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La nuova legge europea sull’IA: come cambierà l’innovazione e la sicurezza

Scopri i dettagli della nuova normativa sull'intelligenza artificiale in Europa e come influenzerà PMI e startup, promuovendo un uso sicuro e responsabile della tecnologia.
  • La legge entrerà in vigore completamente entro agosto 2026, con alcune disposizioni attive già nei prossimi mesi.
  • Introduzione di una scala di rischio a 4 livelli per le applicazioni di IA, dal minimo all'inaccettabile.
  • Severe sanzioni per le violazioni, con multe fino al 7% del fatturato globale annuo o 35 milioni di euro.

Il primo agosto 2024 segna una data storica per l’Unione Europea con l’entrata in vigore della nuova legge sull’intelligenza artificiale. Questo regolamento, definito dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, come un “quadro pionieristico per un’intelligenza artificiale innovativa e sicura”, rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione di una tecnologia che sta rapidamente trasformando il mondo.

In un post su X, von der Leyen ha sottolineato l’importanza di questa nuova legislazione, affermando che essa “promuoverà lo sviluppo dell’IA in Europa e fornirà sostegno alle PMI e alle startup europee per competere nel mercato delle soluzioni di intelligenza artificiale all’avanguardia”. Questo regolamento mira a vietare pratiche inaccettabili di intelligenza artificiale, garantendo al contempo il controllo umano e un uso responsabile della tecnologia.

Il regolamento è stato approvato con un voto plebiscitario dal Parlamento Europeo il 13 marzo scorso, e sarà applicabile entro il primo agosto 2026. Tuttavia, alcune disposizioni entreranno in vigore prima, come i divieti di pratiche proibite, che scatteranno dopo sei mesi, e i codici di condotta, che saranno applicabili dopo nove mesi. Le norme generali sulla governance dell’IA entreranno in vigore dopo dodici mesi, mentre gli obblighi per i sistemi ad alto rischio saranno posticipati di un altro anno, con l’applicazione completa prevista dopo trentasei mesi.

La Scala di Rischio dell’Intelligenza Artificiale

Il nuovo regolamento introduce una scala di rischio per le applicazioni di intelligenza artificiale, suddivisa in quattro livelli: minimo, limitato, alto e inaccettabile. I sistemi a rischio limitato saranno soggetti a obblighi di trasparenza leggeri, come la divulgazione del contenuto generato dall’IA. Per i sistemi ad alto rischio, è prevista una valutazione dell’impatto sui diritti fondamentali prima dell’immissione sul mercato, l’obbligo di registrarsi nella banca dati UE e la definizione di requisiti sui dati e sulla documentazione tecnica per dimostrare la conformità dei prodotti.

Il livello inaccettabile vieta sistemi di manipolazione cognitiva del comportamento, la raccolta non mirata di immagini facciali da Internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso per database di riconoscimento facciale, il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro e negli istituti scolastici, l’assegnazione di ‘punteggio sociale’ e la categorizzazione biometrica per dedurre dati sensibili come quelli religiosi o sessuali. Inoltre, sono vietati i casi di polizia predittiva.

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Eccezioni e Governance dei Modelli di Fondazione

Il regolamento prevede anche una procedura di emergenza che consente alle forze dell’ordine di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale ad alto rischio senza aver superato la procedura di valutazione, dialogando con un meccanismo di tutela dei diritti fondamentali. Sono previste deroghe per l’uso di sistemi di identificazione biometrica a distanza in tempo reale in spazi accessibili al pubblico, previa autorizzazione giudiziaria per elenchi di reati definiti. L’utilizzo ‘post-remoto’ è consentito per la ricerca mirata di persone condannate o sospettate di reati gravi, in tempo reale e “limitato nel tempo e nel luogo” per ricerche mirate di vittime di rapimento, traffico o sfruttamento sessuale, e per la prevenzione di minacce terroristiche.

Tra le nuove disposizioni, è stato istituito un ufficio ad hoc sull’IA presso la Commissione Europea per supervisionare i sistemi di intelligenza artificiale per scopi generali integrati in sistemi ad alto rischio. Questo ufficio sarà affiancato da un forum consultivo per le parti interessate, che includerà rappresentanti delle industrie, delle PMI, delle startup, della società civile e del mondo accademico.

Innovazione e Sanzioni

Per sostenere l’innovazione, il regolamento prevede la creazione di sandbox regolamentari, ambienti di prova controllati per lo sviluppo, la sperimentazione e la convalida di sistemi innovativi in condizioni reali. Questo approccio mira ad alleggerire l’onere amministrativo per le piccole imprese e a proteggerle dalle pressioni degli attori dominanti del mercato. Inoltre, il regolamento prevede azioni di sostegno e deroghe “limitate e specificate”.

In caso di violazione del regolamento, le sanzioni possono essere severe. Le persone fisiche o giuridiche possono presentare reclami all’autorità di vigilanza del mercato competente. Le violazioni possono comportare multe che variano dal 7% del fatturato globale annuo dell’azienda o 35 milioni di euro per violazioni delle applicazioni vietate, al 3% del fatturato o 15 milioni di euro per violazioni degli obblighi di legge, e all’1,5% del fatturato o 7,5 milioni di euro per la fornitura di informazioni non corrette. Massimali proporzionati saranno applicati per le piccole e medie imprese e le startup.

Bullet Executive Summary

L’entrata in vigore della nuova legge sull’intelligenza artificiale rappresenta un momento cruciale per l’Unione Europea. Questo regolamento non solo stabilisce un quadro normativo pionieristico per garantire un uso sicuro e responsabile dell’IA, ma promuove anche l’innovazione e il sostegno alle PMI e alle startup europee. La scala di rischio introdotta dal regolamento e le severe sanzioni previste per le violazioni dimostrano l’impegno dell’UE a proteggere i diritti fondamentali dei cittadini e a prevenire l’uso improprio della tecnologia.

L’intelligenza artificiale, una branca dell’informatica che si occupa della creazione di sistemi capaci di svolgere compiti che normalmente richiedono intelligenza umana, come il riconoscimento vocale e visivo, la traduzione linguistica e il processo decisionale, è al centro di questa nuova legislazione. La regolamentazione dell’IA è essenziale per garantire che queste tecnologie siano sviluppate e utilizzate in modo etico e responsabile.

Inoltre, la nozione avanzata di “modelli di fondazione” nell’intelligenza artificiale, che si riferisce a modelli di IA generativa addestrati su ampi spettro di dati generalizzati senza etichette, rappresenta una sfida significativa per la regolamentazione. Questi modelli, che includono tecnologie come GPT-3, devono rispettare obblighi di trasparenza prima di essere immessi sul mercato, garantendo che siano utilizzati in modo sicuro e responsabile.

In conclusione, la nuova legge sull’intelligenza artificiale dell’UE rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente normativo che promuova l’innovazione e protegga i diritti fondamentali dei cittadini. Questo regolamento non solo stabilisce standard elevati per l’uso dell’IA, ma crea anche un quadro di riferimento per il futuro sviluppo e l’adozione di queste tecnologie in Europa.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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