intelligenza artificiale, con informazioni sulla strategia dell'UE per l'IA e le relative norme e politiche
- Il sito dell'Alleanza Europea sull'Intelligenza Artificiale, iniziativa della Commissione Europea per stabilire un dialogo aperto sulla politica dell'Intelligenza Artificiale in Europa.