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- Keywords Studios ha licenziato 31 dipendenti per ridurre i costi e aumentare i margini di profitto.
- La decisione ha colpito principalmente le sedi di Cinisello Balsamo (Milano) e Roma.
- I sindacati hanno proclamato due giornate di sciopero contro le modalità e le tempistiche della procedura di licenziamento collettivo.
Il 27 luglio 2024, Keywords Studios Italy Srl ha annunciato il licenziamento di 31 dipendenti (una riduzione dell’11% rispetto ai 280 dipendenti della visura 2023), una decisione che ha scatenato proteste e scioperi. La società, specializzata in servizi di supporto per l’industria dei videogiochi, ha giustificato questa scelta con la necessità di ridurre i costi e aumentare i margini di profitto, affidando alcune attività all’intelligenza artificiale e trasferendo parte della produzione in Polonia, dove il costo del lavoro è inferiore.
Il Contesto dei Licenziamenti
Keywords Studios, fondata nel 1998 a Dublino, è cresciuta rapidamente acquisendo piccole imprese specializzate e posizionandosi come leader nella fornitura di servizi per titoli di successo come Fortnite e Call of Duty. Tuttavia, dopo dieci anni di crescita continua, nel 2023 l’azienda ha registrato una flessione nei ricavi, attribuita alla fine della “bolla digitale” esplosa durante la pandemia.
La decisione di licenziare 31 persone su un totale di 159 dipendenti in Italia ha colpito principalmente le sedi di Cinisello Balsamo (Milano) e Roma. I lavoratori coinvolti, appartenenti alle aree di qualità linguistica della traduzione, localizzazione e audio, sono stati definiti dai sindacati come “l’eccellenza dell’area produttiva” del gruppo.
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La Reazione dei Sindacati
I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno immediatamente proclamato lo stato di agitazione e due giornate di sciopero. Hanno criticato le modalità e le tempistiche della procedura di licenziamento collettivo, avviata a ridosso delle ferie estive e senza ricorrere agli ammortizzatori sociali. “Riteniamo discutibili le modalità e le tempistiche con cui è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo,” hanno dichiarato i sindacati, chiedendo all’azienda di rivedere la decisione e di cercare soluzioni alternative per salvaguardare i livelli occupazionali.
Implicazioni Globali e Reazioni Internazionali
La vertenza di Keywords Studios si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione globale che ha visto tagli del personale anche in Irlanda, Spagna, Germania, Brasile e Giappone. Negli Stati Uniti, il sindacato SAG-AFTRA ha indetto uno sciopero contro l’uso dell’intelligenza artificiale nel doppiaggio dei videogiochi, unendosi alle proteste di autori e sceneggiatori di Hollywood che hanno ottenuto nuovi accordi nel novembre 2023.
L’uso crescente dell’intelligenza artificiale nel settore dei videogiochi e dell’intrattenimento sta sollevando preoccupazioni tra i lavoratori, che temono una riduzione del valore del lavoro umano e una diminuzione degli standard di qualità offerti ai clienti. Gli strumenti di IA generativa, in particolare, stanno preoccupando programmatori e altri professionisti del settore, inclusi ex dipendenti di grandi aziende come Activision Blizzard.
Il fatturato, utile e dipendenti in Italia di Keyword Studios Italy S.r.l.
Bullet Executive Summary
La decisione di Keywords Studios di licenziare 31 dipendenti e sostituirli con l’intelligenza artificiale rappresenta un caso emblematico delle sfide e delle opportunità offerte da questa tecnologia. Mentre l’IA può contribuire a ridurre i costi e aumentare l’efficienza, solleva anche questioni etiche e sociali riguardanti il valore del lavoro umano e la responsabilità sociale delle imprese.
La nozione base di intelligenza artificiale correlata a questo tema è l’IA generativa, che utilizza algoritmi avanzati per creare contenuti originali, come traduzioni e doppiaggi, riducendo la necessità di intervento umano. Una nozione avanzata è il machine learning, che permette ai sistemi di IA di migliorare continuamente le loro prestazioni analizzando grandi quantità di dati e apprendendo dai loro errori.
In conclusione, mentre l’intelligenza artificiale continua a trasformare il panorama lavorativo, è fondamentale trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tutela dei diritti dei lavoratori. Solo attraverso un dialogo costruttivo tra aziende, sindacati e istituzioni sarà possibile garantire un futuro sostenibile e inclusivo per tutti.