Company name: Dynamic Solutions s.r.l.
Address: VIA USODIMARE 3 - 37138 - VERONA (VR) - Italy

E-Mail: [email protected]

Le 5 innovazioni del nuovo trattato europeo sull’intelligenza artificiale

Il Consiglio d'Europa ha adottato la prima convenzione giuridicamente vincolante sul ciclo di vita dei sistemi di IA, promuovendo i diritti umani e la democrazia
  • Il trattato può essere ratificato da Paesi extraeuropei e definisce un quadro giuridico per l'intero ciclo di vita dei sistemi di IA.
  • Il disegno di legge enfatizza la sicurezza, la protezione dei dati personali e la trasparenza nell'utilizzo dei sistemi di IA.
  • L'AI Act europeo entrerà in vigore entro due anni e mira a garantire la libera circolazione dei beni e servizi basati su IA.
  • La legge italiana sull'IA prevede controlli periodici sui sistemi di IA in ambito sanitario per minimizzare i rischi di errori.

Il 17 maggio 2024 segna una data storica per il panorama dell’intelligenza artificiale. I ministri degli Esteri dei Paesi membri del Consiglio d’Europa, riuniti a Strasburgo, hanno adottato il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante che regola i diritti umani, lo stato di diritto e la democrazia nell’uso dei sistemi di intelligenza artificiale. Questo trattato, che può essere ratificato anche da Paesi extraeuropei, “definisce un quadro giuridico per l’intero ciclo di vita dei sistemi di IA e affronta i rischi associati, promuovendo l’innovazione responsabile”, come dichiarato dal Consiglio d’Europa.

La convenzione è un trattato globale e il primo nel suo genere, destinato a garantire che l’intelligenza artificiale rispetti i diritti delle persone. La segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic, ha affermato che la convenzione sarà aperta alla firma degli Stati a Vilnius il 5 settembre, in occasione della conferenza dei ministri della giustizia.

L’Intelligenza Artificiale e la sua dimensione antropocentrica

L’intelligenza artificiale deve lasciare l’uomo al centro. Questo è il principio cardine del disegno di legge sull’intelligenza artificiale, che enfatizza la trasparenza, la proporzionalità, la sicurezza, la protezione dei dati personali, la riservatezza, l’accuratezza, la non discriminazione, la parità dei sessi e la sostenibilità. Lo sviluppo dell’IA deve essere garantito attraverso processi che assicurino la correttezza, l’attendibilità, la sicurezza e la qualità.

L’articolo 3 del disegno di legge, nella sua versione bollinata dalla Ragioneria dello Stato e in attesa della firma del Presidente della Repubblica, dispone che l’utilizzo dell’IA non deve pregiudicare lo svolgimento democratico della vita istituzionale e politica. I sistemi e i modelli di IA devono essere sviluppati e applicati nel rispetto dell’autonomia decisionale dell’uomo, prevenendo il danno e garantendo la conoscibilità e la spiegabilità delle decisioni.

Il testo di legge sottolinea l’importanza della sicurezza e della trasparenza dei sistemi di IA, evidenziando che l’uso dell’IA non deve pregiudicare la libertà di espressione, il pluralismo dei mezzi di comunicazione e la riservatezza dei dati personali. La legge promuove la creazione di un mercato dell’IA equo e competitivo, sostenendo l’innovazione e la sovranità tecnologica dell’Italia.

AI Act: Europa, leader mondiale nello sviluppo di un’intelligenza artificiale affidabile ed etica

L’AI Act, approvato dal Parlamento europeo il 13 marzo scorso, rappresenta la normativa più avanzata in materia di intelligenza artificiale e sarà efficace negli Stati membri dell’Unione Europea entro due anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L’obiettivo del legislatore europeo è istituire regole armonizzate per promuovere lo sviluppo, l’uso e l’adozione di modelli di IA nel mercato interno, garantendo la protezione degli interessi pubblici, della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali.

L’AI Act definisce chiaramente cosa si intende per “sistema di intelligenza artificiale” e distingue tra tre principali tipologie di tecniche e approcci: apprendimento automatico, approcci basati sulla logica e sulla conoscenza, e approcci statistici. Questa definizione garantisce certezza del diritto e flessibilità per adeguarsi ai futuri sviluppi tecnologici.

Il regolamento europeo mira a garantire la libera circolazione transfrontaliera di beni e servizi basati sull’IA, impedendo agli Stati membri di imporre restrizioni allo sviluppo, alla commercializzazione e all’uso di sistemi di IA, salvo espressa autorizzazione del regolamento stesso. Tuttavia, l’AI Act riconosce anche i notevoli rischi potenziali associati ai sistemi di IA, come pregiudizi materiali e immateriali, e la necessità di proteggere il diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali.

Come tutelare l’ingegno umano di fronte all’AI

Il progresso tecnologico e l’innovazione sono inevitabili, ma è fondamentale individuare uno spazio adeguato per le nuove tecnologie all’interno dell’ordinamento giuridico, salvaguardando l’innovazione e prevenendo vuoti di tutela. Il recente disegno di legge sull’intelligenza artificiale approvato dal Consiglio dei ministri italiano il 23 aprile scorso conferma una visione “umano-centrica” nell’interpretazione e nell’utilizzo dei sistemi e modelli innovativi di IA.

Questo disegno di legge non si sovrappone all’AI Act, ma accompagna il quadro regolatorio europeo, integrandolo con disposizioni specifiche per il contesto italiano. La legge prevede che i sistemi di IA in ambito sanitario siano periodicamente verificati e aggiornati per minimizzare i rischi di errori, garantendo la massima affidabilità e sicurezza. In ambito lavorativo, l’IA è vista come uno strumento per migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l’integrità psicofisica dei lavoratori e aumentare la produttività.

Un Osservatorio sull’adozione dell’IA nel mondo del lavoro è stato istituito con il compito di monitorare l’impatto della tecnologia e promuovere la formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro. La sicurezza nazionale e la cybersicurezza sono pilastri fondamentali del disegno di legge, che prevede l’uso dell’IA per rafforzare la resilienza del Paese contro tentativi di alterazione e garantire un approccio basato sul rischio.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il panorama dell’intelligenza artificiale sta vivendo una fase di regolamentazione e sviluppo senza precedenti. La convenzione del Consiglio d’Europa e l’AI Act europeo rappresentano passi significativi verso un’IA che rispetti i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. L’Italia, con il suo disegno di legge, si posiziona all’avanguardia nello sviluppo di una tecnologia che pone l’uomo al centro, garantendo sicurezza, trasparenza e innovazione.

Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di apprendimento supervisionato, una tecnica in cui un modello viene addestrato su un set di dati etichettati per fare previsioni o prendere decisioni. Questo approccio è fondamentale per garantire che i sistemi di IA siano accurati e affidabili.

Una nozione avanzata di intelligenza artificiale applicabile al tema dell’articolo è il ragionamento simbolico, che utilizza rappresentazioni formali della conoscenza e regole logiche per dedurre nuove informazioni. Questo metodo è cruciale per sviluppare sistemi di IA che possano spiegare le loro decisioni in modo comprensibile agli esseri umani, garantendo trasparenza e fiducia.

Riflettendo su questi sviluppi, è evidente che l’intelligenza artificiale ha il potenziale per trasformare profondamente la nostra società. Tuttavia, è essenziale che questa trasformazione avvenga in modo etico e responsabile, con un’attenzione costante ai diritti e alle libertà fondamentali.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
1
0
Ci interessa la tua opinione, lascia un commento!x