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Scopri i retroscena della disputa tra scarlett johansson e openai

Come la tecnologia stia mettendo alla prova i confini legali e morali delle nostre identità nell'era dell'intelligenza artificiale
  • Scarlett Johansson ha reso noto il suo shock e la sua rabbia per l'uso non autorizzato della sua voce.
  • OpenAI ha affermato che la voce di Sky proviene da una altra attrice, mantenendo segreta la sua identità.
  • Dopo le rimostranze pubbliche, OpenAI ha rimosso Sky dai servizi di ChatGPT.
  • Il GPT-4o, presentato il 13 maggio 2024, è una versione multimodale di ChatGPT.

Il 21 maggio 2024, Scarlett Johansson ha minacciato azioni legali contro OpenAI, accusando la società di aver copiato la sua voce per il chatbot ChatGPT. L’attrice ha dichiarato di essere rimasta scioccata, arrabbiata e incredula quando ha sentito la voce del nuovo assistente vocale, denominato “Sky”, che sembrava essere una riproduzione della sua voce. “Quando l’ho sentita, ero scioccata, arrabbiata e incredula. La voce era così simile alla mia che persino i miei amici stretti non sapevano dire la differenza,” ha affermato Johansson in una nota al Washington Post.

OpenAI, guidata dall’amministratore delegato Sam Altman, ha dichiarato che la voce di Sky non è un’imitazione di Scarlett Johansson, ma è basata sulla voce naturale di un’altra attrice professionista. Tuttavia, la somiglianza con la voce di Johansson ha sollevato molte polemiche e speculazioni, soprattutto dopo che Altman ha pubblicato un post su X con una sola parola: “Her”, in riferimento al film del 2013 in cui Johansson ha dato la voce a un’assistente vocale virtuale.

Le reazioni di Scarlett Johansson e le azioni legali

Scarlett Johansson ha rifiutato l’offerta di Altman di prestare la sua voce per il nuovo aggiornamento di ChatGPT per motivi personali. Tuttavia, due giorni prima della pubblicazione dei primi demo, Altman le ha scritto nuovamente chiedendole di riconsiderare la sua decisione. Johansson ha assunto un consulente legale per chiedere a OpenAI di rimuovere la voce di Sky e di fornire un resoconto dettagliato del processo con cui è stata creata.

Lunedì scorso, dopo le parole di Johansson riprese dai media, OpenAI ha rimosso Sky dagli assistenti vocali di ChatGPT. La società non ha spiegato i motivi della decisione, ma ha specificato che la voce di Sky non era un’imitazione di Scarlett Johansson e che era stata utilizzata la voce naturale di un’altra attrice professionista, senza rivelarne l’identità. Johansson ha dichiarato di essere stupita dalla sfrontatezza di Altman, soprattutto dopo che quest’ultimo ha presentato l’aggiornamento con un post su X accompagnato dalla scritta “Her”.

Il contesto e le implicazioni nel panorama dell’intelligenza artificiale

La controversia tra Scarlett Johansson e OpenAI rappresenta un caso di scuola nel panorama delle dispute legali legate all’intelligenza artificiale. Negli ultimi anni, le questioni di diritto d’autore e di tutela dell’immagine sono diventate sempre più rilevanti, soprattutto con l’avvento delle tecnologie di deepfake e delle voci sintetiche. Johansson ha sottolineato l’importanza di una legislazione adeguata per garantire la tutela dei diritti individuali in un’epoca in cui la nostra immagine, il nostro lavoro e la nostra identità sono sempre più vulnerabili.

La nuova versione di ChatGPT, basata su GPT-4o, è stata presentata il 13 maggio scorso durante un evento online. Questa versione è stata sviluppata per essere multimodale, in grado di generare contenuti sulla base di indicazioni e comandi da testi, immagini e audio. L’idea di rendere ChatGPT simile a un assistente virtuale, capace di conversare naturalmente con gli interlocutori umani, ha sollevato molte aspettative e preoccupazioni.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la disputa tra Scarlett Johansson e OpenAI mette in luce le sfide e le implicazioni etiche legate all’uso delle voci sintetiche e delle tecnologie di intelligenza artificiale. La questione solleva interrogativi importanti sulla tutela dei diritti individuali e sulla necessità di una legislazione adeguata per proteggere la nostra identità in un’epoca di rapidi avanzamenti tecnologici.

Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale (IA) si riferisce alla capacità delle macchine di eseguire compiti che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana, come il riconoscimento vocale, la comprensione del linguaggio naturale e la generazione di contenuti.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale: I modelli di linguaggio multimodale, come GPT-4o, sono in grado di elaborare e generare contenuti basati su input di testo, immagini e audio, rendendo le interazioni con l’IA più naturali e versatili. Questi modelli rappresentano un passo avanti significativo nella capacità delle macchine di comprendere e rispondere a contesti complessi e sfumati.

La vicenda di Scarlett Johansson ci invita a riflettere su come bilanciare l’innovazione tecnologica con la protezione dei diritti individuali, stimolando una riflessione personale su come vogliamo che l’intelligenza artificiale influenzi le nostre vite e la nostra società.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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