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- Anwar Ibrahim ha dichiarato al Festival Turath Islami la necessità di un'IA che rifletta i valori del 'turath islam'.
- La Cina ha sviluppato una versione di ChatGPT conforme alla linea del Partito Comunista Cinese.
- Elon Musk propone una nuova IA generativa con contenuti meno politicamente corretti, evidenziando che ogni IA è condizionata dai suoi creatori.
Il primo ministro malese, Anwar Ibrahim, ha recentemente sollevato una questione di grande rilevanza nel panorama dell’intelligenza artificiale (IA): la necessità di sviluppare tecnologie conformi ai valori islamici. Durante il Festival Turath Islami, tenutosi nello Stato di Selangor dal 26 maggio al 2 giugno, Anwar ha sottolineato l’importanza di integrare i principi dell’eredità intellettuale islamica nello sviluppo dell’IA, per evitare che questa sia completamente dominata da modelli e valori occidentali.
Il Contesto e le Dichiarazioni del Premier Malese
Anwar Ibrahim ha dichiarato che il settore dell’intelligenza artificiale non deve essere utilizzato esclusivamente secondo il modello occidentale, ma deve riflettere i valori del “turath islam”, l’eredità intellettuale d’oro dell’Islam. Ha evidenziato come le competenze e il progresso dell’IA debbano essere riempiti con i tesori di conoscenza dell’eredità islamica, utilizzando questo corpus per sviluppare una tecnologia che vada di pari passo con l’adab islamico e l’akhlak, riferimenti alla moralità e alle pratiche islamiche.
Il premier ha espresso preoccupazione per il fatto che i valori della tecnologia possano fare riferimento esclusivamente al pensiero occidentale, sottolineando la necessità di includere la tradizione intellettuale islamica nell’applicazione dell’IA nei paesi musulmani. Questo per evitare che tali paesi si allontanino dal loro sistema di valori morali islamici.
Le Implicazioni Globali e le Risposte Internazionali
La questione sollevata da Anwar Ibrahim non è isolata. La Cina, ad esempio, ha già sviluppato una propria versione di ChatGPT, conforme alla linea del Partito Comunista Cinese, che evita di esplorare eventi storici controversi come quelli di Piazza Tienanmen nel 1989. Anche all’interno del mondo occidentale, vi è una competizione ideologica sulla natura dell’IA. ChatGPT, ad esempio, è stata criticata per essere troppo politicamente corretta, mentre altre piattaforme come Gemini di Google hanno dato risposte più grottesche.
Elon Musk ha proposto di presentare una propria intelligenza artificiale generativa con contenuti meno politicamente corretti, sottolineando che non esiste un’IA neutrale priva di pregiudizi. Ogni IA è condizionata da chi la commissiona, la programma e la addestra. Un esperimento del quotidiano La Repubblica ha rivelato che ChatGPT, messa di fronte a un test pre-elettorale, ha mostrato un’affinità maggiore con il Partito Democratico rispetto ad altre formazioni politiche italiane.
Le Sfide e le Opportunità per l’IA Islamica
L’iniziativa del premier malese di promuovere un’IA conforme ai valori islamici presenta sia sfide che opportunità. Esistono già applicazioni di intelligenza artificiale musulmane, utilizzate per consultare rapidamente il Corano, ma non basta. Molte risposte fornite dai programmi gratuiti online a domande su temi scabrosi come i diritti delle donne, altre religioni, l’ateismo, Maometto, la Bibbia e Gesù Cristo, potrebbero sconvolgere l’utente musulmano.
Inoltre, la rappresentazione di immagini è un altro punto critico, poiché per la religione islamica è vietato rappresentare Dio. Questo potrebbe spingere il mondo islamico a sviluppare propri programmi, lontani dai modelli utilizzati in Occidente. Il premier ha elogiato il governo locale di Selangor per l’organizzazione del Festival Turath Islami e per gli sforzi nel mantenere la tradizione e diffondere la conoscenza attraverso i collegi islamici e i mentori.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la questione sollevata dal premier malese Anwar Ibrahim evidenzia la complessità e la necessità di un’intelligenza artificiale che rispetti i valori culturali e morali dei diversi contesti in cui viene applicata. L’IA non è mai neutrale e riflette inevitabilmente i pregiudizi e le intenzioni di chi la sviluppa e la utilizza. Questo solleva importanti domande etiche e pratiche su come garantire che l’IA sia equa e rispettosa delle diverse tradizioni culturali e religiose.
Nozione base di intelligenza artificiale: L’IA è un campo della scienza informatica che si occupa della creazione di sistemi in grado di svolgere compiti che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana, come il riconoscimento vocale, la traduzione linguistica e il processo decisionale.
Nozione avanzata di intelligenza artificiale: Gli algoritmi di apprendimento automatico, una sottocategoria dell’IA, sono progettati per migliorare le loro prestazioni nel tempo attraverso l’analisi di grandi quantità di dati. Tuttavia, questi algoritmi possono incorporare e amplificare i pregiudizi presenti nei dati di addestramento, rendendo cruciale la supervisione umana per garantire equità e trasparenza.
La riflessione personale che emerge è che, mentre l’IA offre enormi potenzialità, è essenziale che il suo sviluppo e la sua applicazione siano guidati da principi etici e culturali che rispettino la diversità umana.