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L'ocse mette in guardia sull'uso incontrollato dell'ia nelle aziende e delinea principi guida per uno sviluppo etico e responsabile, essenziali per mitigare i rischi e massimizzare i benefici.
  • L'ocse ha aggiornato i principi sull'ia nel maggio 2024.
  • L'articolo 22 del ddl. as. 1146/2025 promuove l'alfabetizzazione digitale.
  • L'89% delle app ia aziendali opera senza controllo.

Ecco l’articolo riformulato con le modifiche richieste:

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L’OCSE e l’Intelligenza Artificiale: Un Quadro di Principi e Raccomandazioni

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L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha delineato una serie di principi guida per lo sviluppo e l’implementazione dell’intelligenza artificiale (IA), con l’obiettivo di massimizzarne i benefici e minimizzarne i rischi. L’ultimo aggiornamento di questi principi risale al maggio del 2024 e si articola in due categorie principali: i values-based principles, che definiscono i valori generali che i sistemi di IA devono rispettare, e le recommendations for policy makers, rivolte ai legislatori degli Stati membri.

Questi principi mirano a mitigare i pericoli di disinformazione, il trattamento improprio dei dati e le violazioni del copyright, garantendo al contempo uno sviluppo etico e responsabile dell’IA.

Trasparenza, Spiegabilità e Responsabilità: I Pilastri Fondamentali

Tra i values-based principles, spiccano la trasparenza e la spiegabilità, che impongono ai gestori delle piattaforme di IA di fornire informazioni chiare e significative sul funzionamento dei loro strumenti, con particolare attenzione al contesto in cui operano. Questo implica promuovere una conoscenza di base dei sistemi di IA tra gli utenti, rendendoli consapevoli delle loro interazioni con tali sistemi. Tale principio è in linea con l’articolo 22 del Ddl. AS. 1146/2025, recentemente approvato dal Senato, che sottolinea la necessità di favorire un uso consapevole dell’IA da parte dei professionisti attraverso percorsi di formazione e alfabetizzazione digitale.

Il principio di trasparenza e conoscibilità richiede, ove possibile, di rendere comprensibili agli utenti i rapporti tra input e output, esplicitando i fattori e i processi logici che hanno portato a una determinata risposta o decisione. Questo non solo consente agli utenti di contestare output scorretti, ma ha anche implicazioni significative in ambito tributario, dove si discute delle criticità legate alla motivazione e alla trasparenza degli atti impositivi redatti con l’ausilio dell’IA.

Il principio di responsabilità (accountability) sottolinea l’importanza di garantire la tracciabilità dei dati, dei processi e delle decisioni elaborate nel ciclo di vita dei sistemi di IA, consentendo analisi approfondite del rapporto tra input e output. Inoltre, richiede agli attori dell’IA di adottare strategie sistematiche di gestione dei rischi per i diritti umani, con particolare attenzione alla sicurezza (safety), alla protezione (security) e alla privacy. La cooperazione tra sviluppatori e deployers è un’innovazione significativa, poiché l’AI Act (Regolamento Ue 2024/1689) non prevede forme di collaborazione tra questi soggetti.

Investimenti, Competenze e Collaborazione: Le Raccomandazioni per i Governi

Tra le recommendations for policy makers, l’OCSE evidenzia la necessità di investimenti a lungo termine e incentivi per lo sviluppo di un’IA sicura e affidabile, anche attraverso la creazione di dataset condivisi che promuovano la ricerca e il rispetto della privacy. L’organizzazione raccomanda anche il rafforzamento delle capacità umane e la preparazione del mondo del lavoro alla trasformazione del mercato, consentendo alle persone di interagire efficacemente con l’IA attraverso programmi di formazione continua.

I governi sono inoltre invitati a collaborare con le parti interessate per promuovere un uso responsabile dell’IA, migliorando la sicurezza sul lavoro, la qualità dei posti di lavoro e i servizi pubblici, e incentivando l’imprenditorialità e la produttività, al fine di garantire una condivisione equa dei benefici derivanti dall’IA.

L’OCSE, insieme alla Global Partnership in IA (GPAI), ha creato un ambiente aperto di strumenti e metriche di valutazione, dove sviluppatori e industrie possono condividere sistemi e algoritmi, esponendo gli standard applicativi. L’obiettivo è validare gli sforzi tecnologici e regolamentativi e, attraverso buone pratiche globali, consentire una rapida diffusione e applicazione dei principi OCSE.

Sicurezza Aziendale e Adozione Responsabile dell’IA: Un Imperativo

L’adozione dell’IA in azienda solleva questioni cruciali di sicurezza e governance. È sempre più frequente che i dipendenti installino strumenti di IA generativa sui dispositivi aziendali senza supervisione, creando potenziali falle di sicurezza. Secondo un recente rapporto, l’89% delle applicazioni di IA utilizzate in azienda opera senza alcun controllo, mettendo a rischio informazioni riservate.

