Crollo delle azioni delle Big Tech: ecco cosa è successo e cosa aspettarsi

Il 23 luglio 2024 è stata una giornata storicamente negativa per la Borsa degli Stati Uniti, con un impatto significativo sulle grandi aziende tecnologiche. Questo evento ha segnato la peggiore performance del Nasdaq dal 2022, con una perdita complessiva di mille miliardi di dollari. Le principali società coinvolte, tra cui Meta, Alphabet, Microsoft, Apple e Amazon, hanno subito pesanti perdite. Meta e Alphabet, le società madri di Facebook e Google, hanno visto un calo delle loro azioni di oltre il 5% in un solo giorno. Microsoft, Apple e Amazon, i cui business sono meno legati al software, hanno registrato una diminuzione di circa il 3%.

Tesla ha subito un colpo particolarmente duro, con una perdita del 12% dopo la pubblicazione di un report trimestrale deludente che ha mostrato un calo dei profitti del 7%. Gli investitori sono stati ulteriormente spaventati dall’annuncio di Elon Musk riguardo al rinvio del progetto dei veicoli a guida autonoma, i cosiddetti “robotaxi”, promessi da cinque anni.

Nvidia, un’azienda che ha visto una crescita esponenziale grazie alla sua posizione dominante nella produzione di schede grafiche utilizzate per l’addestramento dell’intelligenza artificiale, ha perso il 6% del suo valore in un solo giorno. Questo crollo riflette i dubbi degli investitori sulla capacità del settore dell’intelligenza artificiale di attrarre fondi infiniti e generare profitti rapidi.

Investimenti Massicci e le Preoccupazioni di Wall Street

Le quattro grandi aziende tecnologiche americane – Amazon, Google, Meta e Microsoft – hanno investito oltre 200 miliardi di dollari nel 2024 per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questa cifra astronomica ha sollevato preoccupazioni a Wall Street e alla Casa Bianca riguardo all’impatto ambientale e alla sostenibilità di tali investimenti. Nonostante i profitti in crescita, gli investitori si interrogano sulla possibilità che le aspettative di futuri guadagni dall’AI trovino conferma nei bilanci aziendali.

Mark Zuckerberg ha annunciato un aumento di 10 miliardi di dollari nella spesa capitale di Meta, destinando un totale di 35-40 miliardi di dollari per il 2024 allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, le azioni di Meta sono crollate di oltre il 12%, nonostante un aumento record del fatturato trimestrale del 27,6%, raggiungendo i 36,5 miliardi di dollari. Il punto debole di Meta risiede nel fatto che il 97% del suo fatturato proviene dalla pubblicità sui social network, mentre i suoi rivali hanno diversificato le loro attività.

Google, Microsoft e Amazon hanno registrato aumenti significativi nei loro fatturati trimestrali, con Google che ha visto un incremento del 15% a 80,5 miliardi di dollari, Microsoft del 17% a 61,9 miliardi e Amazon del 13% a 143,3 miliardi. Tuttavia, queste aziende stanno affrontando costi elevati per i microchip e i compensi degli ingegneri e dei ricercatori sull’intelligenza artificiale, con alcuni che guadagnano salari annui di milioni di dollari.

Dubbi sul Futuro dell’Intelligenza Artificiale

Nonostante l’entusiasmo iniziale, la grande stampa economica internazionale esprime scetticismo sui ritorni che l’intelligenza artificiale generativa potrebbe garantire agli investitori. Le autorità antitrust statunitensi hanno iniziato a indagare sulle pratiche delle principali aziende tecnologiche, come Microsoft e Nvidia, per garantire che lo sviluppo dell’AI non diventi un affare interno delle “magnificent six”.

Gli articoli delle principali testate economiche sottolineano come l’AI generativa potrebbe non produrre i rapidi profitti necessari a ripagare gli enormi investimenti richiesti. Un’analisi di Goldman Sachs ha evidenziato che l’aggiornamento delle reti elettriche degli Stati Uniti per sostenere la domanda delle aziende di intelligenza artificiale richiederebbe 3mila miliardi di dollari. Inoltre, l’AI generativa non sembra risolvere grandi problemi, e le professioni che promette di sostituire non sono così costose per le aziende da giustificare gli investimenti necessari.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale ha portato a investimenti massicci da parte delle grandi aziende tecnologiche, ma i risultati finora non hanno soddisfatto le aspettative degli investitori. Le preoccupazioni riguardano non solo i costi elevati e l’impatto ambientale, ma anche la reale capacità dell’AI generativa di produrre profitti significativi a breve termine.

Nozione base di intelligenza artificiale correlata: L’intelligenza artificiale generativa si riferisce a sistemi che possono creare contenuti nuovi e originali, come testi, immagini o musica, basati su modelli pre-addestrati. Questo tipo di AI ha il potenziale di rivoluzionare molti settori, ma richiede enormi risorse computazionali e investimenti significativi.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale correlata: La “curva J” della produttività descrive come l’introduzione di nuove tecnologie, come l’AI, può inizialmente rallentare la produttività mentre le aziende e gli individui si adattano. Tuttavia, nel lungo termine, queste tecnologie possono portare a significativi aumenti della produttività. Questo concetto è cruciale per comprendere perché gli investitori devono essere pazienti e avere una visione a lungo termine quando si tratta di investimenti in AI.

In definitiva, mentre l’intelligenza artificiale ha il potenziale per trasformare il modo in cui facciamo affari e viviamo, è essenziale che gli investitori e le aziende rimangano realistici riguardo ai tempi e ai costi necessari per realizzare questi benefici.