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- Il 58,7% degli avvocati vede nella tecnologia un'opportunità di miglioramento, secondo l'VIII Rapporto CENSIS sull'avvocatura.
- Nel caso Mata v. Avianca, due avvocati sono stati sanzionati per aver citato precedenti inesistenti suggeriti da ChatGPT.
- La Commissione Nuove Tecnologie della Fédération des Barreaux d’Europe ha pubblicato linee guida per l'utilizzo responsabile dell'IA nel settore legale, a giugno 2023.
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha iniziato a trasformare radicalmente il settore legale, un cambiamento che è stato accolto con sentimenti contrastanti da parte dei professionisti del diritto. Tradizionalmente restii ad abbracciare le innovazioni tecnologiche, molti avvocati stanno ora cavalcando l’onda dell’IA, riconoscendo le opportunità che questa tecnologia può offrire per migliorare l’efficienza e la precisione del loro lavoro.
Martina Domenicali, co-fondatrice e CSO di Lexroom.ai, una piattaforma di ricerca legale basata sull’IA, descrive questo fenomeno come un “cambio di passo deciso”. Lexroom.ai permette agli avvocati di porre quesiti giuridici in linguaggio naturale e ricevere risposte rapide e precise, corredate da fonti pertinenti. Questo rappresenta un cambio di paradigma significativo rispetto ai primi sviluppi tecnologici nel settore legale, come la firma digitale e il contratto digitale, che erano visti come piccoli miglioramenti.
Oggi, il settore legale è più ricettivo al cambiamento, con il 58,7% degli avvocati che vede nella tecnologia un’opportunità di miglioramento piuttosto che una minaccia, secondo l’VIII Rapporto CENSIS sull’avvocatura. Tuttavia, esistono ancora timori riguardo alla possibile sostituzione della figura dell’avvocato da parte degli strumenti IA.
Opportunità e Rischi dell’IA nel Settore Legale
L’IA offre numerose opportunità per il settore legale. I sistemi di IA possono analizzare ingenti quantità di dati e generare previsioni con una precisione e velocità che superano le capacità umane. Questo ha un impatto enorme sulle professioni tradizionali, inclusa quella legale. Ad esempio, i sistemi di IA possono svolgere un ruolo importante nella ricerca giuridica, consentendo agli avvocati di esplorare rapidamente archivi di leggi e sentenze, velocizzando il processo di individuazione e analisi dei precedenti per la trattazione di casi analoghi.
La redazione, revisione e negoziazione di contratti e altri documenti legali può trarre vantaggio dall’utilizzo di sistemi di IA, che possono generare modelli di contratti personalizzati e controllati dall’avvocato, riducendo tempi e costi. Tuttavia, l’utilizzo dei sistemi di IA nel settore legale porta con sé diverse problematiche. Gli strumenti di IA generativa, come ChatGPT, potrebbero generare “allucinazioni” o riportare dati inesistenti, con possibili responsabilità per l’avvocato che si è servito di tali strumenti nei confronti del cliente.
Un altro rischio è l’eventuale “appiattimento” dell’attività di consulenza e assistenza legale, dove l’elemento creativo dell’attività umana potrebbe cedere il passo a un sistema automatizzato. Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati, poiché gli avvocati potrebbero inserire nei prompt dei sistemi di IA informazioni riservate e coperte da segreto professionale, che potrebbero essere processate dal sistema.
Recenti Casi di Applicazione Giudiziaria dei Sistemi di IA
Negli ultimi anni, l’IA è stata al centro dei riflettori in vari casi giudiziari. Nel 2016, nel caso Wisconsin v. Loomis, la Corte Suprema del Wisconsin ha inflitto una pena all’imputato basandosi sui risultati di un software per la valutazione della pericolosità sociale dell’individuo. Più recentemente, ad agosto 2023, nel caso Louboutin v. M/S Shoes Boutique, una risposta fornita da ChatGPT è stata utilizzata come mezzo di prova del carattere distintivo acquisito dal marchio della parte attrice. Tuttavia, la High Court of Delhi ha evidenziato che ChatGPT non può costituire una base giuridica per la soluzione di questioni legali in un procedimento.
