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Scopri come i nuovi robot di Google stanno rivoluzionando la tecnologia AI

Google introduce Gemini, un AI avanzato che trasforma i robot in assistenti intelligenti per uffici e case. Scopri come questa tecnologia sta cambiando il panorama della robotica.
  • Il robot di Google, potenziato da Gemini, ha dimostrato un'affidabilità del 90% nella navigazione e nell'esecuzione di comandi complessi.
  • Startup come Physical Intelligence hanno ricevuto finanziamenti fino a 70 milioni di dollari per combinare LLM con l'addestramento nel mondo reale.
  • Google sta esplorando la possibilità di offrire funzionalità di ricerca potenziate dall'AI agli abbonati premium, come indicato dal Financial Times.

In un disordinato ufficio di Mountain View, California, un robot su ruote alto e snello si muove con precisione tra le scrivanie. Questo robot, utilizzato come cicerone e assistente, rappresenta l’ultima frontiera della tecnologia di Google. Grazie a un aggiornamento del modello linguistico di grandi dimensioni di Google, il robot è ora in grado di comprendere e rispondere a comandi complessi, orientandosi nell’ambiente circostante con una precisione sorprendente.

L’annuncio è stato fatto ieri da DeepMind, la divisione di Google dedicata all’intelligenza artificiale. Il nuovo robot di Google utilizza l’ultima versione di Gemini, l’AI di Google, per elaborare comandi e orientarsi nell’ambiente circostante. Quando un umano chiede di trovare un posto dove scrivere, la macchina si dirige verso una lavagna o un’altra zona designata. Le capacità di Gemini di gestire testi e video tour dell’ufficio consentono al robot di capire dove si trova e di spostarsi nel modo corretto quando vengono impartiti comandi che richiedono ragionamento.

Il dispositivo combina Gemini con un algoritmo che permette al robot di compiere azioni specifiche, come girare, in risposta ai comandi visivi che riceve. Gemini, presentato a dicembre, è stato descritto dall’amministratore delegato di DeepMind, Demis Hassabis, come un’AI dalle capacità multimodali che probabilmente sbloccherà nuove abilità robotiche. In un nuovo documento di progetto, i ricercatori di DeepMind hanno dichiarato che il robot ha dimostrato un’affidabilità del 90% nella navigazione e nella risposta a comandi difficili come “portami un sottobicchiere”.

Il Futuro dell’AI nella Robotica

La dimostrazione di Google illustra come i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) abbiano il potenziale per raggiungere il mondo fisico e svolgere compiti utili. Gemini e altri chatbot, inizialmente confinati ai browser e alle applicazioni, ora gestiscono input visivi e uditivi, come dimostrato sia da Google che da OpenAI. A maggio, Hassabis ha presentato una versione aggiornata di Gemini in grado di capire e organizzare un ufficio visto attraverso la fotocamera di uno smartphone.

I laboratori di ricerca accademici e industriali stanno facendo a gara per capire come i modelli linguistici possano migliorare le capacità dei robot. Gli investitori stanno puntando sulle startup che applicano i progressi dell’intelligenza artificiale agli androidi. Molti ricercatori coinvolti nell’ultimo progetto di Google hanno lasciato l’azienda per fondare startup come Physical Intelligence, che ha ricevuto un finanziamento di 70 milioni di dollari. Questa azienda sta lavorando per combinare grandi modelli linguistici con l’addestramento nel mondo reale, con l’obiettivo di fornire ai robot capacità di problem solving.

Un’altra società, Skild AI, fondata da esperti di robotica della Carnegie Mellon University, ha un obiettivo simile e ha annunciato un finanziamento da 300 milioni di dollari. Solo pochi anni fa, i robot avevano bisogno di una mappa dell’ambiente e di comandi selezionati per muoversi. Oggi, i LLM contengono informazioni utili sul mondo fisico e le versioni recenti sono addestrate con immagini, video e testi per rispondere a domande che richiedono capacità di percezione.

