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- L'AI Act e gli standard ISO/IEC 42001:2023 e UNI CEI EN ISO/IEC 23894:2024 forniscono un quadro normativo per una gestione responsabile dell'AI.
- La certificazione ISO 42001 permette alle aziende di comunicare processi etici e sicuri agli stakeholder, garantendo il controllo dei rischi legati all'AI.
- L'adozione di sistemi di gestione certificati può aiutare a mitigare rischi come pregiudizi, sicurezza dei dati e responsabilità aziendali.
L’adozione dell’Intelligenza Artificiale (AI) rappresenta un’opportunità straordinaria per le aziende, ma comporta anche rischi significativi. Massimo Alvaro, amministratore delegato per l’Italia di DNV Business Assurance, sottolinea l’importanza di una gestione responsabile dell’AI, evidenziando i rischi legati alla sua implementazione. Tra questi, i pregiudizi e i bias concettuali, le responsabilità interne non chiaramente definite e la sicurezza dei dati.
Per mitigare questi rischi, DNV propone due strade: una legislativa e l’altra tecnica. L’AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, rappresenta un passo avanti verso una regolamentazione necessaria. Parallelamente, esistono standard tecnici come l’ISO/IEC 42001:2023 e la UNI CEI EN ISO/IEC 23894:2024, che definiscono requisiti e indirizzi operativi per una gestione responsabile ed etica dell’AI.
Pregiudizi, sicurezza, tutela della privacy: i rischi da affrontare
Le aziende che implementano l’AI devono affrontare una serie di rischi. Tra questi, i pregiudizi e le ingiustizie che possono derivare da dati incoerenti, la difficoltà di risalire alle responsabilità in caso di problemi, e la vulnerabilità agli attacchi hacker. Inoltre, la gestione di grandi quantità di dati solleva preoccupazioni per la privacy e la sicurezza. L’impatto ambientale dell’AI, dovuto all’elevato consumo energetico, è un altro aspetto da considerare.
La complessità dell’AI rende arduo capire completamente il suo funzionamento, restringendo la capacità di controllo. Le considerazioni etiche sono fondamentali, soprattutto in contesti come i veicoli autonomi, dove la sicurezza delle persone deve essere una priorità. L’AI può anche modificare le mansioni e i ruoli aziendali, richiedendo una gestione attenta e lungimirante.
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Quali strumenti mettere in campo per essere compliant
Per mitigare i rischi legati all’AI, le aziende possono adottare strumenti legislativi e normativi. L’AI Act, approvato dal Parlamento Europeo, garantisce sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali, promuovendo l’innovazione. Lo standard ISO/IEC 42001:2023 definisce i requisiti per l’implementazione di un sistema di gestione dell’AI, coprendo tutte le fasi del ciclo di vita dell’AI, dalla progettazione all’implementazione e oltre.
Un sistema di gestione dell’AI certificato permette alle imprese di trarre pieno vantaggio dalle potenzialità dell’AI, mantenendo sotto controllo i rischi. Questo approccio si fonda su pratiche e protocolli destinati a monitorare e migliorare costantemente le prestazioni aziendali. La certificazione ISO 42001 permette alle aziende di comunicare ai propri stakeholder l’adozione di processi per gestire l’innovazione in modo etico, sicuro e responsabile.
La struttura della ISO/IEC 42001:2023
La ISO/IEC 42001:2023 è stata pubblicata per garantire la sicurezza, la tutela, l’equità, la trasparenza, la qualità dei dati e dei sistemi durante tutto il ciclo di vita di un sistema di AI. Questo standard è progettato per integrarsi con altre norme di sistemi di gestione già consolidate, come la ISO/IEC 27001:2022 e la ISO 9001:2015.
La norma è strutturata sulla base dell’Annex SL e fa riferimento alla ISO/IEC 22989:2022 per la terminologia. I requisiti sono suddivisi nei capitoli dal 4° al 10°, coprendo aspetti come il contesto dell’organizzazione, la leadership, la pianificazione, le risorse, la gestione del processo, la valutazione della performance e il miglioramento continuo. L’Annex A elenca 39 controlli che supportano le organizzazioni nel raggiungere gli obiettivi relativi all’uso dell’AI e nell’affrontare le minacce individuate nel processo di valutazione del rischio.
Bullet Executive Summary
L’adozione dell’Intelligenza Artificiale nelle aziende è un’opportunità straordinaria, ma comporta anche rischi significativi. La gestione responsabile dell’AI, attraverso strumenti legislativi e normativi come l’AI Act e lo standard ISO/IEC 42001:2023, è fondamentale per mitigare questi rischi e sfruttare appieno il potenziale dell’AI. Un sistema di gestione dell’AI certificato consente alle aziende di governare i rischi e comunicare ai propri stakeholder l’adozione di processi per gestire l’innovazione in modo etico, sicuro e responsabile.
L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia potente che può migliorare significativamente l’efficienza e la competitività delle aziende. Tuttavia, è essenziale adottare un approccio responsabile e etico per garantire che i benefici dell’AI siano massimizzati e i rischi minimizzati. La certificazione ISO/IEC 42001:2023 rappresenta un passo importante in questa direzione, fornendo un framework completo per la gestione dell’AI in modo sicuro e responsabile.
- Certificazione ISO/IEC 42001 per la gestione responsabile dei sistemi di intelligenza artificiale
- Sito ufficiale dell'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) con la pubblicazione dello standard ISO/IEC 42001:2023 per la gestione dei sistemi di intelligenza artificiale
- Sito ufficiale dell'Ente Italiano di Normazione (UNI) che fornisce informazioni sulla norma UNI CEI EN ISO/IEC 23894:2024 per l'intelligenza artificiale