Un altro caso noto è quello di Mata v. Avianca, dove due avvocati di New York sono stati sanzionati dalla corte per aver citato precedenti giudiziari suggeriti da ChatGPT, che si sono rivelati inesistenti. Questi esempi sottolineano i rischi associati all’utilizzo indiscriminato di sistemi di IA nel settore legale e la necessità di un monitoraggio attento e di linee guida chiare.
Le Raccomandazioni della Fédération des Barreaux d’Europe (FBE)
Proprio alla luce delle problematiche e dei rischi evidenziati, negli ultimi anni ci sono stati tentativi di porre limiti all’utilizzo dei sistemi di IA nel settore legale attraverso raccomandazioni e linee guida. Negli Stati Uniti, diversi tribunali hanno introdotto obblighi di trasparenza per gli avvocati che utilizzano strumenti di IA generativa, imponendo loro di dichiarare come tali strumenti sono stati utilizzati nella redazione degli atti e di attestare che i risultati generati sono stati sottoposti a revisione umana.
In Europa, la proposta di Regolamento dell’Unione Europea sull’IA qualifica come “ad alto rischio” i sistemi di IA “destinati ad assistere un’autorità giudiziaria nella ricerca e nell’interpretazione dei fatti e del diritto e nell’applicazione della legge ai fatti”. La Commissione Nuove Tecnologie della Fédération des Barreaux d’Europe (FBE) ha pubblicato, nel giugno 2023, un rapporto intitolato “Gli Avvocati Europei Nell’era Di ChatGPT”, che fornisce linee guida per sfruttare le opportunità dei modelli linguistici di grandi dimensioni e dell’IA generativa, e per formare gli avvocati all’utilizzo responsabile e deontologicamente corretto degli strumenti di IA.
Le raccomandazioni della FBE includono la necessità di conoscere il funzionamento e i rischi della tecnologia di IA, di esaminare i termini di servizio stabiliti dai fornitori del sistema IA, e di controllare autonomamente i risultati forniti dalla macchina attraverso analisi, ricerche e verifiche professionali. Inoltre, la FBE raccomanda di prendere precauzioni per proteggere la riservatezza delle informazioni coperte da segreto professionale, evitando l’inserimento dei dati del cliente nei prompt.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore legale, offrendo opportunità significative per migliorare l’efficienza e la precisione del lavoro degli avvocati. Tuttavia, questa trasformazione porta con sé anche rischi e sfide che richiedono un’attenta gestione e regolamentazione. È essenziale che i professionisti del diritto acquisiscano una comprensione approfondita delle tecnologie di IA e delle loro implicazioni, e che le istituzioni forniscono linee guida chiare per un utilizzo responsabile e etico di questi strumenti.
*Nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema: L’IA generativa, come ChatGPT, è un tipo di intelligenza artificiale che utilizza modelli di linguaggio di grandi dimensioni per generare testo simile a quello umano. Questi modelli sono addestrati su vasti insiemi di dati e possono rispondere a domande, scrivere articoli e persino creare contenuti creativi.
Nozione avanzata di intelligenza artificiale applicabile al tema:* Il machine learning supervisionato è una tecnica di IA in cui un modello viene addestrato su un set di dati etichettati, dove l’input e l’output desiderato sono noti. Questo permette al modello di apprendere le correlazioni tra input e output, migliorando la sua capacità di fare previsioni accurate su nuovi dati. Nel contesto legale, questa tecnica può essere utilizzata per analizzare precedenti giuridici e prevedere esiti di casi futuri.
L’adozione dell’IA nel settore legale rappresenta un’opportunità unica per migliorare l’accesso alla giustizia e l’efficienza dei processi legali. Tuttavia, è fondamentale che questa transizione avvenga in modo responsabile, garantendo che i diritti dei clienti siano protetti e che l’elemento umano rimanga centrale nella pratica legale. La riflessione personale che ne deriva è che, mentre abbracciamo le nuove tecnologie, dobbiamo anche preservare i valori fondamentali della professione legale, assicurando che l’IA sia un alleato, non un sostituto, dell’avvocato.