Google e la Monetizzazione delle Ricerche Intelligenti

Google, che è diventato il motore di ricerca leader grazie alla sua tecnologia avanzata e a un modello di business basato sulla gratuità in cambio della raccolta dati per la pubblicità, sta ora definendo piani per far pagare le funzionalità di ricerca potenziate dall’intelligenza artificiale. Questo cambiamento radicale è motivato dalle ingenti spese necessarie per fornire il servizio e per guadagnarci.

Secondo il Financial Times, Google sta pensando di offrire la nuova funzionalità di ricerca esclusivamente agli utenti dei servizi di abbonamento premium, come l’assistente Gemini in Gmail o Docs. Nell’esperienza di ricerca, in versione beta per utenti selezionati, l’IA generativa di Google è impiegata per rispondere a domande con un’unica risposta, in uno stile simile a ChatGPT e altri servizi.

La ricerca potenziata dall’IA richiede più investimenti e impone maggiori costi, come hardware e consumi energetici. Google sta valutando come recuperare questi costi. La novità non intaccherebbe il motore di ricerca di Google che conosciamo: rimarrebbe gratuito con pubblicità, anche per gli abbonati, ma chi pagherà avrà qualcosa in più. “Non stiamo lavorando considerando un’esperienza di ricerca senza pubblicità. Continueremo a creare nuove funzionalità e servizi premium per migliorare le offerte di abbonamento su Google”, ha dichiarato a Reuters un portavoce.

Apple e la Visione dei Robot Maggiordomo

Apple, dal canto suo, sta esplorando l’idea di un Siri fisico e tangibile. Cupertino ha dato mandato ai reparti Ricerca & Sviluppo di sondare la fattibilità di dotare ciascun utente di un proprio robot domestico nel prossimo futuro. Questo robot, un vero maggiordomo 2.0, sarebbe perennemente connesso con i device Apple (iPhone, Mac, iPad) e aiuterebbe gli utenti nell’amministrazione quotidiana.

Apple, con Siri, è rimasta indietro rispetto agli assistenti digitali potenziati dall’IA, come Copilot di Microsoft. Tuttavia, la casa guidata da Tim Cook è in trattative per integrare il motore di intelligenza artificiale Gemini di Google nell’iPhone. Questo potrebbe rappresentare un colpo di coda su un altro fronte, quello degli assistenti “Phygital”, digitali e fisici, dotati di un corpo usato per il disbrigo delle faccende domestiche.

Questi robot potrebbero svolgere compiti come spazzare casa, preparare il caffè o rispondere a domande come “Chi ha vinto l’Inter-Milan?”. Animati dall’intelligenza artificiale, potrebbero anche svolgere ricerche online, inventare sceneggiature, aiutare i bambini con i compiti o comporre brani musicali.

Bullet Executive Summary

In sintesi, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei robot e nei motori di ricerca rappresenta un passo avanti significativo nel panorama tecnologico moderno. Google e Apple stanno esplorando nuove frontiere per migliorare l’interazione uomo-macchina, rendendo i robot più intelligenti e le ricerche online più efficienti.

Nozione base di intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale (IA) è la simulazione dei processi di intelligenza umana da parte di macchine, specialmente sistemi informatici. Questi processi includono l’apprendimento (l’acquisizione di informazioni e regole per l’uso delle informazioni), il ragionamento (l’uso delle regole per raggiungere conclusioni approssimative o definite) e l’autocorrezione.

Nozione avanzata di intelligenza artificiale: I modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) rappresentano un avanzamento significativo nell’IA. Questi modelli sono addestrati su enormi quantità di dati testuali e sono in grado di comprendere e generare testo in modo molto simile agli esseri umani. La loro capacità di gestire input visivi e uditivi li rende strumenti potenti per applicazioni nel mondo reale, come la robotica e i motori di ricerca avanzati.

Queste innovazioni non solo migliorano la nostra vita quotidiana, ma ci spingono anche a riflettere su come l’IA possa essere utilizzata in modo etico e responsabile per il bene comune.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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