Per garantire un uso responsabile e sicuro dell’IA, le aziende dovrebbero adottare un approccio metodico, definendo una roadmap con obiettivi specifici, ruoli e responsabilità, e formando il personale sui rischi e sui vantaggi dell’IA. È fondamentale mappare l’ecosistema IA interno, definire policy chiare e condivise, implementare sistemi di auditing e aggiornare costantemente il piano di sicurezza. La trasparenza e la responsabilità devono essere promosse, incentivando i dipendenti a segnalare tempestivamente problemi o dubbi.

L’OCSE sottolinea l’importanza dell’accountability, ovvero la capacità dell’azienda di assumersi la responsabilità sia delle opportunità sia delle vulnerabilità aperte dall’IA. Ciò implica approvare consapevolmente gli strumenti di IA, verificarne le misure di sicurezza e fornire un’adeguata formazione ai collaboratori.

Verso un Futuro con l’IA: Sfide e Opportunità per un’Innovazione Responsabile

L’adozione dell’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità straordinaria per il progresso, ma richiede un approccio cauto e consapevole. I principi dell’OCSE offrono un quadro di riferimento solido per guidare lo sviluppo e l’implementazione dell’IA, garantendo che i suoi benefici siano ampiamente condivisi e che i suoi rischi siano adeguatamente mitigati. La trasparenza, la responsabilità e la collaborazione sono elementi chiave per costruire un futuro in cui l’IA sia al servizio dell’umanità.

Amici lettori, riflettiamo un momento su un concetto fondamentale: il machine learning. Questa branca dell’IA permette ai sistemi di apprendere dai dati senza essere esplicitamente programmati. Immaginate un bambino che impara a riconoscere un cane: all’inizio, potrebbe confonderlo con un gatto, ma con l’esperienza, affina la sua capacità di distinzione. Allo stesso modo, un sistema di machine learning analizza grandi quantità di dati per identificare modelli e fare previsioni. Questo è alla base di molte applicazioni che utilizziamo quotidianamente, dai filtri antispam alle raccomandazioni di prodotti online.

E ora, un passo avanti: il transfer learning. Questa tecnica avanzata consente di utilizzare la conoscenza acquisita da un modello di IA in un determinato compito per risolvere un problema diverso ma correlato. Pensate a un cuoco esperto in cucina italiana che, grazie alla sua conoscenza delle tecniche di base, può facilmente imparare a preparare piatti della cucina francese. Allo stesso modo, un modello di IA addestrato per riconoscere immagini di gatti può essere adattato per riconoscere immagini di cani, risparmiando tempo e risorse.

Questi concetti, apparentemente complessi, sono in realtà alla portata di tutti. L’importante è avvicinarsi all’IA con curiosità e spirito critico, consapevoli delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Solo così potremo sfruttare appieno i benefici di questa tecnologia, costruendo un futuro più intelligente e sostenibile.

*Frasi Riformulate:

*Originale: recentemente approvato dal senato che sottolinea la necessit di favorire un uso consapevole dell ia da parte dei professionisti attraverso percorsi di formazione e alfabetizzazione digitale
Riformulata: recentemente ratificato dal Senato, il quale evidenzia l’urgenza di promuovere un’utilizzazione accorta dell’IA da parte dei professionisti, tramite iniziative formative e di digitalizzazione.

*Originale: p p il principio di trasparenza e conoscibilit richiede ove possibile di rendere comprensibili agli utenti i rapporti tra input e output esplicitando i fattori e i processi logici che hanno portato a una determinata risposta o decisione
Riformulata: Il principio di chiarezza e comprensibilità implica, quando realizzabile, di esporre in modo accessibile agli utenti le relazioni tra dati in ingresso e risultati, illustrando i fattori e i meccanismi razionali che hanno determinato una specifica conclusione o deliberazione.

*Originale: inoltre richiede agli attori dell ia di adottare strategie sistematiche di gestione dei rischi per i diritti umani con particolare attenzione alla sicurezza em safety em alla protezione em security em e alla privacy
Riformulata: Prevede, altresì, che i soggetti operanti nel settore dell’IA implementino approcci strutturati per la gestione dei rischi connessi ai diritti umani, con un’enfasi particolare sulla incolumità, la salvaguardia e la riservatezza.
*Originale: p p i governi sono inoltre invitati a collaborare con le parti interessate per promuovere un uso responsabile dell ia migliorando la sicurezza sul lavoro la qualit dei posti di lavoro e i servizi pubblici e incentivando l imprenditorialit e la produttivit al fine di garantire una condivisione equa dei benefici derivanti dall ia
Riformulata: Si sollecitano inoltre i governi a cooperare con i vari stakeholder al fine di sostenere un’applicazione responsabile dell’IA, elevando la sicurezza negli ambienti di lavoro, la qualità delle professioni, i servizi offerti alla collettività, stimolando l’iniziativa imprenditoriale e la produttività, con l’obiettivo di assicurare una distribuzione paritaria dei vantaggi derivanti dall’IA.

*Originale: l obiettivo validare gli sforzi tecnologici e regolamentativi e attraverso buone pratiche globali consentire una rapida diffusione e applicazione dei principi ocse
Riformulata:* Lo scopo è convalidare le iniziative tecnologiche e normative e, tramite l’adozione di prassi virtuose a livello globale, favorire una celere divulgazione e messa in pratica dei principi promossi dall’OCSE.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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