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Il convegno in Vaticano rivela nuove regole per l’intelligenza artificiale

Durante il convegno in Vaticano, Alberto Barachini ha evidenziato l'importanza di regolamentare l'IA per garantire la libertà di espressione e tutelare l'informazione creativa.
  • Il convegno ha sottolineato l'importanza di un approccio umanocentrico all'IA.
  • Il ddl sull'IA approvato ad aprile prevede aggravanti per i deepfake e l'identificazione chiara dei contenuti prodotti con IA.
  • Il 40% degli editori utilizza motori di ricerca, e questa tendenza è destinata a crescere.

Il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, ha recentemente partecipato a un convegno in Vaticano intitolato “L’algoritmo al servizio dell’uomo. Comunicare nell’epoca dell’intelligenza artificiale”. Durante il suo intervento, Barachini ha sottolineato l’importanza di garantire che l’intelligenza artificiale (IA) sia una frontiera di libertà e non una schiavitù dagli algoritmi. Ha evidenziato che la libertà può essere garantita solo attraverso alcune regole, e la differenza sta nel costruirle insieme.

Barachini ha anche menzionato che la relazione presentata durante il convegno è stata sottoposta a filigranatura e posta su blockchain per garantire unicità e autenticità. Questo approccio innovativo è stato adottato da diverse agenzie, come l’Adnkronos, che stanno lavorando sulla marcatura temporale del contenuto. L’obiettivo è creare un processo armonico per la tutela della libertà di espressione.

La Necessità di Regolamentare l’Intelligenza Artificiale

Il sottosegretario Barachini ha ribadito che la regolamentazione dell’intelligenza artificiale è essenziale non solo per l’editoria, ma anche come presidio della democrazia. Ha spiegato che è fondamentale sostenere l’informazione creativa e originale e tutelarla dai rischi dell’innovazione senza sovra-regolare.

Barachini ha sottolineato che l’Italia partecipa attivamente al tavolo per l’IA Act e ha già approvato un disegno di legge (ddl) ad aprile, che è stato recentemente assegnato all’iter parlamentare. Questo ddl tutela il copyright e prevede l’identificazione chiara se un prodotto è realizzato con IA, applicando anche aggravanti per i deepfake. Ha evidenziato che molti cittadini italiani non sanno distinguere tra contenuto artificiale e non artificiale, e che è necessario educare il pubblico su questi temi.

Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’Informazione

Durante il convegno, Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata del Gruppo 24 Ore, ha evidenziato l’importanza di un approccio umanocentrico all’intelligenza artificiale. Ha sottolineato che è scorretto arrivare a contenuti IA al 100% e che è fondamentale mantenere un presidio umano in tutte le fasi del processo. Il Gruppo 24 Ore ha adottato un codice per l’adozione dell’intelligenza artificiale con sei punti, che sarà condiviso anche all’esterno.

Cartia d’Asero ha anche parlato dei rischi di violazione del copyright e della capacità dell’IA di influenzare momenti elettorali, mettendo a rischio la democrazia. Ha ricordato che il 40% degli editori utilizza motori di ricerca e che questa tendenza è destinata a crescere, rendendo difficile restare fuori dal mondo dell’intelligenza artificiale.

Il Futuro dell’Intelligenza Artificiale e l’Iter Parlamentare

Barachini ha parlato dell’importanza di un esame condiviso e rapido in Parlamento sul ddl relativo all’intelligenza artificiale. Ha sottolineato che l’ecosistema dell’editoria deve essere salvaguardato e che è necessario investire e formare i giovani per il futuro professionale. Ha ricordato che con l’avvento del web non si erano comprese appieno le implicazioni per l’informazione e che l’intelligenza artificiale potrebbe avere un impatto simile.

Ha anche menzionato il rischio di dumping tra l’Europa e il resto del mondo, con paesi come gli Stati Uniti, la Cina e la Gran Bretagna che hanno investito di più in IA, mentre il vecchio continente è rimasto indietro.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il convegno in Vaticano ha messo in luce l’importanza di regolamentare l’intelligenza artificiale per garantire la libertà di espressione e tutelare l’informazione creativa. Il sottosegretario Barachini ha sottolineato la necessità di un approccio umanocentrico e di un esame condiviso e rapido in Parlamento sul ddl relativo all’IA. Mirja Cartia d’Asero ha evidenziato i rischi di violazione del copyright e l’influenza dell’IA sui momenti elettorali.

L’intelligenza artificiale rappresenta una sfida e un’opportunità per il futuro dell’editoria e della democrazia. È fondamentale educare il pubblico e investire nella formazione dei giovani per garantire un futuro professionale sostenibile. La regolamentazione dell’IA è essenziale per evitare rischi e garantire un’informazione di qualità.

Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale si riferisce alla capacità delle macchine di eseguire compiti che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana, come il riconoscimento vocale, la traduzione linguistica e la presa di decisioni.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale: Il deep learning è una sottocategoria dell’apprendimento automatico che utilizza reti neurali artificiali con molti strati (reti profonde) per analizzare grandi quantità di dati. Questo approccio è alla base di molte applicazioni avanzate di IA, come il riconoscimento delle immagini e la traduzione automatica.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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