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- Inclusività: Testato su persone dai 3 ai 96 anni, con solo 13 fallimenti su 596 partecipanti.
- Facilità di utilizzo: Il 98% dei partecipanti ha manipolato con successo gli oggetti entro il primo minuto di utilizzo.
- Funzionalità avanzate: Permette di sostenere uno smartphone e digitare con una sola mano, o suonare accordi complessi di chitarra.
L’innovazione tecnologica ha sempre cercato di superare i limiti biologici dell’essere umano. Mentre dispositivi come Neuralink e esoscheletri sembrano riservati a un’élite, il progetto Third Thumb si propone come un supporto robotico accessibile a molti. Il Third Thumb, un terzo pollice robotico, è stato sviluppato con l’intenzione di diventare un’estensione pratica e utilizzabile da chiunque. Stampato in 3D, questo dispositivo si indossa sul lato ulnare della mano destra, speculare al vero pollice, e si fissa con cinghie regolabili. Una componente meccanica trasmette il movimento, fissata al polso come un orologio, mentre l’alimentazione a batterie è posizionata a livello del bicipite. I comandi di movimento vengono impartiti tramite sensori di pressione nelle scarpe, sotto entrambi gli alluci.
Funzionamento e Utilità del Third Thumb
Il Third Thumb è progettato non solo per supplire a una mancanza, ma per potenziare le capacità umane. Il movimento del pollice robotico è proporzionale alla pressione esercitata sui sensori di pressione nelle scarpe: una pressione sul sensore destro piega il pollice robotico verso il palmo della mano, mentre una leva sul sinistro lo muove verso le dita biologiche. Rilasciando la pressione, il terzo pollice torna alla posizione originaria. Questo dispositivo offre una presa sicura sugli oggetti, maggiore forza, precisione e destrezza, permettendo mosse altrimenti impossibili. Ad esempio, è possibile sostenere uno smartphone e digitare con una sola mano, o suonare accordi complessi di chitarra.
Inclusività e Impatto Sociale
Un aspetto fondamentale nello sviluppo di questa tecnologia è l’inclusività. Tamar Makin, responsabile del progetto di ricerca dell’Università di Cambridge, sottolinea come la tecnologia stia cambiando la definizione di essere umani, integrandosi sempre più nella nostra vita quotidiana. Per garantire che tutti possano beneficiare dei progressi tecnologici, è essenziale considerare l’inclusività fin dalle prime fasi del processo di ricerca e sviluppo. Il Third Thumb è stato testato su un ampio spettro di persone, dai 3 ai 96 anni, durante la Royal Society Summer Science Exhibition del 2022. Dei 596 partecipanti, solo 13 non sono riusciti a padroneggiare il dispositivo, principalmente a causa di problemi di adattamento o controllo dei sensori di pressione.
Risultati della Sperimentazione
Durante la sperimentazione, ai partecipanti è stato dato un minuto per familiarizzare con il Third Thumb e completare due compiti: raccogliere pioli da un pannello forato e spostarli in un cestino, e manipolare oggetti di diverse forme per riporli nel cestino. Il 98% dei partecipanti è riuscito a manipolare con successo gli oggetti entro il primo minuto di utilizzo. Le prestazioni non sono state influenzate dal sesso o dalla manualità, ma sono emerse differenze basate sull’età. I bambini sotto gli 11 anni hanno mostrato prestazioni inferiori rispetto ai bambini più grandi, mentre gli adulti più anziani hanno avuto un calo delle prestazioni, probabilmente dovuto alla diminuzione delle capacità senso-motorie e cognitive associate all’invecchiamento.
Bullet Executive Summary
L’introduzione del Third Thumb rappresenta un passo significativo verso l’integrazione della tecnologia robotica nella vita quotidiana. Questo dispositivo non solo potenzia le capacità motorie, ma offre anche nuove opportunità per migliorare la qualità della vita di molte persone, inclusi coloro con disabilità. La facilità di apprendimento e l’inclusività sono stati elementi chiave nello sviluppo del Third Thumb, rendendolo accessibile e funzionale per un’ampia gamma di utenti.
In termini di intelligenza artificiale, il Third Thumb sfrutta principi di machine learning per adattarsi ai movimenti dell’utente, migliorando l’interazione uomo-macchina. Un concetto avanzato correlato è quello della plasticità cerebrale, che si riferisce alla capacità del cervello di adattarsi e riorganizzarsi in risposta a nuove esperienze, come l’uso di un arto robotico. Questo progetto non solo ci offre una visione del futuro delle protesi robotiche, ma ci invita anche a riflettere su come la tecnologia possa essere progettata per essere inclusiva e migliorare la vita di tutti.
- Sito ufficiale dell'Università di Cambridge, contiene informazioni dettagliate sul progetto Third Thumb e sul suo sviluppo
- Sito ufficiale dell'Università di Cambridge dove è stato sviluppato il progetto del Third Thumb, con informazioni aggiuntive sull'inclusività e sull'impatto sociale di questa tecnologia innovativa
- Sito ufficiale di Neuralink, una startup fondata da Elon Musk che si occupa di sviluppare interfacce cervello-macchina per migliorare la vita delle persone con esigenze mediche particolari.